La Juve frena sul campo del Cesena. Al ‘Manuzzi’ termina 2-2, abbiamo assistito ad una gara combattuta fino all’ultimo, senza esclusioni di colpi. I padroni di casa partono meglio e mettono i brividi alla retroguardia bianconera già al 5′ con un sinistro velenoso di Defrel che obbliga Buffon alla deviazione in calcio d’angolo. Poco dopo altra ghiotta occasione per i romagnoli: Bonucci perde palla in difesa e lascia ripartire Defrel che a tu per tu con Buffon si fa stregare dal portiere ospite. Al 12′, dopo essere scappato via a Lichsteiner , ci prova Ze Eduardo ma Buffon si oppone con un intervento elastico. Per la Juve risponde Llorente con un colpo di testa in mischia ma la sua conclusione finisce alta sopra la traversa. Al 17′ esplode il Manuzzi: Pirlo perde palla a centrocampo, Defrel riparte velocissimo e serve in area Djuric che infilza il portiere bianconero con un tocco di precisione. La Juve riordina le idee e pareggia al 27′: Pogba mette al centro per Morata che anticipa tutti di testa e mette in rete. Dopo il pareggio ecco il vantaggio juventino, agli uomini di Allegri bastano solo dieci minuti. Evra serve Morata che spizza in area per Marchisio che infila in rete con un inserimento fulmineo: 2-1. Nel finale di frazione destro di Pirlo dal limite ma la sua conclusione termina fuori. Nel secondo tempo il Cesena rientra in campo con grande determinazione. Nel giro di pochi minuti si rende pericoloso con Defrel e Djuric fino al gol del pareggio siglato da Brienza: Djuric fa da sponda in area e lo serve al limite, l’ex Atalanta sfodera una gran esecuzione in controbalzo che non lascia scampo a Buffon: 2-2. I romagnoli si gasano e si tuffano in attacco alla ricerca della clamorosa vittoria. Ci prova ancora Djuric con un tiro da buona posizione che però termina al sicuro tra le braccia di Buffon. L’ultima occasione tuttavia è per la vecchia signora che conquista un calcio di rigore grazie al tocco di mano di Lucchini in area da rigore. Dagli undici metri va Vidal che spara fuori dallo specchio della porta. Sugli sviluppi del penalty espulso mister Di Carlo per protese. (Jacopo D’Antuono)
Tre punti fondamentali per il Chievo che nella partita delle ore 18:00 ha battuto la Sampdoria per 2-1, ottenendo la seconda vittoria consecutiva. I pandori salgono a 24 punti raggiungendo i cugini dell’Hellas ed allungando a +4 sul terzultimo posto del Cagliari. Chievo che ha risolto la partita nel primo tempo, con una partenza più aggressiva culminata nei gol di Mariano Izco dopo pochi secondi di gioco e Riccardo Meggiorini a una manciata di minuti dall’intervallo. Per la Sampdoria la consolazione è il primo gol in blucerchiato di Luis Muriel, che l’ultima volta aveva segnato proprio nella sua nuova casa, a Marassi, in Udinese-Genoa 3-3 del 16 febbraio 2014, praticamente un anno fa. La rete del colombiano (su assist di Samuel Eto’o) non è servita per acciuffare un risultato positivo ma sarà il punto di ripartenza verso la prossima partita, il derby contro il Genoa di sabato prossimo. 6 giocatori ammoniti, 3 per parte. 4 invece le sostituzioni e tutte nella ripresa: nel Chievo sono subentrati Paloschi, Mattiello e Gamberini, nella Sampdoria solo Muriel dopo l’intervallo.
Primo squillo del match all’ottavo minuti: Kucka colpisce di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma la sua conclusione rotola fuori. Il grifone preme e trova il vantaggio due minuti dopo grazie all’autorete di Agostini che infila nella propria porta nel tentativo di anticipare Kucka sul cross di Bergdich. Al dodicesimo Iago Falque confeziona un cross basso e preciso per Niang che colpisce con potenza e travolge Benussi: 2-0. I liguri sembrano in pieno controllo della gara ma al ventesimo Luca Toni schiaccia un cross dalla bandierina nell’angolino, Perin sfiora ma non riesce ad evitare la rete. I veneti tornano in partita e aumentano la pressione. Il Genoa rischia qualcosa ma la difesa regge l’urto. Alla mezz’ora azione strepitosa di Niang che stacca di testa sul cross di Edenilson: palla sotto l’incrocio dei pali, Benussi non può nulla. I padroni di casa insistono e sfiorano il poker nell’azione successiva con il piazzato di Falque che accarezza il palo. Nel finale altra iniziativa di Niang che conclude in modo sbilenco. Nella ripresa la formazione veneta rientra in campo con una maggior convinzione. e al 57′ rientra in partita con Toni: Hallfredsson lo serve in area a tu per tu con Perin, il bomber di Pavullo calcia con precisione e infila in rete. Gli uomini di Mandorlini ci credono e si riaffacciano con più determinazione dalle parti del portiere rossoblu. Ma passano pochi minuti e Bertolacci approfitta di una disattenzione della difesa gialloblu e insacca con un mancino terrificante dal limite. Nel finale la squadra di casa trova il quinto gol con una magia di Perotti che si insacca alle spalle di Benussi. Al tripliche fischio boato gioioso dei 20mila del Ferraris. (Jacopo D’Antuono)
Dopo due sconfitte consecutive torna a sorridere la Lazio che ha battuto l’Udinese allo stadio Friuli di Udine. Decide il gol dell’ex Antonio Candreva: il centrocampista della Nazionale è stato un giocatore dell’Udinese nella stagione 2007-2008, totalizzando 3 presenze. Ora ha realizzato il gol partita per la Lazio, il suo terzo in questo campionato, con un calcio di rigore a cucchiaio. Penalty concesso nel primo tempo per fallo del maliano Molla Wague ai danni di Miroslav Klose. L’arbitro Massa ha estretto in tutto 7 cartellini gialli. 6 invece è il numero delle sostituzioni effettuate, 3 per parte: Andrea Stramaccioni ha inserito Lucas Evangelista, Guilherme e Rodrigo Aguirre, Stefano Pioli invece ha puntato su Danilo Cataldi (subito dopo l’intervallo), Keita Balde Diao e Brayan Perea.
Dopo sette anni l’Inter torna a vincere allo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, e lo fa in grande stile con il risultato finale di 1-4. MVP della partita senza dubbio Fredy Guarin, che si conferma in un ottimo momento di forma: il centrocampista colombiano ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A, contornata dal rigore guadagnato per il primo gol del match e dal passaggio per l’ultimo sigillo di Palacio. Nota bene: probabilmente non sarà registrato come un assist perché è stato Stendardo, con un intervento in scivolata, a far carambolare il pallone sulla gamba del Trenza, che ha insaccato di rimpallo. Gli altri gol sono stati realizzati da Maxi Moralez (a quota 5 in classifica marcatori, così come Guarin) e Shaqiri su calcio rigore: per quest’ultimo si è tratta del primo gol in Serie A e del secondo con la maglia dell’Inter. Seconda vittoria consecutiva per la squadra di Roberto Mancini, secondo ko di fila invece per l’Atalanta di Colantuono. All’inizio del secondo tempo è stato espulso il difensore dell’Atalanta Benalouane, per un eccesso di protesta nei confronti dell’arbitro Banti.
La partita dello stadio Olimpico di Torino fra i granata padroni di casa e il Cagliari è terminata sul risultato di 1-1. Un pareggio che prolunga a 10 la serie positiva del Torino e porta il Cagliari a quota 20 punti, la metà dei 40 che idealmente garantiscono la salvezza in Serie A. I due gol sono avvenuti in rapida successione: poco dopo la mezz’ora il Cagliari si è portato in vantaggio con il baby Donsah, un minuto dopo il pareggio del Torino ad opera di El Kaddouri; per entrambi i marcatori si è trattato del secondo gol in questo campionato. L’arbitro Gianpaolo Calvarese ha estratto in tutto 5 cartellini gialli; 6 invece le sostituzioni, 3 per parte: tra le fila del Torino sono subentrati Maxi Lopez, Alvaro Gonzalez e Gazzi, nel Cagliari invece M’Poku, Joao Pedro e Longo.
La Roma ospita all’Olimpico un Parma sempre più sull’orlo di una crisi di nervi. La crisi degli emiliani è completa: da una classifica pessima (ultimo posto in Serie A) a una situazione economico-finanziaria della società ancora, terribilmente, incerta. In attesa di domani, giorno cruciale per il futuro dei ducali, Donadoni si presenta nella capitale con un arrembante 4-2-3-1 orfano dello squalificato Galloppa; in attacco spazio a Belfodil supportato dal trio Rodriguez, Nocerino, Varela. Basterà per cercare di raccimolare punti contro la seconda del campionato? La Roma, che deve fare i conti con qualche assenza di troppo (Pjanic è l’indisponibile dell’ultim’ora) schiera un 4-3-3 con Doumbia titolare dal 1′; al suo fianco torna Gervinho. Nel primo tempo i ritmi sono bassi e la Roma non riesce a impensierire un Parma chiuso e ben organizzato in difesa. Le occasioni più grandi per i giallorossi arrivano in seguito a due azioni personali di Ljajic: il serbo prima vede la sua conclusione impattare su Cassani (22′) poi, dopo un bel dribbling (41′), conclude sul fondo dalla sinistra. Del Parma non vi sono tracce particolari tranne un paio di tentativi assolutamente innocui di Belfodil e Mariga. La ripresa inizia sotto la falsa riga del primo tempo: Roma che cerca di trovare varchi con un continuo quanto inutile possesso palla, Parma blindato in un bunker composto da 11 uomini. Inevitabilmente gli uomini di Donadoni perdono lucidità e regalano palle gol agli avversari. Al 59′ Gervinho conclude in porta dopo una triangolazione con Cole ma Mirante è attento a respingere; poco dopo doppia chance per Nainggolan. Il belga si fa notare con un tiro deviato in corner (63′) e con una spaccata in ritardo in area piccola su una bella sponda di Manolas in seguito a un corner (68′). La Roma alza il baricentro ma gli attaccanti di Garcia sono spreconi e se ne ha la riprova al 71′ quando Doumbia non riesce a deviare in porta un assist al bacio di Nainggolan. Nel finale doppia clamorosa opportunità per Cole. All’81’ l’inglese stacca di testa su un bel cross di Verde ma il pallone si stampa sulla traversa; all’88’ piattone sinistro alto da posizione simile. Il Parma blocca una brutta Roma sullo 0-0. (Federico Giuliani)
Pareggio per il Milan che a San Siro impatta sull’1-1 contro l’Empoli. Un gol per tempo: nel primo Milan in vantaggio con Mattia Destro, nel secondo risposta dell’Empoli firmata da Massimo Maccarone. Assist per il rossonero Banventura e per l’azzurro Hysaj. La prima sostituzione è stata forzata da un infortunio: quello del difensore del Milan Alex che nei primi minuti di gioco si è fatto male al naso, al suo posto dentro Salvatore Bocchetti. Nel secondo tempo sono subentrati anche l’ex Verdi, Tavano, Cerci, Signorelli ed Abbiati. Quest’ultimo ha preso il posto di Mattia Destro dopo l’espulsione del collega Diego Lopez, che ha deviato con una mano fuori area un tiro di Tavano a tu per tu. L’arbitro Paolo Valeri ha estratto anche 5 cartellini gialli.
Il Palermo asfalta il Napoli 3-1 e torna a sognare un posto in Europa. I gol portano la firma di Achraf Lazaar (il primo in Serie A), Franco Vazquez (settimo stagionale) e Luca Rigoni (quinto), mentre per il Napoli Manolo Gabbiadini segna il terzo gol consecutivo (e il decimo in camponato) ma non evita il pesante passivo per i partenopei, che arrivavano da sei vittorie nelle ultime sette partite. Ci sono anche gli assist da segnalare: di Dybala per il gol di Vazquez e dello stesso Vazquez per la rete di Rigoni, De Guzman batte invece la punizione che Gabbiadini devia con il tacco in porta. Nessun assist sul gol di Lazaar, che trova la conclusione da lontano e con la complicità di Rafael sblocca la partita. Gli ammoniti sono cinque: per il Palermo Rispoli, Bolzoni e Luca Rigoni, per il Napoli Jorginho e Gonzalo Higuain che, diffidato, sarà costretto a saltare la prossima gara in campionato. Effettuate tutte le sostituzioni: nel Palermo sono entrati Chochev (per Quaison), Belotti (per Vazquez) e Jajalo (per Edgar Barreto). Nel Napoli dentro invece Gabbiadini (per Hamsik), Gargano (per David Lopez) e Duvan Zapata (per Higuain).
Nel primo anticipo della ventitreesima giornata del campionato di Serie A, Sassuolo-Fiorentina 1-3. Al Mapei Stadium-Città del Tricolore è andata in scena una partita davvero ricca di emozioni. Fiorentina avanti per 2-0 all’intervallo grazie ai gol segnati al 30′ minuto da Salah e al 32′ da Babacar, che si sono pure scambiati gli assist. Babacar ha poi triplicato al 17′ del secondo tempo su passaggio di Pizarro, ma il Sassuolo non ha mollato e ha accorciato le distanze al 22′ con un gol di Berardi imbeccato da Magnanelli. Partita ricca anche di ammonizione. Sul taccuino dell’arbitro sono infatti finiti numerosi giocatori: Cannavaro, Longhi, Zaza del Sassuolo; Savic, Alonso della Fiorentina. Quanto alle sostituzioni i subentrati sono stati Floccari, Floro Flores per il Sassuolo; Aquilani, Gilardino per la Fiorentina.
Marcatori: 14′ Lazaar (P), 36′ Vazquez (P), 65′ L. Rigoni (P), 83′ Gabbiadini (N)
Sorrentino; Rispoli, Andelkovic, Terzi, Lazaar; Bolzoni, L. Rigoni, E. Barreto (dal 41’ s.t. Jajalo); Quaison (dal 24’ s.t. Chochev), Vazquez (dal 33’ s.t. Belotti); Dybala. All. Iachini.
Rafael C.; Maggio, Raul Albiol, Britos, Strinic; Jorginho, David Lopez (dal 24’ s.t. Gargano); Callejon, Hamsik (dal 9’ s.t. Gabbiadini), De Guzman; Higuain (dal 29’ s.t. D. Zapata). All. Benitez.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Ammoniti: Jorginho (N), Higuain (N), Lazaar (P), Rispoli (P), Rigoni (P), Bolzoni (P). Angoli 1-7. Recupero: 0′ p.t.; 4′ s.t.
Marcatori: 30′ pt Salah (F), 32′ pt e 17′ st Babacar (F), 22′ st Berardi (S)
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Longhi (35′ st Missiroli); Biondini, Magnanelli, Brighi (18′ st Floccari); Berardi, Zaza, Sansone (29′ st Floro Flores). A disp.: Polito, Pomini, Antei, Bianco, Donis, Chibsah, Caselli, Lazarevic. All.: Di Francesco.
Fiorentina (4-3-3): Tatarusanu; Richards, Savic, G. Rodriguez, Alonso; Kurtic, Pizarro, M. Fernandez (23′ st Aquilani); Diamanti, Babacar (27′ st Gilardino), Salah (37′ st Ilicic). A disp.: Rosati, Tomovic, Pasqual, Vargas, Badelj, Joaquin, B. Valero, M. Gomez, Rosi. All.: Montella.
Arbitro: Doveri.
Ammoniti: Cannavaro, Longhi, Zaza (S), Alonso, Savic (F).
Il tabellino
Marcatori: 40’Destro, 68’Maccarone (E)
Assist: Bonaventura (M), Hysaj (E)
Milan (4-4-1-1): Diego Lopez; Rami, Alex (7’Bocchetti), Paletta, Antonelli; Honda (79’Cerci), De Jong, Poli, Bonaventura; Menez; Destro (85’Abbiati) (Gori, Essien, Van Ginkel, Mastalli, Suso, Felicioli, Di Molfetta, Pazzini). All.Inzaghi.
Empoli (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui; Vecino (54’Verdi), Valdifiori, Croce (83’Signorelli); Zielinski; Pucciarelli (64’Tavano), Maccarone (Pugliesi, Bassi, Barba, Somma, Laurini, Diousse, Brillante, Mchedlidze). All.Sarri.
Arbitro: Paolo Valeri (sezione di Roma 2)
Ammoniti: 48’Rami (M), 64’Antonelli (M), 78’Verdi (E), 80’Paletta (M), 91’Tonelli (E)
Espulso: 84’Diego Lopez (M) per gioco scorretto
Il tabellino
Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole; Nainggolan, De Rossi (58’Verde), Keita; Ljajic (76’Paredes), Doumbia (84’Sanabria), Gervinho (Marchegiani, Astori, Spolli, Skorupski, Torosidis, Vestenicky, Ucan, Pellegrini). All.Garcia.
Parma (4-3-3): Mirante; Cassani (91’Feddal), Pedro, Lucarelli, Costa; J. Mauri, Mariga (85’Lodi); Rodriguez, Nocerino, Varela (77’Palladino); Belfodil (Bajza, Iacobucci, Prestia, Santacroce, Broh, Esposito, Zou, Ghezzal, M.Coda). All.Donadoni.
Arbitro: Piero Giacomelli (sezione di Trieste)
Ammoniti: 35’Lucarelli (P), 50’Mauri (P), 74’Costa (P), 85’Mariga (P)
Il tabellino
Marcatori: 34’Donsah (C), 35’El Kaddouri (T)
Asssit: Sau (C)
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Benassi (71’Ale.Gonzalez), Vives, El Kaddouri (85’Gazzi), Darmian; J.Martinez (59’Maxi Lopez), Quagliarella (Ichazo, Castellazzi, Jansson, Maksimovic, G.Silva, Molinaro, S.Masiello, Amauri). All.Ventura.
Cagliari (4-3-3): Brkic; Dessena, Rossettini, M.Capuano, Avelar; Donsah, Conti, Ekdal; Sau (85’Longo), Cop (65’M’Poku), Cossu (74’Joao Pedro) (Colombi, Cragno, Ceppitelli, Diakite, Ale.Gonzalez, Murru, Crisetig, Husbauer, Farias). All.Zola.
Arbitro: Gianpaolo Calvarese (sezione di Teramo)
Ammoniti: 43’Glik (T), 54’Conti (C), 55’Bovo (T), 57’Rossettini (C), 63’El Kaddouri (T), 89’Joao Pedro (C)
Il tabellino
Marcatori: 2’rig.Shaqiri (I), 27’Moralez (A), 37′ e 63’Guarin (I), 72’Palacio (I)
Assist: Pinilla (A)
Atalanta (4-4-1-1): Sportiello; A.Masiello, Benalouane, Stendardo, Bellini; Zappacosta, Carmona, Cigarini (75’Emanuelson), A.Gomez (58’Baselli); Moralez (46’Denis); Pinilla (Avramov, Biava, Scaloni, Del Grosso, Migliaccio, Grassi, D’Alessandro, Bianchi, Boakye). All.Colantuono.
Inter (4-3-1-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Brozovic (82’Kuzmanovic); Shaqiri (68’Kovacic); Palacio (75’Hernanes), Podolski (Carrizo, Berni, Vidic, Dodò, Donkor, Obi, Puscas). All.Mancini.
Arbitro: Luca Banti (sezione di Livorno)
Ammoniti: 19’Juan Jesus (I), 22’Carmona (A), 33’Moralez (A), 33’Shaqiri (I), 43’Pinilla (A), 52’Benalouane (A)
Espulso: 53’Benalouane (A) per somma d’ammonizioni
Il tabellino
Marcatore: 23’rig.Candreva
Udinese (3-5-2): Karnezis; Wague, Danilo, Piris; Widmer, Badu, Allan, Bruno Fernandes (61’Guilherme), Gabriel Silva (53’Lucas Evangelista); Thereau (77’Aguirre), Di Natale (Scuffet, Meret, Bubnjic, Hallberg, Jadson, Pinzi, Perica). All.Stramaccioni.
Lazio (4-3-3): Berisha; Basta, De Vrij, Mauricio, Radu; Onazi (46’Cataldi), Biglia, Parolo; Candreva (71’Keita B.), Klose (75’Perea), F.Anderson (Guerrieri, Strakosha, Novaretti, Konko, Cavanda, Braafheid, Ledesma, Ederson). All.Pioli.
Arbitro: Davide Massa (sezione di Imperia)
Ammoniti: 22’Wague (U), 29’Onazi (L), 54’Allan (U), 63’Candreva (L), 78’Cataldi (L), 83’F.Anderson (L), 88’Radu (L)
Il tabellino
Marcatori: 10’aut.Agostini (H), 12’Niang (G), 20’Toni (H), 30’Niang (G), 57’Toni (H), 65’Bertolacci (G), 86’Perotti (G)
Assist: Iago Falqué (G, 2), Greco (H), Edenilson (G), Hallfredsson (H), Laxalt (G)
Genoa (3-4-3): Perin; Roncaglia, De Maio, Izzo; Edenilson, Kucka, Bertolacci, Bergdich (65’Laxalt); Perotti, Niang (74’Pavoletti), Iago Falque (87’Mandragora) (Lamanna, Sommariva, Tambè, Burdisso, Rincon, Lestienne, Panico). All.Gasperini.
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; E.Pisano, Marques, Moras (40’Sorensen), Agostini; Greco, Tachtsidis, Hallfredsson (74’Ionita); Gomez (83’N.Lopez), Toni, Christodoulopoulos (Gollini, Marquez, Martic, Brivio, Campanharo, Jankovic, Valoti, Fernandinho, Saviola). All.Mandorlini.
Arbitro: Antonio Damato (sezione di Barletta)
Ammoniti: 25’Tachtsidis (H), 44’Greco (H), 50’Sorensen (H), 63’Kucka (G), 73’Laxalt (G), 81’E.Pisano (H)
Il tabellino
Marcatori: 2’Izco (C), 39’Meggiorini (C), 91’Muriel (S)
Assist: Eto’o (S)
Chievo (4-4-1-1): Bizzarri; Frey (77’Gamberini), Dainelli, Cesar, Zukanovic; Birsa, Izco, P.Hetemaj, Schelotto (66’Mattiello); Botta; Meggiorini (60’Paloschi) (Bardi, Seculin, Sardo, Biraghi, Christiansen, Cofie, Fetfatzidis, Pozzi, Pellissier). All.Maran.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Wszolek, Silvestre, A.Romagnoli, Mesbah; Acquah, Palombo, Duncan; Correa (46’Muriel); Bergessio, Eto’o (Frison, Massolo, A.Coda, Regini, De Silvestri, Marchionni, Obiang, Ivan, Eder, L.Djordjevic). All.Mihajlovic.
Arbitro: Sebastiano Peruzzo (sezione di Schio)
Ammoniti: 55’Mesbah (S), 65’Acquah (S), 82’P.Hetemaj (C), 93’Bizzarri (C), 94’Botta (C), 94’A.Romagnoli (S)
Il tabellino
Marcatori: 17’Djuric (C), 27’Morata (J), 33’Marchisio (J), 70’Brienza (C)
Assist: Defrel (C), Pogba (J), Djuric (C)
Cesena (4-3-1-2): Leali; Perico (60’Nica), Krajnc, Lucchini, Renzetti; Giorgi (83’Carbonero), De Feudis, Zè Eduardo; Brienza; Djuric (83’A.Rodriguez), Defrel (Cesena (4-3-1-2): Leali; Perico (60’ Nica), Krajnc, Lucchini, Renzetti; Giorgi (83’ Carbonero), De Feudis, Zè Eduardo; Brienza; Djuric (83’ Rodriguez), Defrel). All.Di Carlo.
Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Ogbonna, Evra; Pogba (75’Pereyra), Pirlo, Marchisio; Vidal (88’Coman); Morata, Llorente (88’Pepe) (Storari, Rubinho, Barzagli, Chiellini, De Ceglie, Padoin, Sturaro). All.Allegri.
Arbitro: Carmine Russo (sezione di Nola)
Ammoniti: 20’Perico (C), 41’Lichtsteiner (J), 69’Bonucci (J), 88’Nica (C)