L’Irlanda campione in carica sconfigge l’Inghilterra per 19 a 9 all’Aviva Stadium di Dublino. La squadra di casa impone il suo ritmo scatenato sin dai primi minuti, quando Sexton porta i suoi sul 6 a 0 con due punizioni, al 2′ e al 9′. Gli ospiti cercano di reagire, venendo fermati bene dall’avversario, e solo il bel drop improvvisato da Ford al 12′ permette loro di sbloccare il risultato. Entrambi i mediani d’apertura, con un errore a testa, risultano fondamentali; tuttavia è l’irlandese Sexton ha lasciare il suo marchio sul match, colpendo con altri due calci da fermo al 30′ e ad inizio secondo tempo al 48′. Suo è anche il passaggio di piede ad imbeccare al 53′ il grande inserimento del giovane Henshaw, eletto man of the match, per l’unica meta di questo pomeriggio. Sempre Sexton trasforma aggiungendo due punti, uscendo un minuto più tardi per un opaco Madigan. A partire da questo momento la squadra di Schmidt inizia a controllare e ad attendere il XV della Rosa, incapace di sfruttare il gioco aereo ed in particolare i calci alti in movimento. Ford prova ad aggiungere punti con le sue due punizioni a segno al 59′ e al 68′ anche se risultano inutili, come la meta marcata da Nowell e annullata per passaggio in avanti ormai all’80’. Irlanda-Inghilterra è uno dei duelli storici nel panorama del rugby mondiale ed infatti la sfida non ha tradito per quanto riguarda lo spettacolo. Gli irlandesi dominano per un’ora, gestendo il ritorno inglese nel finale. Squadra impeccabile sotto quasi tutti i punti di vista. Sexton si dimostra vero leader e segna punti preziosi mettendo in condizione l’Irlanda di costruire la vittoria nella prima parte del match. Il passaggio al bacio per la meta di Henshaw, punto esclamativo su questo successo, è veramente una giocata sopraffina. Ogni giocatore ha dato il 101% oggi pomeriggio, tenendo facilmente a bada gli Inglesi. Male in rimessa laterale (ben 3 le touche perse) e nei calci alti dalle retrovie, regalando possessi agli avversari piuttosto invece di riuscire a guadagnare metri preziosi per far salire la squadra. Gli uomini di Lancaster non giocano bene nemmeno la mischia, forte arma inglese sulla carta, ottenendo segnali positivi solo a cavallo dei cambi per la prima linea irlandese. Molto probabilmente il selezionatore opterà verso scelte diverse in vista della prossima giornata del torneo. Non sbaglia praticamente una chiamata, ricorrendo con intelligenza al TMO per una precisione totale. Il giovane ventunenne, che milita nel Connacht, si aggiudica il trofeo di uomo partita al termine di una grande prestazione nel ruolo di tre quarti centro. Sempre nel vivo dell’azione d’attacco e pronto a fare da tappabuchi, il numero 12 irlandese trova una meta importantissima grazie ad un grande inserimento su passaggio di Sexton al 53′ e i suoi cinque punti mettono in cassaforte il risultato.
All’Aviva Stadium l’Irlanda chiude sul 9 a 3 i primi 40 minuti di gioco contro l’Inghilterra. I padroni di casa, che questo pomeriggio proprio insieme agli avversari si giocano il primato nel torneo e la possibiltà di realizzare il grande slam, dominano il primo tempo imponendo un ritmo forsennato. Il duello più grande è quello tra i due mediani di apertura Sexton e Ford, con l’irlandese a macinare punti preziosi grazie alle sue punizioni al 3′, al 9′ e al 30′, mentre l’inglese, chiamato ad una grande prova di maturità visto che viene preso di mira dai verdi per fare breccia, risponde con un bel drop al 12′. Il quindici di Lancaster fatica a gestire l’ovale e patisce le rimesse laterali, su cui O’Connell e compagni gestiscono benissimo il pallone.
Sexton prende per mano la squadra segnando finora tutti i punti del match. Organizzazione di gioco praticamente impeccabile.
Probabilmente gli inglesi sentono molto la pressione ques’oggi in trasferta, mancando di concentrazione nei propri possessi. L’Irlanda infatti elabora diverse soluzioni che vengono stoppate solo all’ultimo, regalando metri importanti. (Alessandro Rinoldi)