Commutare la squalifica di un anno con una multa, ritenendo la buona fede di Davide Possanzini, attaccante del Brescia e Daniele Mannini, esterno del Napoli, ai tempi compagni di squadra nella città della Leonessa. Dopo il nero cupo sembra comparire qualche raggio di speranza per il futuro calcistico dei due giocatori. La notizia era nell’aria da giorni tanto che il giornale locale Il Giornale di Brescia ne aveva dato notizia prima della gara contro il Parma: c’è la possibilità che Possanzini ritorni a giocare.
Sembra sia cambiata la strategia difensiva, si sono aggiunte numerose altre testimonianze e soprattutto si stia tenendo conto della buona fede dei giocatori, che seppur arrivati in ritardo al controllo antidoping, risultarono negativi. Il Tas ha accettato di ridiscutere il caso anche dopo le pressioni che sono venuti dalla Wada, dal Coni e dalla Figc, tanto che dopo la condanna dello scorso 29 gennaio, tutte le partite di Serie A e B iniziarono in ritardo in segno di solidarietà e protesta contro la sentenza.
«La speranza c’è ed è concreta. Stiamo aspettando quello che dicono gli avvocati, una comunicazione ufficiale ancora non c’è, per il momento sono solo indiscrezioni», Davide Lippi, agente di Daniele Mannini a Calciomercato.it. «Ci dovrebbe essere la riapertura del caso e questo è il risultato di tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme agli avvocati di Possanzini, alla Lega, alla Aic e alla Figc che ringraziamo. La squadra sta vivendo un momento delicato. Daniele continua quindi ad allenarsi senza però poter giocare da due settimane. E’ una situazione spiacevole che speriamo si possa risolvere presto. Noi siamo fiduciosi perchè non è stato» ha concluso. Ed ora si aspetta solo l’ufficiaòità da Losanna che potrebbe arrivare agli inizi di settimana prossima