Non è un segreto che Briatore non abbia avuto grandi soddisfazioni dalla sua avventura in Inghilterra con il QPR, anche dal punto di vista economico non ha mai nascosto le difficoltà incontrate. Famosa la sua frase “Il calcio rende povero anche chi è ricco. Si devono investire soldi a gettito continuo e spesso senza logica”. Quando lui ed Ecclestone, suo socio nell’impresa, sono riusciti a vendere la squadra hanno tirato un sospiro di sollievo, a detta loro i conti sono tornati ma non è stata un’esperienza gratificante. Una qualificazione in First Division a fronte di otto cambi di panchina in due anni e mezzo, scontri con la tifoseria e tante dichiarazioni che gli sono valse non certo complimenti dal precedente presidente Caliendo che l’ha definito un “clown del calcio”. Non fece ottima figura nemmeno quando qualche anno dopo uscì un video documentario sulla sua esperienza come presidente: “The four year plan” che lo rappresentava imprenditore ruspante, squalo del mondo calcistico che pretende risultati, non che la cosa gli sia dispiaciuta ad onor del vero, ma il video non era di certo tenero. Beh, di questo “struggente” resoconto almeno una cosa a Briatore è stata risparmiata, la sconfitta ieri per 2-1 a favore dell’Udinese a Villach, in Austria, seconda amichevole impegnativa per i bianconeri, la prima con Guidolin in panchina contro gli inglesi freschi di retrocessione ma con nomi illustri ancora in campo. Partita poco avvincente nel primo tempo con poche occasioni da entrambi le parti. Come contro il Bayer però è l’Udinese a fare la partita con il suo 3-5-1-1. Kelava in porta, Hertaux, Danilo e Domizzi in difesa, Basta, Pinzi, Allan, Lazzari e Silva a centrocampo e Pereyra a supporto di Vydra, in panchina Maicosuel contrariamente alle indicazioni pre-gara, a casa Di Natale per un leggero affaticamento muscolare e in Colombia Muriel per assistere alla nascita di suo figlio. Ci provano Hertaux di testa, Basta involandosi più volte sulla fascia dimostrandosi molto ispirato e Vydra con due tentativi sul finale risolti in un nulla di fatto. Brivido al 37′ quando Kelava si oppone ad una avanzata fin troppo facile del duo Park-Zamora e si infortuna per fortuna solo momentaneamente. Al 39′ comincia il riscaldamento Maicosuel, che nel secondo tempo avrà spazio a scapito di uno spento Lazzari, ed entreranno anche Naldo per Domizzi e Badu per Pinzi. Nuovo assetto con due trequartisti a supporto della punta. L’Udinese brasiliana (5 in campo) sembra aver avuto l’ordine di aumentare il ritmo da Guidolin. Dopo tre minuti Maicosuel obbedisce agli ordini e accelerando da sinistra si accentra, l’appoggia a Basta sulla destra che si inventa un gol meraviglioso con un tiro da fuori area. Poco dopo potrebbe raddoppiare Pereyra ma tira con un pò di sufficienza a lato. Sempre Maicosuel indemoniato prende il palo dopo una bella azione di Allan. È un’azione tutta brasiliana invece quella che porta al secondo gol, bello scambio sulla sinistra Maicosuel-Silva con quest’ultimo che viene fermato fallosamente al limite dell’area. Punizione del Mago che trova la testa di Naldo, che segna il 2 a 0 quando siamo giunti al 15′ minuto. Il QPR al 21′ sfrutta l’unico errore difensivo dei bianconeri che perdono palla malamente con Danilo, si presenta Sutherland, tra l’altro appena entrato, davanti a Kelava e non sbaglia. Ma la partita è ormai saldamente in mano ai friulani che sfiorano il terzo gol in più riprese nonostante il gioco sia interrotto dai cambi e numerosi falli piuttosto rudi sanzionati con dei cartellini e un accenno di rissa subito sedata. Protagonisti nel finale di partita Ranegie e Badu, lo svedese prima difende palla e tirando mette in condizione di segnare Badu sfruttando un rimpallo di un avversario, ma é in fuorigioco. Poi sempre Ranegie nell’ultimo minuto di gioco approfitta di una disattenzione dei difensori, si avvicina alla porta avversaria e la passa al ghanese solissimo al centro dell’area che la calcia incredibilmente alle stelle. A fine partita Guidolin, acclamatissimo oggi dai numerosi tifosi accorsi a Villach, si dice soddisfatto della partita e di come hanno risposto i suoi giocatori, Maicosuel in particolare, sorvegliato speciale che oggi ha brillato, un test importante ma che dimostra uno stato non ottimale, come non lo sarà nemmeno il primo agosto. Guidolin ne é cosciente e rispetto all’eventuale squadra da affrontare non si scompone, per lui sono entrambe montagne nuove da scalare, stimolo e divertimento per questa nuova stagione. Una cosa é certa, il Mister non è cambiato, lo sa Silva, vittima di un’occhiataccia e qualche parola non certo edificante quando sul 2 a 0 si è inventato una rabona assolutamente inutile e per altro indirizzata male per un compagno, Guidolin a pochi passi si alza come una furia e sbraita contro di lui. Ma è nel complesso una vittoria assolutamente meritata quella di ieri basata su un ritmo a tratti già notevole e una base di giocatori conosciuti o meno, che però com’è nella tradizione friulana da anni si dimostra all’altezza. Ed in questo senso il buon Briatore ieri avrà moralmente evitato una sconfitta della sua ex squadra, ma per quanto riguarda un discorso di società potremmo dire che la partita fra Pozzo e Briatore è finita 3 a 0. Tre come le squadre in mano a Pozzo e zero come la sconfitta dichiarata dalla coppia Briatore-Ecclestone capaci di trarre profitti ovunque, un pò meno nel calcio. (Giovanni Bellina)
3’st Basta, 15’st Naldo, 21’st Sutherland.
Green, Simpson (26’st Ehmer), Hill (26’st Harrison), Onuoha, Yun, Hoilett (20’st Sutherland), Jenas (16′ Derry), Faurlin (16’st Mbia), Park (16’st Granero), Johnson (1’st Wright Phillips), Zamora (1’st Shariff). Allenatore: Bond. A disposizione: Murphy.
Kelava, Heurtaux, Danilo, Domizzi (1’st Naldo), Basta, Allan, Lazzari (1’st Maicosuel), Pinzi (20’st Badu), Gabriel, Silva, Pereyra, Vydra (28’st Ranegie). Allenatore: Guidolin. A disposizione: Pawlowski, Pasquale, Widmer, Coda, Zielinski, Scuffet.
Tratting Helmut. Assistenti: Withschinig Andrea e Steinacher Robert.
Ammonito Derry e Granero