Milan-Napoli è una delle partite più attese del ventiduesimo turno di Serie A. Per introdurci alla partita ilsussidiario ha intervistato Salvatore Bagni, ex giocatore napoletano ai tempi di Maradona e stimato opinionista televisivo. L’ex mediano nativo di Correggio (25/9/56) ha vestito in carriera anche le maglie di Carpi, Perugia, Inter e Avellino, collezionando anche 42 presenze e 5 gol in Nazionale maggiore. Nell’intrvista ha parlato dei momenti delle rispettive squadre, soppesandone le possibilità per la seconda parte di stagione.
Le due squadre vivono momenti caldi: il Milan è caduto con la Lazio, il Napoli non trova continuità di risultati. Che partita sarà?
Il Milan non può essere in difficoltà perché ha perso una partita: era e rimane a un punto dalla vetta. Il Napoli è in un momento particolare, la sfida col Milan è importante ma capita in un momento di condizione fisica e mentale negativa, che li ha portati molto lontano dagli obiettivi prefissati.
L’attacco del Milan: il migliore del campionato ma con Pato in evidente difficoltà. Qual è in questo momento l’assetto offensivo ideale per i rossoneri?
Pensare che Pato sia un problema mi sembra un’assurdità: uno che ha fatto tutti quei gol, tenendo medie realizzative altissime, anche se un po’ sporcate quest’anno anche per i molti infortuni, non si può discutere. Che quest’anno sia totalmente fuori forma è vero, ma non si può certo dire che gli ultimi sei mesi abbiano cancellato tutto quello che Pato ha fatto nei primi tre anni di Milan.
Farebbe mai giocare il brasiliano insieme a Ibra e Robinho?
No, perché in questo momento Pato non è in condizione di giocare titolare nel Milan. Il Pato normale, quello conosciuto negli anni scorsi e nell’International, gioca titolare ovunque; ad oggi però il Milan non può permettersi tre attaccanti puri come loro.
Perché il Milan fa più fatica nelle grandi sfide (Juve, derby, Lazio) che contro le piccole? Storicamente i rossoneri si distinguono negli appuntamenti importanti, lasciando magari per strada qualche punto con le piccole. Come spiega questa inversione di tendenza?
E’ tutto casuale. Consideriamo proprio il Napoli: con le grandi non ha mai perso ed è settimo in classifica…sono considerazioni che non hanno significato. Ogni partita è storia a sé e le stagioni nascono di conseguenza: se no guardando la statistica il Napoli dovrebbe essere primo in classifica perché ha fatto benissimo con le grandi. Il campionato si vince anzitutto con le piccole, poi si vedrà a lungo andare.
La carenza di risultati del Napoli si lega solo al triplo impegno o può esserci un problema di motivazioni e difficoltà a gestire i favori dei pronostico?
Per me la situazione di partenza era: Milan favorito, Inter e Napoli dietro. La Juve è stata la vera sorpresa del campionato. Il Napoli partiva lì dietro ad aspettare il momento negativo del Milan, poi è arrivata la Champions che è andata oltre ogni previsione. Hanno giocato bene e acquistato convinzione già dopo la prima partita col City e credo che passeranno anche col Chelsea. E’ chiaro che Mazzarri è stato costretto a far riposare quei 12-13 giocatori che portano i risultati, utilizzando quegli elementi che per adesso hanno dimostrato di non essere all’altezza dei titolari. Conseguentemente i risultati sono mancati, soprattutto con le piccole o prima e dopo le partite di Champions. E’ logico che giocando la coppa dopo 21 anni non si può essere attrezzati per competere su tre fronti. La carenza dipende dunque dal turnover dovuto alla Champions, mini o ampio che sia: il Napoli ha sempre vinto coi titolari.
La società partenopea avrebbe dovuto investire di più nel mercato di Gennaio, per qualche rincalzo all’altezza?
No: hanno preso Vargas e più di così non potevano fare. L’inserimento del cileno è stato difficile ma bisogna aspettare per giudicarlo: mi sembra un buon giocatore, ha avuto anche la “sfortuna” di trovare un Pandev in gran forma. Il macedone resta la prima scelta dopo i tre titolari.
Mazzarri sta esagerando con le (parzialmente giustificate) lamentele pubbliche? Fa bene a sfogarsi continuamente?
Personalmente ho sempre detto quello che pensavo; se Mazzarri crede in ciò che dice…però non deve riparare la squadra da risultati negativi e prestazioni non all’altezza dell’anno scorso. Ci sta recriminare, ma se il Napoli è settimo, così lontano dalla vetta e dalla zona Champions, non può essere solo colpa degli arbitri. Bisogna vivere la realtà e capire che quest’anno, vista la straordinaria avventura di Champions tutt’altro che finita, ci può stare che la squadra perda punti in campionato.
Se dovesse fare un pronostico per la gara di Domenica?
Non saprei. Il Napoli deve anche concentrarsi sulla sfida di giovedì in Coppa Italia, competizione che assicurerebbe almeno l’Europa League in caso di vittoria. Qualunque sarà il risultato di Milano, non credo comunque che il Napoli possa rientrare per il terzo posto.