CALCIOMERCATO INTER – A poco più di un mese dalla chiusura del calciomercato estivo si può stilare un primo mini-bilancio. Se alcune società, leggasi Lazio, Milan, Napoli e Juve, hanno raccolto diversi frutti grazie agli investimenti effettuati su Hernanes, Ibrahimovic, Cavani e Krasic, di certo non si può dire lo stesso dell’Inter. La società nerazzurra, assente (ingiustificata?) durante i caldi mesi estivi ha mantenuto la squadra dello stesso anno cedendo però Balotelli all’Inter. Il bilancio non è del tutto positivo.
Se infatti in Champions League la squadra è prima nel suo girone ed ha pareggiato contro il Twente e battuto in casa il Werder, non si può dire lo stesso in campionato dove il club di corso Vittorio Emanuele ha arrancato come non mai negli ultimi anni. Con 11 punti nelle prime sei giornate per la società nerazzurra si tratta del peggiore inizio da 5 anni a questa parte. Un inizio stentato “merito”, come dicevamo prima, di un mercato mancato. Il reparto maggiormente deficitario appare quello avanzato, troppo scarno e troppo Eto’o dipendente. Al di fuori del camerunese, autentico protagonista di questo inizio stagione, Milito non si è ancora ripreso dalla nottata di Madrid dello scorso maggio, Pandev è in condizioni fisiche non eccellenti mentre dai giovani Biabiany e Coutinho non si può di certo pretendere che risolvano le partite da soli.
Un innesto in più in questa zona del campo, tenendo conto della partenza di Balotelli, sarebbe servito e come. Rimpianto più grande è Edinson Cavani, attuale capocannoniere della Serie A al pari di Eto’o ma senza rigori. Il talento uruguagio sta strabiliando la critica. Le alternative erano Kuyt e Sculli obiettivi che con grande probabilità tornerà di moda il prossimo inverno.