Finisce in maniera incredibile Udinese-Livorno: 5-3 per i friulani che salgono a quota 42 punti in classifica e migliorano così la loro situazione, in una stagione comunque mediocre e con gli obiettivi europei già lontani da tempo. Il Livorno invece si suicida: in vantaggio dopo pochi minuti e capace ancora di pareggiare, prende tre gol nel giro di 12 minuti e si ritrova ultimo in classifica, con la Serie B praticamente ad un passo. Otto gol, ma anche una serie di incredibili errori difensivi che hanno lasciato strada all’Udinese. Non è stata una partita troppo da ricordare, più che altro è sembrato di vedere una squadra in netta difficoltà che si è sciolta come neve al sole e ha lasciato autostrade agli avversari, che hanno ringraziato e poi si sono accontentati di gestire il ritmo nel secondo. Se non fosse che il Livorno deve ancora salvarsi avremmo parlato di una gara classica di fine stagione; così invece assume addirittura i contorni di un dramma per i labronici. Supera la famigerata soglia dei 40 punti e segna 5 gol, ma Guidolin non sorride troppo. La stagione è finita da tempo, annebbiata dall’Europa fallita e da un gruppo che non è mai decollato, rimanendo ancorato a una mediocrità di fondo che potrebbe portare sconvolgimenti per il prossimo anno, a cominciare dal cambio in panchina con Guidolin nelle vesti di direttore tecnico o qualcosa di simile. Resa inaccettabile. In lotta per la salvezza bisognava avere il sangue agli occhi; l’inizio è stato positivo, ma poi la luce si è spenta e la squadra è crollata inesorabilmente, incapace anche solo di fare densità nella trequarti difensiva e confermando che con una difesa così scarsa anche avere talento davanti non può salvarti. A questo punto la Serie B è più di un’ipotesi: l’ultimo posto in classifica certifica che il gruppo ha potenziale ma era forse inadeguato a giocarsela con le altre. La direzione di gara è come sempre positiva. Evita di estrarre troppi cartellini (alla fine saranno quattro), sembra vedere bene sugli episodi incriminati (il rigore per l’Udinese, le due punizioni-gol di Paulinho) e riesce a dare buon ritmo alla partita, soprattutto in una ripresa giocata giusto per onore di firma dalle due formazioni.
Prende tre gol, ma su nessuno dei tre è davvero responsabile. Anzi, nel secondo tempo si industria anche per salvare il risultato.
Bene nel primo tempo, ma il Livorno non esiste. Nella ripresa Siligardi lo pu8nta e lo mette in difficoltà.
Una volta perno della difesa, in questa stagione ha giocato sempre ma sofferto spesso. Come oggi: mai una sicurezza.
La sensazione è che si ingegni e si sforzi anche per i compagni; bene, ma non benissimo.
Si era un po’ perso per strada, oggi dimostra perchè lo cercano le big: spinge come un dannato e segna anche un nel gol.
Altro giocatore che si ritrova nel finale: domina la mediana friulana, irretisce gli avversari, segna. Protagonista.
Sotto il tiro della critica: bravo e instancabile, ma non è un regista. Vero, ma quello che sa fare lo rende importante; oggi anche nu assist.
Fornisce l’assist a Di Natale ma per il resto non si vede quasi mai e gioca una partita in apnea. ()
Oggi fa un passo indietro rispetto alle ottime prestazioni che aveva messo in campo ultimamente. Resta un campionato estremamente positivo.
E’ l’uomo in più. Segna, fa segnare, corre per tre, ormai è perfettamente integrato nel gruppo. Probabilmente partirà: ennesima plusvalenza alle porte. (85′ JADSON sv)
Segna due gol facili facili per uno come lui: 189 in Serie A, un numero impressionante per un campione che potrebbe non smettere qui. Però, ci mette anche l’errore dal dischetto.
( Entra per l’ovazione a Totò, non si nota mai).
All. GUIDOLIN 7 Finalmente ecco l’Udinese che voleva. Corre, gioca di prima, segna, si muove senza palla. Peccato che quest’anno si sia vista poche volte: il veneto resta un ottimo allenatore, ma deve smussare qualche angolo ed essere più ambizioso.
Che colpa ne ha? Esordisce in Serie A e para un rigore a Di Natale. Due secondi dopo i compagni non difendono più e lui prende il primo di cinque gol. Peccato.
Gabriel Silva lo salta quando vuole e come vuole: giornata da incubo.
La sua partita è tutta descritta nel rigore che concede all’Udinese: non si riprende più e viene travolto.
Oggi anche lui, leader della difesa, è colpevole senza se e senza ma della disfatta labronica.
Quantomeno ci mette un gol (tardivo), spinge abbastanza ma dietro non ci siamo.
Travolto a centrocampo, dovrebbe fare barricate una volta trovato il vantaggio e invece manca colpevolmente.
Badu lo umilia: giornata storta per un talento che comunque potrebbe essere pronto per palcoscenici più importanti. ()
Stecca anche lui questa volta, dovrebbe portare qualità ma non riesce mai a elevarsi sugli avversari.
( Sempre difficile entrare con la squadra sotto di tre gol, ma lui non fa nulla per farsi notare).
Non pervenuto, mai visto: dov’è finito il dinamico centrocampista che aveva ben impressionato?
( Molto fumoso, va ammesso. Ma perlomeno è l’unico che prende palla, punta e prova a fare qualcosa che non sia aver paura di prendere il sesto)
Ammettiamolo: vale più di questo Livorno. E infatti, se ne andrà comunque. Le due punizioni (una con deviazione) illudono, i compagni rovinano tutto: grande stagione, peccato che il suo sforzo molto probabilmente non servirà.
Un’estate fa era l’uomo mercato. Lo volevano tutti, il Parma voleva 20 milioni: passato dall’Inter, a Livorno non si è mai ritrovato. Certo l’ambiente e la lotta per la salvezza non hanno aiutato, ma ci aspettavamo di più.
All. NICOLA 5 Non che nella sua prima gestione il Livorno fosse in zona Europa League, ma ci chiediamo: che senso aveva cambiare? Una minima scossa con Di Carlo c’è stata, ma la classifica è rimasta quella. Tornato in panchina con una situazione disperata, non si poteva certo pensare che facesse un miracolo. Vero è anche che perdere così non ci sta mai.
Marcatori: 13′ Paulinho (L), 19′ Di Natale (U), 21′ Badu (U), 29′ Paulinho (L), 34′ Pereyra (U), 44′ Gabriel Silva (U), 46′ pt Di Natale (U), 88′ Mesbah (L)
Scuffet; Widmer, Danilo, Domizzi, Gabriel Silva; Badu, Allan, Pinzi (75′ Yebda); Bruno Fernandes, Pereyra (85′ Jadson); Di Natale (64′ Nico Lopez). All. Guidolin
Anania; Piccini, Coda, Emerson, Mesbah; Benassi (46′ Siligardi), Biagianti, Duncan (77′ Castellini), L. Greco (58′ Mosquera); Belfodil; Paulinho. All. Nicola
Arbitro: Rocchi
Ammoniti: Paulinho (L), L. Greco (L), Mesbah (L), Danilo (U)