CALCIOMERCATO MILAN – C’è molta incertezza legata al futuro di Leonardo e il venerdì (di caos) rossonero vissuto ieri ne è ampia testimonianza. Galliani arriva in Lega intorno a mezzogiorno e assalito dai cronisti dichiara: «Leonardo è giovane e bravo, si affida più ai sentimenti che ai contratti. Mi auguro che prevalga il sentimento per il Milan: ne avrà anche per la patria ma, siccome parliamo di lavoro, il Milan è la sua patria». Ma pochi minuti dopo, arriva la notizia che non ti aspetti, pubblicata sul sito Sportmediaset da Carlo Pellegatti, giornalista molto vicino all’ambiente rossonero: «Leonardo avrebbe rescisso due giorni fa il contratto che lo lega fino al 2011 con il Milan. Due le soluzioni per la panchina: la più accreditata è quella di Lippi, ma come direttore tecnico, con Filippo Galli o Tassotti allenatore. Oppure soluzione interna, con questa coppia in panchina».
Sbigottito Galliani, che pochi minuti dopo, al termine della riunione, ribadisce: «Ma vi pare che oggi dichiaro una cosa e due giorni fa ne ho fatta un’altra! Questa è proprio da smentire». In realtà, secondo quanto è riuscito a ricostruire ‘La Gazzetta dello Sport’, Leonardo e Galliani starebbero facendo muro “contro” Berlusconi per cercare di ottenere la moneta necessaria al rafforzamento per la prossima stagione.
Leo chiede infatti almeno un terzino, un centrocampista e un attaccante, poi la squadra sarà perfetta: «Ci avete visto giusto – dicono presidenti e procuratori al quotidiano milanese – la sensazione è che Galliani e Leonardo siano uniti, decisi a convincere la Fininvest a investire per un futuro di primo piano, anche se questo Milan sta già lottando per lo scudetto. La parola passa a Berlusconi. Senza il suo okay agli investimenti, Leonardo non se la sente di restare». Intanto, in casa Milan, continua a circolare sempre più insistentemente il nome di Marcello Lippi. Potrebbe essere lui il prossimo allenatore rossonero, figura molto desiderata dal patron Berlusconi. Non è da escludersi anche un suo ingresso in società nelle vesti di direttore tecnico.