E’ finita sul punteggio di 2-2 la sfida tra Roma e Sassuolo, è stata una gara ricca di emozioni e molto combattuta. Sia Zaza che Ljajic hanno realizzato una doppietta, entrambi autori di una prestazione maiuscola. Andiamo ora ad analizzarne i dati più significativi della partita, partendo dal possesso palla che pende a favore della squadra di Garcia con un impressionante 77% rispetto al risicato 23% neroverde. Per gli amanti dei numeri sono 27 i tiri totali di cui 8 in porta; 5 calciati dalla squadra giallorossa e 3 dalla truppa di Di Francesco. Padroni di casa che hanno tenuto sempre la palla tra i piedi sebbene abbiano finalizzato poco rispetto alle intenzioni: sono 540 i passaggi effettuati da De Rossi e compagni. 127 invece per il Sassuolo. Precisione di esecuzione pari all’87% per la Roma e al 68% per i neroverdi. 12 i calci d’angolo totali, di cui 11 in favore della Roma soltanto una per la squadra ospite. 5 i fuorigioco segnalati, 2 le espulsioni ed un rigore assegnato ai capitolini. Sugli spalti presenti oltre 45mila spettatori. Spazio adesso alle interviste del post partita. Ecco quanto riportato dall’allenatore giallorosso Rudi Garcia ai microfoni di di Sky Sport: “Lo sapevamo che il Sassuolo è in grande forma, ma non abbiamo iniziato male. Abbiamo preso il primo gol con Morgan che voleva festeggiare il suo rinnovo. Io credo che nel secondo tempo abbiamo avuto tanta voglia e questa squadra ha mostrato una grande anima. Abbiamo tirato oltre venti volte e crossato tanto al centro nonostante l’uomo in meno. Turnover? Non riguarda la Champions, se fosse stato il campionato era uguale, non si può giocare con gli stessi giocatori. Ho saputo che Aguero s’è fatto male al ginocchio, mi dispiace perchè preferirei vederlo in campo all’Olimpico”. Ecco invece quanti dichiarato da Eusebio Di Francesco ai microfoni di ‘Mediaset’: “Siamo stati poco lucidi nel finale nel gestire il pallone, ma non è semplice venire a Roma e fare due gol rubando palla senza farli giocare con grande pressione. Abbiamo saputo soffrire, ma siamo sempre stati pericolosi e non voglio parlare degli episodi, dico solo che potevamo gestirla meglio. La squadra sta crescendo nella mentalità, a livello psico-fisico, sapevamo di poterli far male perchè loro si aprono molto per giocare. Rigore? Non c’è, da regolamento se tocca prima il ginocchio o una parte del corpo e poi va sul braccio non c’è. Fuorigioco? Dal campo sembrava fuorigioco netto, bastava accompagnarlo comunque e non poteva fare nulla, anziché salire. Devo dire però che il rigore li ha rigenerati”. Video non disponibile