La partita dell’ora di pranzo di questa ventiquattresima giornata di campionato tra Parma e Genoa finisce a reti inviolate al termine di 90 minuti non proprio entusiasmanti. Poche le occasioni da gol, due pali colpiti dai rossoblu e nessuna rete, inevitabile conseguenza di una partita che ha regalato veramente poche emozioni.
Brutta partita che vive di qualche folata e di molte interruzioni. Nel primo tempo nessuna delle due squdre si vuole fare male; meglio nei secondi 45′ dove prima gli ospiti e poi i padroni di casa ci mettono più grinta. Il secco 0-0 che si annusava all’intervallo resta tale anche dopo 90′.
Squadra che ci crede solo nella parte finale del secondo tempo dopo più di unora giacata senza la grinta che il pubblico di casa si aspettava. I suoi tifosi non tornano a casa affamati e con la bocca più che asciutta osservando una squadra che concretizza poco le azioni a disposizione. Il collettivo deve ritrovare la condizione migliore, oggi è mancata l’incisività offensiva e l’attenzione in copertuta. Al netto dei 90′ fa più gioco in termini di tiri, corner e palle intercettate ma Frey esce dal campo illeso. Non è assolutamente crisi ma da un mese a questa parte sembra essere incappata in un perido di fastidiosa bonaccia.
Un punto in meno verso il traguardo salvezza. Sfortunata in avvio di ripresa quando meriterebbe il vantaggio, soffre la parte finale del match. Nel primo tempo poco o niente come per gli avversari. Uscito dagli spogliatoi con un piglio diverso è il Grifone a dare la scossa alla noia della tarda mattinata. I nuovi innesti a partire dalla difesa stanno dando un grande contributo, oggi è mancata la continuità soprattutto a partire da Matuzalem. In attacco Rigoni deve ancora trovare la migliore condizione, Boriello si sbatte ma in attacco non è ancora una minaccia.
39 anni ma con i riflessi ancora pronti. La sua porta rimane inviolata vuoi per la sfortuna genoana, vuoi anche per alcuni suoi guizzi come la contromossa alla spizzata di Bertolacci nel primo tempo.
Non sempre al meglio, cala vistosamente nel secondo tempo quando il Genoa mette la quarta e in un quarto d’ora va tre volte vicono al gol. Ammonito nel primo tempo, Donadoni gli preferisce il più esperto Coda.
(dal 61′) CODA 6.5: da più compattezza al reparto. Da quel momento il Genoa diventa meno pericoloso.
Capace di fare reparto da solo, l’argentino ex Boca è un marcatore difficilissimo da saltare. A Parma sta facendo benissimo e meriterebbe forse una squadra di livello superiore.
Buona prestazione. Anche grazie alla copertura di Gobbi il Genoa fatica a penetrare da quella parte.
Non è la solita spina nel fianco della difesa avversaria ma quando ha qualche spazio sono pericoli. Suoi i cross più pericolosi. Va persino vicono al gol nel finale con una botta da limite.
Dopo due minuti un contrasto a centrocampo lo mette KO. La sfortuna lo costringe ad uscire.
(dal 5′) NINIS 5: deve ancora trovare la milgiore collocazione in campo così da esprimersi al melgio. Ronza nel settore di centrocampo senza incidere più di tanto. Qualche tiro dalla distanza e poco altro.
Tocca come sempre molti palloni ma ne sbaglia altrettanti. La squadra non gira al meglio anche per sue colpe. Cresce nella ripresa ma non è abbastanza.
Come Ninis si sente poco, mancano gli inserimenti in supporto delle punte e la muscolarità in fase di non possesso.
Spinge poco sulla sua corsia dove pensa più a difendere. Pisano, suo avversario dieretto, fatica a trovare il pertugio giusto. (dal 77′) MESBAH: S.V.
Difficile trovare il pertugio vincente in mezzo al solido trio del Genoa. Non si intende molto con Belfodil ed è poco pericoloso in area.
Più dinamico del compagno di reparto esce spesso dalla zona di più stretta competenza per avere più spazi. È quello che fa più male agli ospiti grazie anche al giusto tempismo negli inserimenti.
Il Parma non gioca ma non è efficace. Il Tardini lo capisce e al triplice fischio non fa mancare la sua delusione per una squadra che non vince da più di un mese. I ducali tirano di più, conquistano un numero magiore di calci d’angolo ma sono gli avversari a prendere due pali. Si svegliano tardi e la reazione finale non porta a nulla di più di uno 0-0 casalingo.
Buone parate decisive sulle spizzate di Belfodil. In generale però è una domenica in cui soffre poco.
Muscolare. Torrione difensivo, Amuri fa molta fatica contro uno come lui. Ottimo acquisto.
Sente la stanchezza dell’infrasettimanale contro l’Argentina di Messi. Concede qualche sua disattenzione agli avversari.
Respinge bene gli attacchi del Parma, Amuri e Belfodil faticano contro l’ex capitano dell’Atalanta che non tira mai indietro la gamba.
Parte bene con un cross che per poco Bertolacci non mette dentro. Il suo apporto alla squadra cala col passare dei minuti merito anche di Gobbi.
Il guerriero del centrocampo che tanto piaceva all’Inter. Le prende e le dà ma è sempre in piedi al fianco della squadra.
Oggi non riesce a imporre le sua personalità come nelle precedenti edizioni. Al finaco di Kucka si vede poco.
Pendolino di sinistra la cui intesa con Boriello e Bertolacci cresce col il passare dei minuti. Gode anche della minore copertura di Biabiany. Discreto nella fase difensiva; il francese trova spazi solo ad intermittenza.
La sua posizione tra le linee non incide più di tanto. Nel primo tempo gli mancano le idee non supportando Bertolacci e Boriello. Nella ripresa solo un tiro di poco alto, poi il cambio. Deve trovare la forma migliore.
Fatica a trovare i movimenti giusti nel primo tempo. Dopo l’intervallo colpisce 2 legni in 10′. Molto, troppo sfortunato perchè è l’uomo più pericoloso della partita e meriterebbe qualcosa di più. (dal 89′) OLIVEIRA: S.V.
Non ha grandi occasioni ma lavora tantissimo per la squadra tornando più volte nella sua metà campo per dare ancora più sostanza al centrocampo. In attacco non evita mai la sportellata: oggi attaccante di sostanza. (dal 85′) IMMOBILE: S.V.
Con lui la salvezza sembra essere cosa concreta. Oggi la sua squadra non offre una prestazione eccellente ma va più volte vicina al vantaggio e tiene botta agli attacchi dei padroni di casa. Un buon punto in trasferta.
Pavarini; Benalouane (16′ st Coda), Paletta, Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Valdes, Parol, Mariga (7′ Ninis), Gobbi (33′ st Mesbah); Belfodil, Amauri. A disp.: Anacoura, Bajza, MacEachen, Ampuero, Morrone, Palladino, Sansone, Strasser, F. Boniperti. All.: Donadoni
Frey; Granqvist, Portanova, Manfredini; Pisano, Kucka, Matuzalem, Rigoni M. (22′ st Vargas), Antonelli; Bertolacci (43′ st Olivera), Borriello (39′ st Immobile). A disp.: Tzorvas, Stillo, Cassani, Bovo, Ferronetti, Moretti. All.: Ballardini
Arbitro: Peruzzo
Ammoniti: Benalouane, Valdes (P), Antonelli (G)