Milano conduce per 2-0 su Siena la finale scudetto del basket italiano dopo le prime due partite disputate al Forum di Assago. I prossimi due incontri si giocheranno però sul campo della Montepaschi: per l’Armani la possibilità di chiudere la serie con due successi o comunque di ipotecare il titolo vincendo almeno una volta, mentre per la Mens Sana il tentativo di riaprire i giochi dovrà passare attraverso due vittorie. Milano sembra superiore e lo scudetto che manca dal lontanissimo 1996 sembra ormai vicino per coach Luca Banchi e i suoi ragazzi, ma l’EA7 non dovrà sottovalutare la squadra che nel terzo millennio ha fatto la storia e non vuole mollare nemmeno quando ormai sa che il futuro della società è segnato. Per presentare la terza e quarta partita di questa finale scudetto abbiamo sentito Walter Magnifico. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Si aspettava Milano avanti 2-0 dopo le prime due partite? Sì me l’aspettavo, vista anche l’ultima partita che l’Armani ha giocato a Sassari, dove ha vinto abbastanza facilmente una sfida importante per Milano, che doveva dimostrare a sé stessa di essere squadra e avere la consapevolezza dei suoi mezzi dopo le due sconfitte di seguito al Forum.
Qual è il segreto dei successi dell’Armani? L’essere squadra a tutti i livelli e non avere solo giocatori forti a livello individuale.
Gentile ormai è un giocatore di statura internazionale? E’ giovane ed è forte anche più di suo padre, che alla stessa età giocava già un grande basket. Sta avendo faccia tosta e sicurezza, che sono fondamentali nello sport. E’ un giocatore in costante crescita, messo bene sul piano del talento e fisicamente. Può diventare un campione di statura europea e in futuro andare a giocare nella Nba. Mi ricorda tanto Gallinari, di cui sta ripercorrendo il cammino.
A proposito di Nba, cosa può dire di Marco Belinelli, il primo giocatore italiano a vincere in America? Non posso che fare tutti gli elogi possibili a Belinelli. Ha avuto carattere, nella sua carriera ha cambiato tante squadre e ora eccolo qua con questo titolo Nba. Il successo di San Antonio non è dipeso comunque solo dalla bravura dei suoi giocatori: è stato prima di tutto il lavoro di squadra a permettere questa vittoria.
Tornando a Milano, in gara 1 grande Jerrels, in gara 2 ottimo Samuels: sta decidendo la profondità del roster? Sì, la rosa dell’Armani è veramente forte, tanto che questa squadra si permette di lasciare in panchina giocatori di grande valore. In ogni caso complimenti a Samuels, che sta giocando veramente bene.
Ci sono altri meriti particolari per Milano?
Sì, quello di non puntare solo sui giocatori americani ma cercare di lanciare anche giocatori italiani come lo stesso Gentile e Melli.
Quale giocatore potrebbe essere decisivo nei prossimi due incontri? Le guardie si equivalgono, credo che Milano dovrà continuare a giocare bene sotto canestro, perché la forza dei suoi lunghi è molto superiore, mentre Siena dovrà fare due partite eccezionali di squadra, non potrà puntare solo su questo o quel giocatore.
L’anno scorso Milano partì 2-0 e perse 4 -3 con Siena ai quarti: può andare così anche stavolta? No, Milano quest’anno mi sembra troppo superiore, anche in trasferta riesce sempre ad esprimersi al meglio. Credo che lo scudetto non sfuggirà a questa squadra, che potrebbe aprire un ciclo come quello di Siena e puntare a fare cose importanti in Europa. Sarebbe anche il giusto premio per Giorgio Armani, che ha investito in questi anni tanti soldi, un imprenditore che non ha lesinato sforzi e energie per costruire una formazione di grande livello. (Franco Vittadini)