La gara si articola lungo la prima frazione regalando anche discrete emozioni, ma poche occasioni. Gli ospiti tengono in mano il pallino del gioco, con passaggi veloci e circolazione della palla di alto spessore. Merito anche di Valiani che a centrocampo la fa da padrone. In risposta i padroni di casa giocano di rimessa, senza però creare problemi a Farelli se non con qualche vana occasione da fuori, Siligardi è infatti l’unico col un destro da trentacinque metri a provarci. Le migliori occasioni ce le hanno gli uomini di Beretta. Prima Valiani pesca in area di rigore Sforzini che stoppa di petto e prova a girare verso la porta, poi lo stesso Valiani sugli sviluppi di un calcio d’angolo stoppa un pallone fuori area, se lo alza e calcia violento sfiorando il palo alla destra di Mazzoni. Niente da aggiungere per il primo tempo. Nella ripresa succede di tutto nei primi cinque minuti. Chiffi espelle per doppio giallo Djokovic e poi dopo un minuto il Latina passa in vantaggio. Bello spiovente dentro di Russo con Crimi che la mette dentro di testa. Gautieri decide di cambiare assetto e manda in campo Vantaggiato e Cutolo per Siligardi e Jefferson. Il Latina sembra controllare la gara, concedendo agli avversari soltanto un paio di calci di punizione da fuori. La rete del pari però arriva negli ultimi minuti quando Cutolo si guadagna un calcio di rigore, fallo di mano sul suo tiro di Cottafava, e lo realizza. Termina uno a uno la gara dell’Ardenza.
Partita confusa, con una manovra macchinosa degli uomini di Gautieri. Il rosso di Djokovic incrina la partita che viene sbloccata dagli avversari. Gli amaranato però giocano con grande voglia anche se con poca precisione. Alla fine vengono premiati.
Gli uomini di Beretta giocano un’ottima partita, ma sbagliano a non chiudere la gara. Sono sfortunati nel finale quando subiscono il pari su calcio di rigore. Il tecnico dovrà lavorare sulla crescita offensiva di questa squadra.
Dialoga molto con i giocatori e lascia correre arbitrando alla inglese. Direzione di tutto rispetto nel primo tempo. Nella ripresa decisioni delicate, ma tutte prese con grande personalità. Non facile la decisione finale che da il pari su rigore al Livorno;
La gara si articola lungo la prima frazione regalando anche discrete emozioni, ma poche occasioni. Gli ospiti tengono in mano il pallino del gioco, con passaggi veloci e circolazione della palla di alto spessore. Merito anche di Valiani (6.5) che a centrocampo la fa da padrone. In risposta i padroni di casa giocano di rimessa, senza però creare problemi a Farelli se non con qualche vana occasione da fuori, Siligardi (6) è infatti l’unico col un destro da trentacinque metri a provarci. Le migliori occasioni ce le hanno gli uomini di Beretta. Prima Valiani pesca in area di rigore Sforzini (6) che stoppa di petto e prova a girare verso la porta, poi lo stesso Valiani sugli sviluppi di un calcio d’angolo stoppa un pallone fuori area, se lo alza e calcia violento sfiorando il palo alla destra di Mazzoni (6). Niente da aggiungere per il primo tempo. Partita a tratti anche divertente, ma mancano le palle gol ad accenderla e a renderla dinamica. Si gioca molto a centrocampo, con contrasti e grande intensità; prova la squadra di Gautieri a partire in contropiede, ma per lunga parte del match si fa chiudere dentro l’area di rigore dagli avversari. Questo non va bene, soprattutto perchè è la squadra di Beretta che sembra giocare in casa; : sulla corsia sinistra è l’unico che prova a fare qualcosa. Spinge e parte in percussione, anche se è male assistito dai suoi compagni; : non riesce a trovare posizione in campo, rimanendo troppo largo in attesa di un pallone che non arriva. L’errore del calciatore è quello di fare pochi movimenti, senza mai tornare a prendersi palla a centrocampo; i neroazzurri giocano bene tra i reparti, facendo circolare velocemente palla e gestendo la manovra con grande intelligenza. Manca solo il gol; è un giocatore di un’altra categoria e si vede. Fa circolare palla con grande velocità, entrando in tutte le azioni che mettono in difficoltà gli avversari. Pericoloso quando tira da fuori, sua la migliore occasione; là davanti fa anche discreto movimento, ma non è mai pericoloso. Non riesce a creare pericoli, rimanendo troppo spesso isolato al centro dell’area di rigore; – Dialoga molto con i giocatori e lascia correre arbitrando alla inglese. Direzione di tutto rispetto nel primo tempo.
Mazzoni 6: non deve compiere grandi parate, ma è intelligente nel comandare la difesa;
Ceccherini 5.5: partita approssimativa del terzino che si fa saltare con grande facilità e non riesce a rispondere presente neanche in fase offensiva;
Bernardini 5.5: al centro soffre molto il peso specifico di Sforzini che di testa lo anticipa sempre;Emerson 6: al di là delle grandi capacità in fase difensiva il capitano del Livorno ha un sinistro davvero importante che mette in difficoltà gli avversari molto spesso;
Lambrughi 7: sulla corsia sinistra è l’unico che prova a fare qualcosa. Spinge e parte in percussione, anche se è male assistito dai suoi compagni. Anche nella ripresa conferma la sua presenza tanto da risultare il migliore dei suoi;
Moscati 5.5: qualche buona giocata, ma confusa e poco precisa. Non riesce a dare una sterzata alla zona centrale del campo;
Mosquera 6: tanta fisicità e un discreto piede, in mezzo al campo protegge sempre bene la palla;
Djokovic 4: gioca un primo tempo sotto tono in cui rimedia anche un giallo. E’ però clamorosa e pesante l’ingenuità che compie all’inzio della ripresa quando compie un fallo inutile a centrocampo su Valiani che gli costa il secondo giallo e una doccia anticipata. Un minuto dopo arriverà il vantaggio del Latina con Crimi;
Siligardi 6: il migliore dei suoi là davanti, dove prova a smarcarsi e cambiare passo. Pericoloso alla fine del primo tempo quando calcia da lontano e sfiora la traversa. Incomprensibile la scelta di Gautieri di sostituire lui e non Jefferson dopo un’ora quando la squadra è in svantaggio; (57′ Cutolo 7): alla fine la scelta di Gautieri premia. Gioca con grandissima personalità e voglia, fino a che si guadagna un calcio di rigore e lo realizza risultando determinante;
Jefferson 4.5: totalmente assente, in un’ora in campo non tocca un pallone rimanendo fermo là davanti. Lo sostituisce con una punta pesante Gautieri quando sembra che l’attaccante abbia anche una condizione approssimativa; (63′ Vantaggiato 5.5): fa da boa lì davanti, ma la vede poco;
Belingheri 5: non riesce a trovare posizione in campo, rimanendo troppo largo in attesa di un pallone che non arriva. L’errore del calciatore è quello di fare pochi movimenti, senza mai tornare a prendersi palla a centrocampo. Esce a inizio ripresa dopo il rosso a Djokovic e il gol di Crimi; (48′ Gemiti 6): entra per l’emergenza e si mette diligentemente a sinistra a coprire la corsia;
All. Gautieri 6.5: sbaglia all’inizio a mettere dentro Jefferson che sembra davvero fuori forma, lasciando uno scintillante Cutolo in panchina. Nella ripresa però, nonostante l’inferiorità numerica, le sue mosse permettono al Livorno di pareggiare la partita;
Farelli 6.5: attento quando lo scatenato Lambrughi mette diversi palloni in mezzo e bravo a tenere alta la difesa e a comandarla;
Brosco 6: comanda la difesa con grande personalità, è sempre il primo a uscire per stringere l’avversario;
Cottafava 5: partita impeccabile fino alla fine quando commette l’ingenuità di andare in scivolata con il braccio largo e regalare rigore e pareggio agli avversari;
Dellafiore 6: sulla corsia sinistra gioca con grande personalità, bravo ad andare sempre in anticipo;
Angelo 6.5: sulla corsia ha grande fiato e spunto per saltare l’uomo. Ha dinamismo e grande intelligenza tattica. Uno come lui fa la differenza in questa categoria;
Crimi 7: oltre al gol, tante incursioni e grande carattere. Gioca una partita di grande sacrificio;
Viviani 6.5: ha i tempi del regista questo giovane centrocampista di proprietà della Roma. Detta i tempi in mezzo al campo, accelerando quando c’è bisogno di accelerare e rallentando quando deve controllare. Esce sfinito a venti minuti dalla fine; (70′ Bruno sv)
Valiani 7: è un giocatore di un’altra categoria e si vede. Fa circolare palla con grande velocità, entrando in tutte le azioni che mettono in difficoltà gli avversari. Pericoloso quando tira da fuori, sua la migliore occasione. Dopo il gol di Crimi è bravissimo a gestire i tempi e diventa il regista dopo l’uscita di Viviani; (85′ Sbaffo sv)
Rossi 6.5: grande palla dentro in occasione del gol di Crimi, pallone messo con i giri giusti. Fa grande movimento sulla sinistra dove è bravo anche in fase difensiva. Esce a quindici minuti dalla fine per un problema fisico; (75′ Milani sv)
Pettinari 5.5: là davanti fa anche discreto movimento, ma non è mai pericoloso. Non riesce a creare pericoli, rimanendo troppo spesso isolato al centro dell’area di rigore;
Sforzini 6: gioca lì davanti di fisico facendo a sportellate con Bernardini. Grande invenzione nel primo tempo quando stoppa di petto e prova la girata. Si divora il gol del 2-1 all’ultimo minuto di recupero;
All. Beretta 5.5: ha il demerito di non chiudere la gara anche se è in superiorità numerica per tutto il secondo tempo. Si gioca male e troppo tardi i cambi, subendo gol su calcio di rigore alla fine.