Anche l’Argentina ha presentato la lista dei 30 preconvocati per il Mondiale 2014. Inserita nel gruppo F, l’Albiceleste esordirà il 15 giugno a Rio De Janeiro contro la Bosnia e sfiderà poi Iran e Nigeria; non vince la Coppa del Mondo del 1986 e nel corso delle edizioni, pur avendo sempre formazioni piene di talento individuale, non è mai riuscita ad esprimere appieno le sue doti. Le scelte di Alejandro Sabella, Commissario Tecnico già discusso e criticato in patria, saranno destinate a suscitare polveroni; sapevamo della non convocazione di Carlos Tevez, restano oscuri i motivi del suo ostracismo dalla nazionale ma soprattutto non ci capacitiamo di come il suo posto sia stato preso da Franco Di Santo, 4 reti con il Werder Brema in questa stagione e con tutt’altro curriculum rispetto all’Apache. E ancora: davvero Esteban Cambiasso, Javier Pastore e Nicolas Gaitan non sono all’altezza di giocatori come Fabian Rinaudo (visto a Catania) e Augusto Fernandez, esterno del Celta Vigo? Sul resto poco da dire: quando hai un attacco formato da Lionel Messi, Sergio Aguero e Gonzalo Higuain (più Rodrigo Palacio ed Ezequiel Lavezzi) tutto è possibile, e anche a centrocampo ci sono elementi di qualità (Di Maria, Ricky Alvarez, Ever Banega) e concretezza (Lucas Biglia, Javier Mascherano, Enzo Perez). A ben guardare però questa versione della Seleccion sembra inferiore ad alcune andate in scena nel passato, per esempio quella del 1998 o quella del 2006: la difesa non dà sufficienti garanzie perchè Federico Fernandez a Napoli ha tentennato, Campagnaro è stato più in panchina che in campo, Garay non è mai stato una superstar completamente affidabile e giocatori come Marcos Rojo, Gabriel Mercado e Lisandro Lopez non hanno forse il carattere giusto per fare la differenza. Restano due annotazioni da fare: che questa è una delle squadre più “italiane” tra le altre 31 partecipanti (8 componenti della rosa giocano in Serie A, 4 ci hanno giocato) e che anche dell’Argentina 1986 si diceva che fosse un gruppo di mediocri giocatori più Diego Maradona, tanto che in patria nel corso della prima fase l’interesse era ai minimi storici. Sappiamo bene com’è andata a finire.
Mariano Andujar (Catania), Augustin Orion (Boca Juniors), Sergio Romero (Monaco)
José Maria Basanta (Monterrey), Hugo Campagnaro (Inter), Martin Demichelis (Manchester City), Federico Fernandez (Napoli), Ezequiel Garay (Benfica), Lisandro Lopez (Getafe), Gabriel Mercado (River Plate), Nicolas Otamendi (Atletico Mineiro), Marcos Rojo (Sporting Lisbona), Pablo Zabaleta (Manchester City)
Ricardo Alvarez (Inter), Ever Banega (Newell’s Old Boys), Lucas Biglia (Lazio), Angel Di Maria (Real Madrid), Augusto Fernandez (Celta Vigo), Fernando Gago (Boca Juniors), Javier Mascherano (Barcellona), Enzo Perez (Benfica), Fabian Rinaudo (Catania), Maxi Rodriguez (Newell’s Old Boys), José Sosa (Atletico Madrid)
Sergio Aguero (Manchester City), Franco Di Santo (Werder Brema), Gonzalo Higuain (Napoli), Ezequiel Lavezzi (PSG), Lionel Messi (Barcellona), Rodrigo Palacio (Inter)