Il futuro giallorosso di Matteo Brighi non sembra più così sicuro come un tempo. Reduce da una stagione molto positiva, il giocatore, che ha un contratto in scadenza nel 2012, dalle voci che circolano, si attendeva un ritocco dell’ingaggio, ritocco che però tarda ad arrivare. Per cercare di saperne di più, abbiamo contattato in esclusiva l’agente del centrocampista, Vanni Puzzolo: «Per Brighi non ci sono novità – ha spiegato il procuratore – lui è un giocatore della Roma, in questo momento un po’ scontento, ma è un giocatore della Roma. L’incontro per il ritocco non so quando avverrà, nei prossimi giorni io non ho fissato alcun faccia a faccia».
As Roma, il nuovo “proprietario” Unicredit già contestato dai tifosi…
Altra giornata senza novità sulle sorti del club giallorosso, Nell’afa e nel caldo di Roma si confondono le incertezza del presente e un domani ancora tutto da decifrare. A smuovere le acque ci hanno pensato però i tifosi che ieri, alle 15, in 500, si sono riversati nella sede romana di UniCredit, per contestare, manifestando delusione e rabbia per il mancato passaggio della Roma nelle mani di Vinicio Fioranelli. Nel mirino della protesta, il presidente romanista Rosella Sensi e Alessandro Profumo, Ceo di UniCredit. «La Roma a Fioranelli», hanno gridato i tifosi, tra fumogeni e lo scoppio di petardi. L’iniziativa del tifo, per alcuni deprecabile, ma -sottolineamo noi- condotta in modo pacifico e dentro i limiti della civiltà-, individua il vero “colpevole” di questa fase di stallo: la banca romana che in questo momento ha in mano le sorti del club e che sta congelando la trattativa con Fioranelli. Sembra ormai assodato che a breve UniCredit e Mediobanca indicheranno alla famiglia Sensi il nome di un professionista della capitale, un professore universitario, da inserire nell’organigramma di Roma 2000, controllante diretta del 67% di As Roma e che dovrebbe lavorare per la cessione della Roma ad un nuovo acquirente. Questa è almeno la versione quasi “ufficiale” che ormai circola da due giorni e di cui si attende solo l’ufficialità dell’As Roma via comunicato. I tifosi però non capiscono, la situazione sembra ancora troppo poco trasparente. Per tradurre in soldoni, proviamo a immaginare come possa essere uno scenario plausibile: la banca (in virtù del credito che vanta con Italpetroli) prende in mano di fatto la proprietà della Roma, cerca di evitare così che l’asset-Roma si svaluti, magari valorizzando con investimenti il parco giocatori, e con calma, non in tempi strettissimi (nell’arco di un annetto), cerca la soluzione più adeguata. Una sorta di commissariamento a termine. In attesa di quell’investitore che convinca un po’ tutti. Perchè da qualche giorno abbiamo imparato che i soldi non sono tutti uguali: quelli di alcuni valgono meno o addirittura nulla…