Ieri in campo per novanta minuti, Massimo Ambrosiani (32) ha giocato un’altra delle sue partite da gladiatore al fianco di Seedorf e Pirlo a centrocampo.
I tre punti sono arrivati nonostante la sofferenza, ma ciò che stenta ad arrivare è la chiamata della società per firmare il rinnovo del contratto.
Il ragazzo di Pesaro con la passione per il basket si è rivelato preziosissimo per gli equilibri tattici del Milan una volta ripresosi stabilmente dalla serie di infortuni che lo ha spesso relegato lontano dal campo da gioco e dalla fascia di capitano che molti sperano possa indossare con continuità.
Eppure l’età non più verde e la voglia di rivoluzionare (ridimensionare?) la squadra complice la crisi – soprattutto – se si dovesse improvvisamente complicare la corsa alla Champions League potrebbero diventare ostacoli per il prolungamento del contratto del numero 23 rossonero in scadenza il prossimo anno.
Ecco cosa dice Ambrosini a riguardo: “Ho un contratto che scade nel 2010. Spero che prima o poi qualcuno dalla società mi chiami. Io la mia volontà di restare gliela metto, ma bisogna essere sempre in due per fare le cose, quindi…”.