Anche il Gubbio si iscrive alla lunga lista delle squadre che chiedono il ripescaggio in Serie B, pur sapendo – come appare nel comunicato ufficiale con cui si annuncia la decisione – che le speranze non sono certo elevate. La decisione è stata maturata dopo che è stata attentamente analizzata la normativa e sono stati ponderati e valutati i requisiti richiesti. Questa una parte del testo; la società umbra si fregia del fatto di non aver mai avuto penalizzazioni, eccezion fatta per un cavillo tecnico riconducibile a problematiche di ordine burocratico. Non ci sono fallimenti nella storia della società – a differenza di molte altre ; in Serie B il Gubbio ci era stato nel , a seguito della promozione con il primo posto in Lega Pro. La retrocessione era arrivata subito (penultima posizione), poi la squadra non è più riuscita a tornare su certi livelli e lo scorso anno ha chiuso al dodicesimo posto il girone B di Prima Divisione Lega Pro, sia pure con 12 punti di vantaggio sulla società immediatamente dietro in classifica, il Viareggio (che non si è iscritto al prossimo campionato).
Si parla moltissimo del ripescaggio in Serie B per trovare la ventiduesima squadra che formerà il campionato cadetto al via settimana prossima. Ma quali sono i criteri? Eccoli: per il 50% inciderà la classifica dell’ultimo campionato; un altro 25% sarà attribuito alla tradizione sportiva nell’intera storia e l’ultimo 25% è legato alla media spettatori delle gare interne dal 2008 al 2013. Sarà escluso dalla possibilità del ripescaggio chi è stato sanzionato per illecito negli ultimi due campionati o lo sarà nel prossimo, quindi Novara, Reggina, Cremonese, AlbinoLeffe, Lecce, Grosseto e Ascoli, e poi chi ha rilevato il titolo sportivo dopo un fallimento nelle ultime tre stagioni, cioè Catanzaro e ancora Ascoli, infine chi è già stato ripescato in qualsiasi campionato nelle ultime cinque stagioni “ove lo stesso comporti la partecipazione al campionato della medesima categoria”.
Si allarga la rosa delle pretendenti al ventiduesimo posto nel campionato di Serie B 2014-2015, lasciato libero dal fallimento del Siena. Inizialmente si era pensato di procedere ad un torneo a 21 squadre, primo passo verso la riduzione delle società di cadetteria (e a profusione anche della Serie A) come auspicato da molti; ma in realtà la ha preso tempo e rimandato ulteriormente la decisione, che non arriverà prima del prossimo lunedi (25 agosto). Così, nel frattempo, le candidate aumentano: ultima in ordine di tempo è il Como, una società che ha un passato importante con vari campionati di Serie A disputati (lultimo nel 2002-2003, chiuso al penultimo posto quando il presidente era ancora Enrico Preziosi) e in B ha disputato lultima stagione lanno seguente, quando ha iniziato una parabola culminata con il fallimento del dicembre 2004 e la ripartenza dalla Serie D. La società si è già attivata per produrre la documentazione richiesta dalla FIGC che dovrà essere presentata entro le ore 13 di lunedi 25 agosto si legge nel comunicato ufficiale, insieme alla conferma dellottenimento di una garanzia bancaria di 200mila euro. I lariani hanno concluso la stagione 2013-2014 allottavo posto del girone A di Prima Divisione Lega Pro; per un solo punto si è qualificato ai playoff dai quali è stato eliminato subito, dal SudTirol. Proprio contro gli altoatesini sulla carta dovrebbe iniziare il 2014-2015: il 31 agosto alle ore 18, allo stadio Sinigaglia, è in programma la prima giornata del campionato della nuova Lega Pro. Sarà questa la realtà del Como oppure si può davvero sperare in qualcosa di più? Quello che è certo è che a questo punto le squadre che hanno fatto richiesta di ripescaggio in Serie B sono davvero tante, e che la Federazione dovrà prendere una decisione importante.