CALCIOMERCATO MILAN – Berlusconi scuote l’ambiente rossonero e si “riprende” il Milan. Durante l’incontro con gli sponsor di Villa Gernetto in Lesmo, tenutosi nella giornata di ieri, il numero uno di via Turati smentisce per l’ennesima volta la cessione del club ed annuncia l’arrivo di un grande colpo: «Non venderò mai – spiega Berlusconi – il Milan mi appartiene ed è cucito addosso come gli affetti più grandi. Continuate a fidarvi di me. Soltanto che da presidente del Consiglio non posso spendere un soldo in più di quello che già spendo. Certo, se c’è in vendita un fuoriclasse che fa fare il salto di qualità, lo compro. Uno alla Ronaldo».
Quindi traccia le linee per il futuro, varando la linea verde e di conseguenza annunciando l’arrivo di un tecnico che sappia trattare con la gioventù: «Per ora il futuro ripartirà dal settore giovanile, quello dei valori da far emergere in questo momento di grandi difficoltà, ma anche di grande entusiasmo per la ripresa che c’è: basta saperla vedere e rimboccarsi le maniche per costruirla tutti assieme. Guiderà il Milan un tecnico cresciuto nel nostro settore giovanile capace di portare nella prima squadra quei valori dei ragazzi e la psicologia formativa. E faccio questo discorso qui a Villa Gernetto che diventerà l’Università mondiale dell’eccellenza, intitolata al Pensiero Liberale. Studieranno qui i due migliori ragazzi individuati in ogni Paese e tra gli insegnanti ci saranno i grandi del mondo: Vladimir Putin, Tony Blair, Gerhard Fritz Kurt Schröder, Bill Clinton, Bill Gates… Ormai lavoro per i giovani. Leonardo? Un grande uomo e professionista. Ma un po’ testone. Non seguiva quello che gli dicevo. Mai… C’est la vie…».
Il presidente Berlusconi ha poi concluso: «Siete tutti imprenditori e manager. E vi faccio un discorso da imprenditore e manager. Ma anche da padre di famiglia e da presidente del Consiglio. Tante tensioni, i nostri ragazzi che danno la vita per salvaguardare libertà e democrazia, un Paese che si sta difendendo alla grande dalla crisi economica e che alimenta il rilancio europeo e mondiale. Da ragazzino ho amato il Milan per amore di mio padre che mi portava a San Siro. E voglio che i padri portino i figli in uno stadio felice e sicuro. Poi, se c’è il campione da acquistare…».