Bologna batte Parma 2-0 al Tardini, gol di Taider (terzo per lui in campionato) nel primo tempo e Mascardelli (primo) nel secondo. I rossoblù salgono a quota 43, il Parma resta tre lunghezze sopra a 46. Nella prossima giornata, che sarà l’ultima di campionato, Parma di scena a Palermo e Bologna in casa col Genoa.
Partita divertente nel primo tempo, con diverse occasioni da una parte e dall’altra, mentre avvilente nella ripresa, in cui il Parma ha cercato invano di costruire una manovra offensiva che impensierisse la retroguardia bolognese, in controllo della gara per mancanza di iniziativa avversaria.
Discreto primo tempo, con diverse palle-gol create, per di più da Amauri, il più attivo dei suoi. La grinta dei ducali, però, rimane negli spogliatoi, e nella ripresa gli uomini di Donadoni non sono in grado di imbastire una sola manovra offensiva.
Segna subito in avvio di gara, gestisce senza particolari problemi il vantaggio, e chiude i conti nella ripresa quando l’avversario ha già smesso di giocare.
Prima in Serie A per il giovane arbitro, che gestisce egregiamente una partita non semplicissima, ricca di contrasti fallosi e qualche colpo proibito, sempre visto e punito, laddove necessario, con il cartellino.
Mirante 5.5: non grandi colpe sui gol, anche se forse in entrambe le occasioni avrebbe potuto fare qualcosa in più. Per il resto, ordinaria amministrazione.
Rosi 5: perde il duello con Garcis sulla destra, costretto sempre a stare basso dalle iniziativa del terzino avversario, non si spinge mai oltre la metà campo, privando i suoi di un prezioso sbocco sulla fascia.
Paletta 6: tiene bene su Gabbiadini, qualche colpo proibito con Taider e Diamanti.
Lucarelli 5: qualche errore in fase di ripartenza, uno su tutti avrebbe potuto rivelarsi fatale per i suoi, graziati dall’errore di Pasquato a tu per tu con Mirante.
Benalouane 6.5: pulito in fase di copertura, spinge anche in fase offensiva, proponendosi più volte in sovrapposizione e servendo cross invitanti per i compagni.
Mesbah, dal 46′, 6: subentra a un buon Benalouane, non chiara la scelta di Donadoni nell’intervallo di sostituire il terzino francese. Spinge parecchio, ma è impreciso quando si tratta di crossare in mezzo.
Parolo 5: pochissimi inserimenti da dietro negli spazi, molte botte date e prese, senza particolare efficacia.
Morrone, dall’82’, s.v.
Marchionni 6: poche iniziative di uno dei giocatori più talentassi, da cui ci si aspetta la giocata che fa la differenza. Non punta mai l’uomo, e questo ha impedito ai suoi di creare situazioni di superiorità numerica.
Ampuero 5: ci sono delle potenzialità nel ragazzo, ma c’è ancora molto da lavorare perché queste non restino nascoste.
Palladino, dal 69′, 5: è lo spettro del giocatore che era, o forse di quello che avrebbe potuto essere, non fosse stato per i troppi infortuni cha hanno caratterizzato la sua carriera. Scarso impatto sulla gara, prova un paio di giocate individuali, ma non gli riescono.
Biabiany 6: è il giocatore più esplosivo, più rapido e più letale nell’uno contro uno tra tutti quelli presenti oggi in campo. Sfrutta male, però, queste sue doti, saltando l’uomo solo due volte in 90′, sprecando peraltro l’occasione creata con conclusioni imprecise da posizione favorevole.
Amauri 6.5: è il migliore dei suoi, se non altro per l’impegno e la grinta che mette in campo dal 1′ al 90′, senza sconti, senza scuse. Lotta come un guerriero, svetta di testa sugli avversari, prova una rovesciata con lo stinco, sfiora il gol in un paio di occasioni, e quando sbaglia chiede e ottiene l’incitamento del pubblico per risollevarsi.
Belfodil 5.5: un paio di spunti interessanti, ma troppo poco per meritarsi la sufficienza, considerati soprattutto i mezzi di cui dispone.
Donadoni 5: si possono capire, anche se non scusare, le poche motivazioni della squadra alla penultima di campionato. Quel che resta inspiegabile è la sostituzione di Benalouane nell’intervallo.
Stojanovic 6.5: tecnica da rivedere, molto goffo all’apparenza ma decisamente efficace, almeno questa sera. Dopo i nove gol subiti negli ultimi due turni di campionato, si riscatta con una prestazione più che sufficiente, fatta di ottime uscite, grande coraggio e tanta voglia di confermarsi per l’anno prossimo.
Garics 6.5: spinge molto, costringendo Rosi a schiacciarsi nella propria metà campo, e in più di un’occasione conquista il fondo e crossa in mezzo con discreta precisione.
Sorensen 4: è il peggiore in campo, non tiene una volta l’uomo in marcatura, prima Amauri, poi Lucarelli. Per le sue distrazioni, il Parma rischia di segnare in più di un’occasione, soprattutto su calcio piazzato.
Naldo 6: molto male nel primo tempo, si riscatta decisamente nella ripresa, prendendo le misure e i tempi sugli attaccanti avversari.
Morleo 6: non una grande fase di spinta, rispetto a quello a cui ci ha abituato.
Taider 7: il migliore in campo, sia per lo splendido gol segnato in apertura di gara, un collo esterno da fuori area che si infila a fil di palo senza lasciare scampo al portiere, sia per la prestazione di quantità e qualità offerta per l’intero arco della gara.
Krhin 5.5: praticamente, non pervenuto. Mai partecipe alla manovra offensiva dei suoi.
Pasquato 5: scarsa incidenza sulla gara, quel poco che gli capita tra i piedi lo spreca malamente.
Moscardelli, dal 59′, 6.5: entra, lotta e segna, con un gran destro a incrociare che trafigge il portiere e chiude definitivamente i conti. Non gli si poteva chiedere di più.
Diamanti 6.5: solita superiorità tecnica dimostrata nei confronti degli altri ventuno presenti sul terreno di gioco, solite punizioni tagliate insidiosissime che creano più di un grattacapo al portiere, solito assist per il compagno che finalizza. Insomma, il solito, grande Diamanti.
Guarente, dall’86’, s.v.
Christodoulopoulos 6.5: ottima prova del greco, che con le sue continue discese sulla destra crea il panico nella difesa ducale, soprattutto nel primo quarto d’ora di primo tempo. Va vicino al gol in una delle sue serpentine, conclusa con un destro a incrociare che non centra la porta per pochi centimetri.
Gabbiadini 6: nessuna occasione da gol, né creatagli né creata, il che è un pessimo punto di partenza per uno che di mestiere fa l’attaccante. Però, un gran lavoro senza palla per creare spazio ai compagni e impedire agli avversari di impostare l’azione palla a terra dalla difesa. Nel complesso, la sufficienza c’è.
Abero, dal 75′, s.v.
Pioli 6.5: c’era bisogno di una scossa dopo le ultime brutte sconfitte, e la scossa è arrivata, seppur contro un’avversaria con la testa già in vacanza. Mette in campo una squadra tenace e compatta, che sblocca subito il match, si chiude dietro e punisce in ripartenza.
(Pietro Macchiarella – twitter @WhyAlwaysMe4545)
Il tabellino
Marcatori: 6’Taider, 76’Moscardelli
Mirante; Rosi, Paletta, Lucarelli, Benalouane (Mesbah, dal 46′); Parolo (Morrone, dall’82’), Marchionni, Ampuero (Palladino, dal 69′); Biabiany, Amauri, Belfodil. All. Donadoni
Stojanovic; Garics, Sorensen, Naldo, Morleo; Taider, Krhin; Pasquato (Moscardelli, dal 59′), Diamanti (Guarente, dall’86’), Christodoulopoulos; Gabbiadini (Abero, dal 75′). All. Pioli
Arbitro: Di Paolo
Ammonizioni: Garics (BOL) 7′; Marchionni (PAR) 32′; Morleo (BOL) 47′; Naldo (BOL) 61′; Mesbah (PAR) 93′