È per la quarta volta campionessa europea di ginnastica artistica, con titolo centrato ai campionati di Sofia. Dopo i titoli del 2006 (a squadre) e 2007 (individuale e corpo libero), la ventitreenne di Orzinuovi (provincia di Brescia) ha nuovamente scalato il tetto del Vecchio Continente, facendo registrare il punteggio di al corpo libero. E’ lo stesso risultato della rumena Larisa Iordache, una delle nuove leve della ginnastica mondiale; ma non c’è più lo spettro di una delusione profondissima come era stato a Londra, alle Olimpiadi in cui era stata portata giù dal podio in virtù della migliore esecuzione della russa Aliya Mustafina che aveva così centrato il bronzo grazie a una regola beffarda. Qui si possono assegnare medaglie ex aequo; e allora Vanessa festeggia il suo diciassettesimo oro internazionale, contando quello Mondiale (2006), i quattro europei, i quattro alla World Cup e gli otto ai Giochi del Mediterraneo (ci sono anche due ori juniores). In totale è la medaglia numero 38 della sua carriera (più due ori al test event pre-Olimpiadi di Londra).
Sette anni dopo il trionfo di Amsterdam, la bresciana Vanessa Ferrari ha vinto la medaglia d’oro nel corpo libero nell’ultima giornata dei campionati europei di ginnastica artistica a Sofia, in Bulgaria. Una grande prova quella delle ventiquattrenne bresciana, solo quarta in qualificazione ma protagonista di un esercizio perfetto in finale: l’azzurra ha conquistato il titolo continentale con 14.800 punti, a pari merito con la rumena Larissa Iordache. Terzo posto invece per la svizzera Giulia Steingruber a 14.500. “Sapevo che potevo farcela – ha commentato a caldo Vanessa Ferrari – è stata una finale difficile perché gareggiando ogni giorno non è semplice gestire le forze. Ho fatto un leggero saltello in avanti nella prima diagonale, ma poi sono riuscita a proseguire con la stessa grinta ed è andata bene”. Sempre la Ferrari si è piazzata anche in quinta posizione (14.133) nella finale di specialità alla trave vinta dalla russa Maria Kharenkova (14.933). Un successo questo che mitiga almeno in parte la grande delusione patita due anni fa, quando alle Olimpiadi di Londra era giunta quarta nell’esercizio finale vedendo sfumare una medaglia che sarebbe stata meritatissima. All’epoca si era parlato di un probabile “aiutino” da parte dei giudici; ora questa vittoria, che è la decima medaglia europea (quattro ori, tre argenti e tre bronzi). Nel palmares della bresciana anche un oro, un argento e tre bronzi mondiali.