Zamparini e Rossi si fregano le mani: Javier Pastore ha mantenuto le promesse, sta crescendo e se tutto continuerà su questi binari diventerà uno dei numeri uno assoluti. Gli manca forse qualche chilo è un po’ di esperienza per essere definitivamente soprannominato “il nuovo Kakà” ma la classe è cristallina e l’inizio di questo campionato sfolgorante.
“Pastore è il prototipo del regista moderno – spiega Bilardo alla Gazzetta dello Sport – Veloce anche se a volte non sembra, una razza in estinzione. Ricordo Antognoni e Giannini nell’Italia, Gascoigne nell’Inghilterra, Riquelme e Veron nell’Argentina. Mi piaceva Totti dietro le punte. Ballack finché non l’hanno ingabbiato tatticamente. Pastore è fatto per una grande, ne ha anche bisogno per crescere: è pronto, giovane, veloce, si sta potenziando fisicamente, crea gioco. Un campione”.