Pescara-Ascoli termina con il risultato di 4-1. Altro carico di mattoni per il castello dei sogni zemaniano. Con il 4-1 rifilato all’Ascoli, gli abruzzesi s’ancorano al terzo posto solitario scavalcando il Sassuolo ed incrementando il sontuoso bottino di gol segnati (diventano 27, media di 2,63 a partita). Nel tempo del fair play finanziario e del gioco al ribasso, il medicinale arriva dalla boemia. La ricetta è sempre la stessa: milizie fresche, truppa sfrontata, incurante del rischio. Con uno sberleffo agli effetti collaterali: ben venga qualche gol subito in più, se poi si sfonda tutti insieme. Anche stavolta, l’evitabile disattenzione difensiva è una goccia nell’oceano di occasioni prodotte. Che lo si creda o no, la percentuale di realizzazione è inferiore alla metà nonostante il poker di marcature. Il malcapitato Guarna, estremo difensore avversario, ha passato più tempo sdraiato a terra, ad accartocciarsi su mine vaganti o frecce incendiarie da fuori. Altra mazzata per un Ascoli che resta bloccato in fondo, paralizzato nei suoi due punti. Non che ci sia da disperarsi, almeno per il momento: l’Adriatico non pare terra di conquista quest’anno. Se non altro, occorrerà evitare le fesserie individuali: l’espulsione di Romeo ha spalancato correnti atlantiche per il Delfino curioso. Che butta giù altre quattro Dufour (tre al gusto Sansovini) zuccherate come la classifica.
Come di consueto, il Pescara imposta la partita nella metacampo altrui, a prescindere da dove si trovi la palla. Difesa ascellare e trio mediano pronto ad innescare il forcone offensivo. Per la verità, l’iniziale pressione partorisce solo false doglie che reali pericoli. Le uniche occasioni vedono Immobile trovare pronto Guarna nel tu per tu in allungo (2’), e Konè farsi ribattere il destro da posizione ghiotta (15’). Le acque si rompono al 16’, quando Romeo si fa cacciare per il tentato omicidio sul povero Togni, costretto ad abbandonare il campo poco dopo. La follia del centrocampista condanna l’Ascoli, che soccombe due volte nell’arco dei venti minuti seguenti. Il mattatore stavolta è Sansovini, lesto nel capitalizzare due assistenze al bacio che eludono la trappola per topi bianconera, prima scavalcata da Verratti (25’) poi bucata da Insigne (36’). Pur in condizioni di superiorità schiacciante, il Pescara non fa mancare il consueto pacco regalo difensivo, che però Papa Waigo non scarta calciando su Anania da ottima posizione, in chiusura di frazione. Di fatto, assieme al pallone calciato dal senegalese rotolano sul fondo anche le residue speranze marchigiane.
Sorpresa dopo il the: dal tunnel non risbuca Immobile, sostituito da Maniero. C’è chi sospira: vuoi vedere che il boemo complica anche questa? In realtà, non c’è da preoccuparsi: anche in assenza del pichichi l’officina del piacere biancazzurra continua a produrre campioni di pericolo da convertire in gol. Dopo nove minuti Sansovini completa l’hattrick capitalizzando l’ennesima discesa libera di Balzano: tocco che bacia il palo e s’addormenta in rete sull’uscita disperata di Guarna. Il tapis roulant non si ferma, la ruota panoramica boema gira portando in cielo i desideri dei tifosi. Che forse nemmeno s’accorgono del gol dell’onore ascolano, al 29’: l’esperto Tamburini strappa brandelli di cronaca spizzando in rete la punizione di Sbaffo. Titoli di coda per Lorenzino Insigne: lo scugnizzo si butta sull’ennesimo bignè servito avanti e lo schiaffa sotto le gambe di Guarna, incrociando col destro. Nel cori dei tifosi per il boemo si chiude un altro mini-capitolo della commedia zemaniana, mentre il prosieguo sembra farsi sempre più roseo.
Il tabellino
Pescara-Ascoli 4-1
Reti: 26’, 36’pt, 9’st Sansovini (P), 29’st Tamburini (A), 48’st Insigne (P).
Pescara (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano (28’st Brosco), Romagnoli, Balzano; Gessa, Togni (23’pt Verratti), Konè; Sansovini, Immobile (1’st Maniero), Insigne. (Pinsoglio, A.Bocchetti, Soddimo, Giacomelli). All.Zeman.
Ascoli (4-4-2): Guarna; Gazzola, Faisca, Giovannini, Tamburini; Romeo, Parfait, Vitiello (24’st Ilari), Sbaffo; Papa Waigo (16’st Boniperti), Soncin (13’st Falconieri). (Maurantonio, Peccarisi, Ciofani, L.Marchionni). All.Castori.
Arbitro: Tozzi di Ostia
Ammoniti: Immobile (P), Vitiello, Soncin e Sbaffo (A).
Espulsi: Romeo (A) al 16’pt.
Le pagelle
Pescara
Da grande portiere: inoperoso, poi il miracolo stile Abbiati col Bate.
Dal manuale del buon terzino, attenzione in difesa e sovrapposizioni progressivamente più incisive che lo portano spesso al cross.
Abbassa la serranda su Soncin costringendolo a girare largo. Esce coi crampi. 28’st BROSCO 6In tranquillità.
Il Papa lo porta al largo per vendergli inganni, lui lo segue ma non abbocca.
Linea extraurbana da un’area all’altra, non fa più fermate. Sì, neanche per pisciare. Porge la tripletta al Sanso.
Ragioniere al lunapark, vede la squadra sfrecciargli intorno sulle autoscontro. Immette lecca lecca di saggezza ogni tanto.
Non fa in tempo ad incidere che viene aggredito dal bullo Romeo. 23’pt VERRATTI 7,5 Innesto provvidenziale, sta al volante parcheggiando ogni pallone al posto giusto.
KONE’ 6,5 Interno tosto, muscolare: mangia l’erba nel primo tempo poi stempera l’impeto nel secondo.
Un serpente a sonagli, sguscia tra le foglie larghe marchigiane e spruzza veleno fatale.
Sansovini si prende tutta la scena, lui prova a rendersi utile di sponda. Sostituito senza rimpianti. 1’ST R.MANIERO 6 Non combina granchè pur provandoci con grinta.
Come da piccolo, quando sul ciottolato di piazza San Vincenzo inseguiva ogni pallone trottolando sino al tramonto. Nuvola di scompiglio che fa piovere pericoli: assist cinque stelle e rete meritata.
All.ZEMAN 7,5 Avanti alla sua maniera. Finchè dura non gli si può dire niente.
Ascoli
Subisce il tiro al piccione limitando i danni. Responsabilità solo sul quarto gol, ma a quel punto…
Come la tata perde il bambino alla fiera, così lui si lascia sfuggire Insigne specie quando questi si accentra.
Urge ripassone sul fuorigioco.
Da lusitano caliente ci mette più palle, ma non può bastare.
Giusto per il gol, perché dietro patisce oltremodo senza proporsi.
La mano del suicidio è sua.
Poco fosforo.
Non gli riescono nemmeno i calci piazzati oggi 24’st ILARI s.v.
Volitivo ma improduttivo.
Nemmeno troppo male in un primo tempo in cui aiuta anche dietro. Però quel gol sbagliato…poteva cambiare il match. 16’st BONIPERTI 5 Entra con la supponenza suggerita dal cognome.
Generoso nei movimenti, ma non la vede quasi mai. 13’st FALCONIERI 5,5 Colleziona fuorigiochi come figurine.
All.CASTORI 5,5 Contro questo Pescara è difficile già in undici. Tradito dal “suo” Romeo.
Arbitro TOZZI 6,5 L’espulsione che cambia il match è sacrosanta. Poi smorza gli occasionali nervosismi.
(Carlo Necchi)