Il sorteggio per gli spareggi del Gruppo Mondiale di Fed Cup 2016 ci ha detto male. L’Italia, reduce dalla sconfitta al primo turno contro la Francia (per il secondo anno consecutivo), il 16 e 17 aprile affronterà – in trasferta – la Spagna. La sfida decreterà la nazionale che tornerà a giocare nel Gruppo Mondiale di Fed Cup il prossimo anno; l’altra sarà invece nel secondo gruppo e, in caso di vittoria, accederà nuovamente al playoff dell’aprile 2017, retrocedendo invece a quelli del Secondo Gruppo Mondiale.
Sarà Spagna-Italia; le iberiche sono state una super potenza mondiale negli anni Novanta, quando hanno vinto cinque volte la Fed Cup in otto anni. Allora potevano contare su Arantxa Sanchez-Vicario e Conchita Martinez (oggi capitano non giocatore); oggi non hanno più quelle giocatrici e la prova ne è che sono ormai otto anni dall’ultima finale, quella del in cui una ventenne Carla Suarez Navarro, Anabel Medina Garrigues, Nuria Llagostera Vives e Virginia Ruano Pascual persero 4-0 contro la Russia di Zvonareva e Kuznetsova, e del doppio Makarova-Vesnina.
Allora peraltro ci fecero fuori al primo turno; noi ci presentavamo con Pennetta-Schiavone-Errani-Garbin, perdemmo 2-3 e fummo eliminate, dovendo rimandare all’anno seguente l’appuntamento con il secondo titolo. Quello del PalaBarbuto di Napoli rimane l’ultimo incrocio ta le due nazionali, ed è il motivo per cui saremo ospiti in terra iberica ad aprile; la Spagna ha giocato per l’ultima volta nel Gruppo Mondiale di Fed Cup nel 2012, e dopo il 2-3 contro la Russia non è più riuscita a tornare tra le otto regine del tennis femminile.
Ci prova nuovamente a seguito del 4-0 sulla giovane Serbia; come dicevamo il sorteggio non ci ha affatto favorite, perchè la Spagna odierna può contare ancora su Carla Suarez Navarro, nel frattempo maturata e capace di raggiungere una finale Slam (al Roland Garros) e la Top Ten del ranking WTA; e soprattutto Garbine Muguruza, finalista a Wimbledon e salita al numero 3 della classifica, una giocatrice contro cui forse nessuna delle nostre ha le capacità di fare match pari dal punto di vista della potenza. Certamente noi abbiamo altre armi, per esempio una Camila Giorgi che, se in giornata, può battere chiunque; e Sara Errani, che però ha iniziato male il 2016.
Forse ci sarà anche Roberta Vinci (assente a Marsiglia per preparare al meglio i prossimi tornei WTA), e sarebbe una gran bella notizia: il doppio spagnolo, per l’appunto Muguruza-Suarez Navarro, si è formato da circa due anni e ha già messo insieme tre titoli Premier oltre alla finale delle WTA Finals lo scorso novembre. Come dire: a oggi, anche in questa specialità ci sono superiori. Si gioca comunque ad aprile, e come sappiamo il mondo del tennis femminile può cambiare tanto nel giro di due mesi; vedremo chi ci sarà, e come arriveranno le protagoniste a questa sfida.
Le altre partite dei playoff sono Russia-Bielorussia, con il potenziale incrocio Sharapova-Azarenka (tuttavia Masha, fallita la qualificazione alle Olimpiadi, potrebbe non presentarsi); Romania-Germania, con le tedesche nettamente favorite (anche perchè Simona Halep, che ha rimandato ancora l’operazione al naso, potrebbe fermarsi in quel periodo) e Australia-Stati Uniti, due superpotenze in decadenza (ma le americane potrebbero schierare le sorelle Williams, come un anno fa quando non furono comunque sufficienti a battere l’Italia).
(Claudio Franceschini)