Finalmente ci siamo. I tanti attesi Europei di calcio cominciano oggi pomeriggio a Varsavia con la cerimonia inaugurale che precederà la prima partita, Polonia-Grecia. Come da tradizione, aprono il programma i padroni di casa. In questo caso, si tratta di una delle due Nazioni organizzatrici, ma siccome all’Ucraina spetta la finale – che sarà domenica 1 luglio a Kiev – l’inaugurazione va alla Polonia. Scende il campo il gruppo A, e il sorteggio ha voluto che nella prima partita la Polonia fosse accoppiata alla Grecia, che già nel 2004 inaugurò il Campionato continentale, e sappiamo tutti come andò a finire… Al di là dei corsi e ricorsi storici, la cerimonia inaugurale celebrerà un evento storico: i primi Europei nell’Est europeo. Vero, ci furono quelli del 1976 in Jugoslavia, che però si era staccata dal blocco comunista, e soprattutto era ancora un epoca in cui la fase finale era solo a quattro squadre. Ora invece la fase finale è a sedici squadre, e l’evento va davvero nella parte orientale del Vecchio Continente, andando anche a toccare l’ex Urss.
In realtà la situazione dei due Paesi organizzatori è molto diversa: la Polonia si è inserita bene in Europa, è in crescita economica e per quanto riguarda questi Europei si è organizzata bene, sia per quanto riguarda gli stadi sia per quanto riguarda le infrastrutture. Basterebbe dire che quasi tutte le squadre faranno base in Polonia – anche molte di quelle che poi andranno a giocare in Ucraina. Infatti il paese ex sovietico è l’altra faccia della medaglia: infrastrutture carenti (e le distanze sono notevoli, specie per raggiungere Donetsk e Kharkiv), prezzi gonfiati a livelli incredibili, per non parlare naturalmente di tutto quanto è extra calcio ed Europei. I diritti umani sono un tema molto delicato, che aveva portato anche ad ipotesi di boicottaggio viste le condizioni in cui si ritrova la leader dell’opposizione Tymoschenko , senza dimenticare gli ambientalisti molto sensibili al tema dei cani. Comunque da oggi si gioca, e l’attenzione andrà al campo: gli Europei sono sempre imprevedibili (Danimarca 1992 e Grecia 2004 lo dimostrano), molto più dei Mondiali che pure durano una sola partita in più. Le favorite però restano Spagna, Germania e Olanda, con l’Italia, l’Inghilterra e la Francia a ruota. Ora però è tempo di pensare a quanto succederà a breve a Varsavia: la cerimonia inaugurale degli Europei del 2012 sta per cominciare.
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