Turno infrasettimanale del campionato di Serie B: la giornata numero 34 si svolgerà tra mercoledì 1 e giovedì 2 aprile 2015, nel week-end invece riposo per la Pasqua. L’anticipo sarà di lusso: Carpi-Bologna metterà di fronte la prima e la seconda della classe, alle ore 20:30 allo stadio Sandro Cabassi. Le due squadre sono divise da 9 punti: 65 punti per il Carpi che già intravede la promozione in A, 56 per il Bologna secondo. Al terzo posto il Vicenza con 52 punti, al quarto il Frosinone a 51 poi Spezia a quota 50, Avellino a 49, Pescara 48, Livorno e Perugia appaiate a 47, Lanciano a 46. Per introdurci alla 34^giornata di Serie B ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Pierpaolo Bisoli, che in carriera ha ottenuto due promozioni in A sempre con il Cesena.
Carpi sempre più solo, ormai potrà solo perdere la promozione? Mancano solo nove giornate alla fine del campionato e il Carpi ha un grande margine di vantaggio sulla terza, tredici punti, oltretutto non ha mai avuto una flessione in questo torneo. Non penso proprio che si lascerà sfuggire la promozione in serie A.
Qual è la forza della formazione di Castori? La compattezza della squadra, il Carpi è una formazione concreta che riesce sempre a mantenere questa caratteristica in tutte le partite che affronta.
Una piccola società ai vertici della serie B… Questo non conta poi così tanto alla fine. Nel campionato di B conta anche il progetto, avere un progetto chiaro, preciso può far ottenere grandi risultati; poi certo arrivati in serie A il fattore economico può diventare più importante.
Il Carpi ha il miglior attacco e la migliore difesa: merito del modulo? Questi dati sono figli della compattezza di cui si parlava, il Carpi riesce quasi sempre a tenere uniti i suoi reparti durante le varie fasi di gioco, è una squadra capace di muoversi come un tutt’uno. Questo le offre maggiori opzioni in attacco e la facilita in difesa, gli avversari fanno più fatica a trovare spazi.
Ora questo scontro al vertice col Bologna, come lo vede? Sarà il match clou del campionato, la prima contro la seconda, non è detto però che le partite di cartello siano quelle più belle da vedere. Certo il Carpi darà il cento per cento perchè affrontare una squadra come il Bologna ti dà sempre una carica incredibile, vuoi sempre fare bella figura.
La squadra di Lopez sembra la favorita per il secondo posto? Direi di sì, per blasone e giocatori a disposizione. E anche per il lavoro di Lopez che finora ha saputo allenare al meglio la squadra. E’ normale che quando scendi dalla A alla B vuoi ritornare subito nella massima serie, ma non è un percorso così semplice o scontato, si veda ad esempio il Catania che addirittura sta lottando per non retrocedere in Lega Pro. Mi ricordo che quando fui richiamato ad allenare il Cesena appena retrocesso dalla serie A anch’io feci fatica a salvarlo.
Cosa ricorda delle sue due promozioni col Cesena? In entrambi i casi non eravamo favoriti, nella prima promozione venivamo addirittura dalla Lega Pro. Privilegiavamo il gioco uno contro uno facendo leva sui nostri valori individuali più importanti. Nella seconda avevamo la miglior difesa ma uno dei peggiori attacchi, il nostro miglior realizzatore aveva segnato solo sei reti. Quello che contava anche in quel caso era la compattezza della squadra.
Dietro Carpi e Bologna sette squadre in cinque punti, chi potrà contrastare maggiormente la formazione felsinea?
Il Vicenza nonostante la battuta d’arresto col Carpi, che ci poteva stare, sta esprimendo un grande gioco. Anche lo Spezia mi sta impressionando, ma c’è comunque grande bagarre con tante squadre che potranno dire la loro, fino al Bari che chiude la prima metà di classifica. Quello che conta sarà mantenere una regolarità in queste nove giornate che mancano alla fine del campionato.
Ci sarà in questa giornata un interessante Livorno-Lanciano: i labronici hanno cambiato allenatore e poi perso due partite, quali sono i problemi? E’ una squadra retrocessa e ripartita per tornare subito in serie A che ha avuto tre cambi di allenatori, questo sicuramente può aver influito sull’equilibrio del gioco della formazione toscana.
Un commento poi su quello che è successo a Frosinone-Latina, rinviata per i temuti problemi di ordine pubblico? Preferisco non dire niente rispetto a questa vicenda.
Cosa non ha funzionato al Cesena in questa sua stagione in serie A? Diciamo che eravamo una squadra che doveva rimanere in serie A, eravamo a tre punti dalla salvezza, stavamo lottando, ora il Cesena si sta ancora impegnando per ottenere quel risultato, è a cinque punti dalla salvezza.
Ha già ricevuto qualche proposta per tornare su una panchina la prossima stagione? Per il momento no, ho però molta voglia di tornare ad allenare, in serie A come anche in serie B, dove ci sia un progetto serio. Magari lanciando giovani come ho sempre cercato di fare.
(Franco Vittadini)