Se per Enrico Gasparotto l’Amstel Gold Race 2016 è stato un vero successo non si può dire lo stesso per Fabio Felline. Il ciclista della Trek-Segafredo infatti è stato protagonista di una brutta caduta. Tutto è arrivato per un suo errore, visto che ha infilato la mano tra il telaio e il freno per provare a pulire il tubolare. Questa manovra l’ha fatto cappottare e costretto al trasporto immediato all’ospedale di Maastricht. Lì è stato operato in anestesia per tornare a respirare bene. Il ragazzo è stato in un primo momento dimesso e mandato in hotel, ma poi richiamato per un secondo controllo in ospedale dopo l’analisi delle radiografie. Servivano infatti ulteriori controlli.
E’ un vero e proprio trionfo per Enrico Gasparotto all’Amstel Gold Race 2016. Il ciclista italiano ha vinto questa competizione per la seconda volta e la dedica è speciale visto che alla fine ha voluto dedicare il successo infatti al compagno di squadra Antoine Demoitiè che era scomparso nella Gend-Wevelgem investito da una moto. Un ciclista a cui Gasparotto era molto legato perchè proprio la sera prima dell’incidente i due avevano condiviso la camera d’albergo in ritiro. L’altro successo in questa competizione Gasparotto l’aveva raccolto nel 2012. E’ quindi una grande soddisfazione per l’atleta della Wanty Gobert che regala gioia ai tifosi. Il secondo posto è stato raggiunto da Michael Valgren e il terzo da Sonny Colbrelli anche quest’ultimo italiano.
Alle ore 12.30 parte la Amstel Gold Race 2016, nota anche come ”Corsa della Birra” questo perchè lo sponsor fin dalla prima edizione è proprio un noto marchio di birra. La competizione è nata nel 1966 ed è la più giovane delle grandi classiche, unica a disputarsi in Olanda. Sono tredici le nazioni che hanno vinto la corsa. In testa alla classifica ci sono gli olandesi con 17 successi, 11 il Belgio, 6 l’Italia, 3 Germania e Svizzera, 2 Francia, 1 Australia, Danimarca, Lussemburgo, Russia, Kazakistan, Polonia e Repubblica Ceca. Vedremo a breve cosa accadrà oggi.
Oggi si disputa l’Amstel Gold Race, edizione numero 51 della principale classica olandese di ciclismo. Come tradizione non è paragonabile alle corse cui abbiamo assistito nelle scorse settimane, ma ormai anche la corsa sponsorizzata dalla nota birra è entrata fra quelle più attese dal grande pubblico, anche per il suo indiscutibile valore tecnico. Da notare innanzitutto che si cambia scenario: basta pavé, inizia oggi il cosiddetto ‘Trittico delle Ardenne‘ che proseguirà mercoledì con la Freccia Vallone e culminerà domenica prossima con la Liegi-Bastogne-Liegi, anche se oggi siamo in Olanda e le prossime due gare saranno in Belgio: almeno in parte cambiano pure i protagonisti più attesi e i possibili favoriti.
I corridori dovranno affrontare 258 km con partenza a Maastricht ed arrivo a Valkenburg. Siamo nella zona più interna dei Paesi Bassi, quella che si incunea fra Belgio e Germania e dove si trova anche qualche salitella. Non si può parlare di montagne, però sul percorso saranno disseminate ben 35 cotes, che renderanno durissima questa corsa. I continui saliscendi su stradine di campagna sono in effetti la caratteristica principale della Amstel Gold Race e alla lunga si faranno sentire. Una citazione speciale naturalmente va fatta per il Cauberg, salita simbolo della classica olandese, sia perché andrà affrontato ben quattro volte sia perché l’ultima sarà a soli 1600 metri dalla linea del traguardo e dunque sarà presumibilmente decisiva. Si tratta di 1,2 km di salita con punte di pendenza massima che toccheranno il 12,8%. Potrebbe essere decisiva la salita ma anche la discesa per tornare verso Valkenburg, città che è nella storia del ciclismo anche grazie a ben cinque edizioni dei Mondiali che si sono disputate proprio qui.
Il primo nome è quello di Philippe Gilbert, che ha vinto per tre volte l’Amstel (2010, 2011 e 2014) più il Mondiale di Valkenburg 2012, sempre con il Cauberg nel finale. Il belga sarà dunque il punto di riferimento per l’intero gruppo, ma con tanti altri campioni. L’anno scorso ad esempio siu impose in maglia iridata Michal Kwiatkowski, splendido modo di celebrare l’edizione numero 50. L’Amstel e più in generale le classiche delle Ardenne richiamano poi anche gli uomini da grandi giri: ecco dunque la vittoria di Roman Kreuziger nel 2013, ma possono fare bene anche nomi ancora più illustri. Tra gli spagnoli manca Alejandro Valverde (due volte secondo) ma c’è Joaquim Rodriguez (per lui una piazza d’onore), oltre al nostro Fabio Aru, che sarà il capitano della Astana. In generale è una corsa più favorevole rispetto a quelle del pavé per gli italiani – almeno negli ultimi anni: l’ultima vittoria è quella di Enrico Gasparotto nel 2012.
Per seguire l’Amstel Gold Race 2016 ci sarà una lunga diretta tv, che avrà inizio già alle ore 12.30 su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky), poi dalle ore 15.05 la linea passerà a Rai Tre, sempre con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Per finire, dalle ore 17.00 circa – e comunque dopo il termine della corsa – si tornerà sul canale tematico per interviste, commenti e premiazioni. Diretta disponibile a partire dalle ore 12.30 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire l’Amstel Gold Race in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale Amstel Gold Race e il profilo Twitter ufficiale @Amstelgoldrace. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada! (Mauro Mantegazza)