Gli azzurrini del nuovo corso di Ciro Ferrara fanno visita alle 18 ai pari età della Germania Under 21. Un test amichevole a Kassel, ma molto importante, che arriva dopo il bel successo contro la Svezia di giovedì scorso. L’Italia Under 21 si presenta all’appuntamento con una formazione altamente competitiva. La difesa a quattro è la solita, con Donati e Crescenzi sulle fasce e la collaudata coppia centrale Camporese-Caldirola. La velocità e l’estro di D’Alessandro e Fabbrini sulle ali saranno fondamentali per scardinare la rocciosa retroguardia tedesca. Mentre in mezzo al campo agiranno Marrone e Crisetig. Il tandem d’attacco Paloschi-Macheda è uno dei più forti in circolazione. In panchina l’italo-tedesco Soriano, che in un certo senso torna quasi a casa.
La Germania Under 21 è avversario ostico. Nel 2009 agli Europei furono proprio i ragazzi terribili di Adrion a eliminarci in semifinale. Ma in quella nazionale c’era gente come Khedira, Ozil, Beck. Tutti giocatori passati poi alla corte di Loew nella Germania dei grandi. Oggi il più temibile tra i tedeschi è il fantasista del Mainz Holtby. Un peperino tutto genio da tenere d’occhio. Davanti fa paura la fisicità di Mlapa e Lasogga. E anche gli altri non vanno sottovalutati, dato che sono stati capaci di vincere in Olanda.
L’ultima volta che Ferrara fu avvistato in Germania al seguito di una nazionale era il 2006. Si giocavano i Mondiali e sappiamo tutti come è finita. “Ma da giocatore i tedeschi mi hanno dato anche qualche dispiacere – dice il ct -. Di certo questa è una sfida molto sentita, anche perché ci saranno tanti nostri connazionali sugli spalti. E poi è il nostro primo test in trasferta”.
L’Italia di Ferrara ha già una sua fisionomia. L’unico reparto in cui il tecnico sembra ancora ricercare soluzioni alternative è la mediana. “In questo stage ho convocato 9 centrocampisti e di questi 5 sono centrali. Con la Svezia ho ritrovato Marrone e mi è piaciuto. Potrebbe essere lui l’uomo di raccordo tra i reparti”.
Ferrara si attende buone risposte anche dal test di oggi. “Ho un bel gruppo, che tiene molto a questa partita. Il gioco c’è, ora vorrei vedere una squadra senza timori anche lontano dalle mura amiche, vorrei il salto di qualità nella personalità”.
Risorsa non disponibile