La riconoscenza nel calcio, si sa, non esiste. Per cui anche se ti chiami Diego Alberto Milito, e nella scorsa stagione hai segnato circa 30 gol, decisivi per la conquista di Scudetto, Coppa Italia e Champions League, piovono critiche non appena qualcosa va storto. Succede che dopo la trionfante e massacrante stagione agli ordini di Josè Mourinho e il conseguente Mondiale (meno trionfante sia dal punto di vista personale che di squadra), il Principe diventa rospo, ricevendo critiche non troppo velate dagli addetti ai lavori e sollevando qualche mugugno tra i tifosi. Soprattutto se il tuo compagno di reparto, Eto’o, ha mollato il ruolo di gregario ed è tornato a essere la macchina da gol dei tempi di Barcellona, con una media impressionante e uno stato di forma strepitoso.
In molti chiedono al tecnico spagnolo Benitez, successore dello Special One, di non allontanare Eto’o dal centro dell’area di rigore. Lo spagnolo ha più volte spiegato che quest’anno il camerunense ha altri compiti, molto più offensivi rispetto alla scorsa stagione. Sarà, ma Eto’o al centro dell’area di rigore spaventa ogni difensore di livello mondiale. In attesa del recupero di Thiago Motta, l’unico che può veramente portare Benitez al cambio di modulo tornando al vecchio centrocampo a rombo con due prime punte, Milito può diventare seriamente un problema. Con il 4-2-3-1 il ruolo di centravanti è dell’argentino, anche perchè Eto’o è più duttile, ma il Milito visto ultimamente sembra un altro giocatore, non solo per uno stado di forma fisico deficitario, ma anche per una sconvolgente involuzione dal punto di vista tattico che, sommato al decentramento di Eto’o, ha provocato qualche lamentela da parte dei tifosi e degli addetti ai lavori.
In estate Moratti ha deciso di non investire sul mercato se non per portare in Italia il giovane talento Coutinho che ha dimostrato di avere grandi qualità, ma sicuramente non può essere ancora considerato un titolare fisso. Stesso discorso per l’altro giovane Biabiany. In compenso è stato ceduto Mario Balotelli sia per questioni legate al bilancio che per una serie di comportamenti poco professionali del baby fenomeno. Un vuoto non colmato. In estate si è parlato spesso di un interessamento dell’Inter per Edinson Cavani, ex talento del Palermo ora a Napoli dove sta dimostrando tutte le sue qualità Con l’arrivo dell’uruguagio, Benitez avrebbe avuto maggiori soluzioni offensive, visto che Cavani avrebbe potuto giocare sia come esterno sinistro d’attacco che come centravanti.
Tutto fa pensare che a gennaio la società nerazzurra ritornerà sul mercato alla ricerca di un giocatore offensivo. Si parla di un centravanti (più reale la pista che porta a Forlan) o di un esterno d’attacco (Palacio sarebbe l’ideale). Qualcuno comunque dovrà arrivare perchè per bissare il successo in Champions League e per riconfermarsi Campioni d’Italia serve qualcosa di più…
(Claudio Ruggieri)