Dopo la prima giornata di riposo, il Giro d’Italia ha ripreso il suo cammino con la decima tappa Civitanova Marche-Forlì di 200 km. Il trionfatore di giornata è stato Nicola Boem (BardianiCSF) che ha preceduto allo sprint Matteo Busato (Southeast) e Alessandro Malaguti (NippoFantini). Alle loro spalle al quarto posto si è piazzato Alan Marangoni (CannondaleGarmin), mentre la volata del gruppo per il quinto posto è stata vinta da Giacomo Nizzolo (Trek).
Il corridore 25enne di San Donà di Piave si è aggiudicato la tappa dopo una fuga di quasi 200 km e ora Boem è la nuova maglia rossa del 98 Giro d’Italia. Sfortunato il leader di Sky Richie Porte, vittima di una foratura quando mancavano circa 7 km alla conclusione della tappa e costretto a cedere 47” in classifica generale ma soprattutto ha poi subito una penalizzazione di due minuti perché ha ricevuto la ruota da Simon Clarke della Orica-GreenEdge ed invece è consentito solo dai compagni di squadra. Dopo una settimana decisamente impegnativa, in nove tappe 20.300 metri di dislivello, i corridori hanno affrontato una tappa quasi completamente pianeggiante, una frazione dedicata ai velocisti che però si sono fatti sorprendere. Pronti via ed è subito fuga, con cinque atleti che lasciano subito il gruppo: Oscar Gatto, Alessandro Malaguti, Matteo Busato, Alan Marangoni e Nicola Boem. Il gruppo non si danna l’anima per andare a riprendere i fuggitivi, che in 90 km accumulano un vantaggio massimo di 4’30”. Il GPM di Monte di Bartolo dopo 107 km circa non crea particolari problemi, con Malaguti che transita davanti a Marangoni. La notizia del giorno è il ritiro di Matteo Pelucchi (Iam), costretto a lasciare la corsa rosa a meno di 50 km da Forlì a causa delle conseguenze della caduta nel corso della seconda tappa AlbengaGenova. Al traguardo volante di Cesena quando mancano 19 km all’arrivo Gatto precede Boem e Malaguti, con il gruppo che passa con un ritardo di 2′. A 13 dall’arrivo gli attaccanti restano in quattro perché una foratura frena Oscar Gatto. Stesso destino per Richie Porte a circa 7 km dall’arrivo, con la Sky costretta a un lavoro supplementare per inseguire il gruppo lanciato ai 60 orari. Intanto i fuggitivi reggono e sul traguardo di Forlì si giocano la vittoria finale conservando un vantaggio di meno di 1′ sul gruppo. Marangoni prova l’allungo, ma è Nicola Boem a regolare in volata i tre compagni di fuga.
Al termine della tappa Nicola Boem non ha nascosto la sua gioia: “E’ il sogno che avevo fin da bambino”. Nelle dichiarazioni del vincitore non sono mancate le dediche ai compagni di squadra e alla fidanzata. Malaguti, arrivato terzo, ha dichiarato: “Ero a tutta e ho provato a giocarmela d’astuzia. I migliori erano Alan Marangoni e Boem”. La grande novità in classifica generale è che Richie Porte tra la foratura e la penalizzazione perde ben 2’47” da Alberto Contador, che resta sempre in maglia rosa, così ora si ritrova al dodicesimo posto a 3’09” dal leader. Magari ciò renderà ancora più vivace la ForlìImola di oggi, 153 km e ben 3 Gpm, due di 3^ e uno di 4^ categoria. Un percorso praticamente privo di pianura e molto mosso che sicuramente regalerà tante emozioni, con i leader pronti a difendere le loro posizioni e gli avversari fortemente intenzionati a dare battaglia.