Stasera alle 22.00 italiane all’Arena Fonte Nova di Salvador Belgio-Stati Uniti chiude il programma degli ottavi di finale della Coppa del Mondo 2014. Si affrontano in una partita dall’esito incerto due realtà molto positive di questi Mondiali. Il Belgio addirittura ha chiuso il girone H a punteggio pieno, mentre gli Stati Uniti sono arrivati secondi nel gruppo G, mettendo però in difficoltà anche la Germania. La squadra allenata da Marc Wilmots potrà contare sulla presenza di numerosi calciatori di ottimo livello internazionale, in particolare Eden Hazard e Dries Mertens; quella allenata da Jurgen Kilinsmann, invece, soprattutto sulla compattezza del suo gruppo e su una buona fisicità dei calciatori, ai quali comunque non mancano grandi qualità. Sulla carta il Belgio dovrebbe essere favorito, ma dovremmo comunque assistere a un incontro molto combattuto. Per presentare questo match abbiamo sentito Aldo Dolcetti. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Belgio-Stati Uniti che partita sarà? Sarà sicuramente una partita interessante tra un ottimo Belgio e una nazionale come gli Stati Uniti che sta sempre più migliorando.
Qual è la forza del Belgio? Aver lavorato molto negli ultimi dieci anni sulla formazione calcistica dei giovani, merito di una ottima federazione. Si stanno così vedendo i frutti di tutto questo lavoro. C’è da dire che in questo senso il Belgio è avvantaggiato dalle vicinanza di nazioni importanti come l’Olanda, la Francia e la Germania.
Come giocherà la squadra allenata da Wilmots? Farà del possesso palla la sua arma principale, cercando così di avere il sopravvento sulla formazione statunitense.
Mertens e Hazard sono i giocatori in più per il Belgio? Direi di sì, sono loro gli uomini in grado di fare la differenza per questa Nazionale.
Lukaku potrebbe dare di più? Forse non è proprio l’attaccante ideale per il gioco del Belgio, Origi va meglio per questa squadra, riesce sempre a rendersi utile, aiutando la manovra della formazione di Wilmots.
Come giudica gli Stati Uniti? Una nazionale in forte ascesa, che ha una squadra molto importante sul piano fisico e sull’organizzazione tattica. Bisogna dire che gli Stati Uniti stanno approfittando del grande bacino d’utenza di questo paese, del fatto che il calcio sta diventando sempre più popolare, negli ultimi dieci anni è stato fatto un grande salto di qualità.
Come giocheranno questa partita?
Puntando proprio sulla compattezza della loro squadra e sulle ripartenze che potrebbero mettere in difficoltà il possesso palla del Belgio.
Servirà l’esperienza di Klinsmann? Klinsmann ha iniziato il suo lavoro importante di allenatore quando la Germania stava cominciando a sua volta il suo periodo di ricostruzione di cui si stanno vedendo ancora adesso i frutti. E’ molto positivo questa unione della sua esperienza del football tedesco con quello statunitense che sta portando a livelli importanti.
Il suo pronostico? Dico Belgio anche perchè è vicino alle mie idee di calcio. (Franco Vittadini)