E’ un secco 2-0 il risultato parziale di Chievo-Napoli. Clivensi che tornano a volare, dimostrando un’ottima impostazione di gioco di squadra, partenopei che invece rischiano di sprofondare sempre di più in questo periodo negativo. Dalle stelle alle stalle, perchè se qualche settimana fa si sognava scudetto ed Europa League, ora si rischia di essere invischiati nella lotta per i preliminari di Champions o, peggioancora, per un altro anno nell’Europa di serie B. In effetti, vedendo questo Napoli, verrebbe da dire che se lo merita, visto che lo squadra tritatutto della prima metà di campionato è un lontanissimo ricordo. Ora gli azzurri sono al cospetto del Chievo che, con tutto il rispetto, è ampiamente alla loro portata: eppure, i giocatori di Mazzarri sono insicuri, balbettanti, paranoici quasi nel gestire la palla, dato che non riescono ad essere sereni nemmeno nel servire un compagno a due metri. Merito del gran pressing del Chievo, certo, entrato in campo con lo spirito di chi, di questi tempi, non può permettersi di gigioneggiare, ma può solo gettare il cuore oltre l’ostacolo: ne esce un gran primo tempo degli uomini di Corini, che giocano di fino ma, quando serve, non esitano a mazzolare i dirimpettai. L’emblema sono proprio i due gol: il primo, dopo circa dieci minuti, splendido, di Dramè, che con una sassata da lontananza siderale scarica il pallone nel sette con rabbia e precisione; il secondo, sul finale, nel miglior momento del Napoli, grazie ad una giocata pregevole di Thereau che in corsa stoppa e insacca con un tocco morbido che passa sotto le braccia di De Sanctis, lento e goffo nell’intervento. Di questo passo, appunto, per il Napoli c’è solo il baratro; per il Chievo, invece, ci sarebbe il muro 30 punti sfondato, e la vista libera verso la quota salvezza. Meritatissima, se questo è il gioco: ma mancano ancora 45 minuti…
Qualità ma soprattutto l’aggressività di una piccola squadra che gioca meglio della big che ha di fronte
Balbuziente anche nelle cose più semplici, è in palla completa e adesso si fa davvero dura
Crea gioco con i suoi movimenti offensivi che liberano spazi a tutti i compagni, e raddoppia in un momento di difficoltà con un gran gol
È il meno peggio, per così dire. Tanta corsa e aggressività, ma non basta
Non riesce ad essere pienamente coinvolto nell’azione dei suoi
Sbaglia tutti i rinvii ciccandoli in corner, è timido nei passaggi più semplici. Dovrebbe dirigere, ma non sembra all’altezza
Giovanni Gazzoli @giogazzoli
Risorsa non disponibile