Il dirigente della Roma Bruno Conti, ha voluto replicare ad alcune polemiche innescate dai giocatori dell’Inter nel post-partita di sabato sera. «A fine partita ho sentito cose che non mi sono piaciute – spiega l’ex giocatore – la Roma contro l’Inter ha fatto una grande prestazione e bisognerebbe togliersi il cappello. Noi chiedevamo di lanciare la palla alta verso Chivu perché non poteva colpire di testa? Chivu è un grandissimo uomo, abbiamo parlato prima e dopo la partita all’antidoping: posso dire che dalla panchina della Roma tutto può uscire tranne queste cattiverie. Chi le ha dette ripensi un po’ a freddo a come è stata la partita e dia i meriti alla Roma, tirare fuori queste cose non vere sono cattiverie. Penso che nel calcio bisogna anche saper perdere».
Conti torna poi sulle parole rilasciate da Mourinho qualche mese fa, che aveva definitivo i giallorossi furbi sul mercato: «Se essere furbi vuol dire prendere grandi giocatori mi sta bene. Però Pizarro nell’Inter non giocava tanto. Per loro è stata una grande perdita, oltre a essere un grande uomo, sta offrendo anche grandi prestazioni. Come Burdisso, che però è ancora dell’Inter. Per lui poi parleremo del riscatto a fine stagione».
Chiusura dedicata al “segreto” della squadra: «Quando è andato via Spalletti pensava che i ragazzi non lo seguissero più. Qualche problemino ci può essere stato, ma Ranieri li ha eliminati. Siamo un grande gruppo, ma non dimentichiamo che adesso vengono le gare più dure, a partire dal Bari per poi pensare ad Atalanta e Lazio. Insomma, guai a distrarsi».