Ronaldo vuole vincere lo scudetto brasiliano a tutti i costi. Anche pagando i giocatori del Guaranì per battere i rivali del Fluminense domenica, nell’ultimo turno di campionato.
“Se darei una ‘valigetta bianca’ a quelli del Guaranì affinché diano tutto per non farsi battere? Certo che sì, perché no? Darei loro un incentivo per non prendere gol contro il Fluminense. Parliamoci senza ipocrisia: non vedo alcun problema nel dare un premio a dei colleghi affinché vincano una partita”.
Le parole di Ronaldo arrivano a 90 minuti dalla fine del Brasilerão. Il suo Corinthians è staccato di un solo punto dalla capolista Fluminense (67 a 68) e deve sperare in un risultato negativo della squadra di Rio per laurearsi campione.
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In Spagna il cosiddetto “premio a vincere” è perfettamente legale. Mentre da noi in Italia e in Brasile no. L’anno scorso fecero molto discutere le parole (poi smentite) del presidente del Siena Mezzaroma che rivelò di essere disposto a pagare i suoi giocatori già retrocessi per battere l’Inter nell’ultima giornata di serie A e consegnare lo scudetto alla Roma. Si sospettava che il premio fosse in realtà elargito dal club giallorosso. Cosa che non corrispondeva a verità.