Questa Juve piace. Piace ai tifosi e piace alla proprietà. E’ ancora presto per fare i bilanci, ma si può tranquillamente poter dire che la squadra ha una sua precisa identità. Scusate se è poco per una compagine che fino a questa estate era da tutta da rifondare. Così almeno dicevano i più. Sono bastati alcuni acquisti importanti (su tutti Krasic, Aquilani e Quagliarella) a risollevare le sorti di un club che appariva in netto declino.
A questo si aggiunge anche la ritrovata determinazione del gruppo storico trascinato dall’eterno Del Piero e da Giorgio Chiellini; per non parlare di quei giocatori come Melo che sembrano essere lontani anni luce dalle prestazioni della scorsa stagione. Il merito di questo piccolo miracolo è da attribuire a Gigi Del Neri, che ha saputo allestire – grazie all’intuito di Marotta – una rosa competitiva. Sì, è vero: manca ancora qualcosa. Siamo, però, sicuri che a gennaio Andrea Agnelli proverà un altro colpo per tentare la rincorsa sul Milan. Rientrare in Champions sarebbe già un successo, ma se si crea l’occasione la Juve deve credere anche all’ipotesi scudetto, soprattutto in un’annata nella quale l’Inter, pur avendo il team migliore, non sta attraversando un felice momento.
Dove può arrivare? Nessuna preclusione. La Juve ha le carte in regola per lottare fino alla fine con il Milan, che potrebbe essere disturbato dall’attrattiva della Champions. Attenzione anche alla Roma, che – silenziosamente – ha riguadagnato terreno sulle prime, e all’Inter (è troppo presto per toglierla dal novero delle candidate). La Vecchia Signora non sta esprimendo ancora il suo massimo potenziale; c’è comunque tempo per proseguire il percorso di crescita. Come? Seguendo Del Neri e aspettando un regalo dalla società – magari uno tra Gilardino e Pazzini – per spiccare il volo.