24 maggio 2015. Ultimo giorno di gare presso il West Course del Wentworth Club (Par 72), Virginia Water, sud ovest di Londra (Inghilterra). Giornata di sogni infranti per qualcuno, di gioie che sanno di grande futuro per altri. Vecchi volponi che continuano a macinare birdie, giovani virgulti che vogliono spodestarli. Giornata di grandissimo golf durante la tappa dell’European Tour che vede gioire il sudcoreano An Byeong-hun e crollare il nostro Francesco Molinari. Il golfista torinese, primo nei tre giorni iniziali e con solo tre bogey totali, cede il trono con tanti rimpianti per un’occasione gettata malamente al vento. L’italiano gioca la peggior giornata del torneo, chiudendo con un più 2 che comporta un meno 12 finale, quinto posto e mani tra i capelli. Il più 2 di oggi é figlio delle prime nove buche veramente difficili, di addirittura 5 bogey ed un doppio bogey alla sedicesima buca. Troppo male per vincere, ma anche per salire solamente sul podio. Un peccato incredibile, specialmente pensando a quanto fatto durante i tre/quarti iniziali del torneo, dove il coraggio e la testa di Chicco l’avevano portato ad essere il leaderborad indiscusso. Tre giorni perfetti, ma una pessima chiusa. Sarà per la prossima volta.
Anche se già sabato il vincitore sudcoreano lo aveva appaiato al primo posto con meno 14 a diciotto buche dalla fine. E An Byeong ringrazia. Anche se in realtà ci sarebbe stato pochissimo da fare contro la giornata super del sud-coreano. Giro finale da meno 7, con una chiusura addirittura con un meno 21, incredibile come punteggio. Figlio di 5 birdie ed un eagle. Il giocatore classe ’91 nato a Seoul e residente ad Orlando negli States, figlio di due campioni olimpionici di Ping-pong amante del calcio (grande fan del Manchester United) é alla prima vittoria nell’European Tour (833.330€ per il premio al ), ma la sua carriera può essere all’inizio. Il meno 21 rappresenta un nuovo record del percorso, creato con cura e perizia e con una seconda parte del torneo con standard di precisione e potenza molto elevati.
Dietro al giovanissimo sud-coreano, due assoluti veterani del golf mondiale, Thongchai Jaidee e Miguel Angel Jimènez: entrambi raggiungono la seconda posizione al torneo, con un finale di meno 15, a sei colpi (davvero tanti) dal vincitore. Grandi campioni, che nonostante l’età continuano a calcare la scena dei green più ambiti, e a fare vittime illustrissime. Per entrambi circa 430.000 € di premio. Al quarto posto Chris Wood, l’inglese che si prende la scena (oltre a 250.000 € di vincita) perché in buca 14 ha creato la traiettoria perfetta: hole in one che gli vale, oltre gli onori della cronaca, una BMW M4 in palio dallo sponsor. La classifica continua con il nostro Molinari (meno 12, 212.000 €), di cui abbiamo parlato ampiamente prima; sesti ex-equo Tommy Fleetwood e l’Irlandese Shane Lowry (meno 11, 162.500€); ottavi lo svedese Alex Noren e il francese Julien Quesne (meno 10, 118.500 €) e chiude la top ten con 100.000€ tondi tondi, Alejandro Canizares con meno 9 dal Par. L’unico altro italiano, vincitore di questo torneo nel 2013, Matteo Manassero, chiude un mesto Championship con un mestissimo meno 1, al 46° posto che comunque gli vale 24.500 euro. Il campione italiano non è mai entrato in gara. Avrà tempo di rifarsi. Ora il torneo si sposta un po’ più a nord, a Newcaste in Irlanda del Nord, dal 28 al 31 maggio. Con Rory Mcllory, numero uno tagliato al giro due in questo torneo, che in casa vorrà rifarsi. Sempre sulla via di Dubai.