È la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2016. La prima tappa della Corsa Rosa ha avuto un esito tutto sommato prevedibile, considerando che la cronometro di Apeldoorn aveva proprio il padrone di casa olandese come grande favorito, soprattutto considerate le non buone condizioni fisiche di Fabian Cancellara. Concentriamo però adesso la nostra attenzione sugli uomini che puntano a fare classifica in questo Giro, a partire proprio da Dumoulin, che ha sfruttato le sue qualità di cronoman per rifilare 19″ a Vincenzo Nibali, 24″ ad Alejandro Valverde e 40″ a Mikel Landa. Nibali comunque può essere soddisfatto perché ha preceduto sia i due spagnoli sia gli altri possibili candidati al podio di Torino: per Steven Kruijiswijk 22″ dal connazionale Dumoulin, 30″ per Esteban Chaves, poi 32″ per ilnur Zakarin, 33″ per Ryder Hesjedal e Rigoberto Uran, 38″ per Rafal Majka e Jean-Christophe Peraud, 47″ per Domenico Pozzovivo. Dunque, Dumoulin a parte, proprio Nibali è stato il migliore.
È la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2016. Per il padrone di casa una grande festa al termine della cronometro di Apeldoorn di oggi pomeriggio, prima tappa dell’edizione numero 99 della Corsa Rosa. Per l’Olanda questo successo assume ancora più valore perché l’ultimo orange al comando della classifica del Giro era stato Pieter Weening, che aveva indossato la maglia rosa per quattro giorni nel 2011 grazie al successo nella bella tappa di Orvieto. Weening poi si è ripetuto nel 2014 a Sestola e quella era l’ultima vittoria di tappa di un olandese al Giro. Gloria però non solo per Dumoulin in casa Giant-Alpecin: il giovane meglio piazzato in questa crono è stato lo svedese Tobias Ludvigsson, suo compagno di squadra, che di conseguenza domani indosserà la maglia bianca riservata al leader della classifica che considera solo i corridori nati dal 1° gennaio 1991 in poi.
È la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2016: la classifica generale al termine della prima tappa coincide naturalmente con quella della cronometro di Apeldoorn, che è stata vinta proprio dall’idolo di casa, capitano della Giant-Alpecin, che ha ricevuto anche le congratulazioni del re Guglielmo Alessandro. Peccato per il mancato duello con Fabian Cancellara, che è stato frenato dai problemi intestinali che ha accusato nei giorni scorsi ed ha accusato un ritardo di 14” dal vincitore, per il quale il pericolo è stato rappresentato dal sorprendente sloveno Primoz Roglic, che ha ottenuto lo stesso tempo di Dumoulin (11’03”) ma è alle sue spalle per questione di centesimi. Roglic vestirà la maglia rossa della classifica a punti, che naturalmente per oggi coincide con la generale: anche qui dunque il leader è Dumoulin, che però naturalmente domani indosserà la rosa. Il capitano della Giant-Alpecin guadagna non poco rispetto agli altri big che puntano al successo finale, fra i quali il migliore è stato Vincenzo Nibali, che ha accusato 19” di ritardo dall’olandese. Per Alejandro Valverde invece 24” da Dumoulin e per Mikel Landa addirittura 40”, dunque i due spagnoli hanno un distacco dallo Squalo rispettivamente di 5 e 21 secondi.
Comincia oggi il Giro d’Italia 2016. L’appuntamento è con una cronometro ad Apeldoorn (Olanda), dal momento che il Giro inizierà dall’estero per la dodicesima volta nella storia della Corsa Rosa, che giunge alla sua edizione numero 99. Saranno da affrontare solamente 9,8 km, che però saranno molto importanti perché metteranno in palio la prima maglia rosa, obiettivo naturalmente molto ambito e che ingolosirà tutti gli specialisti delle corse contro il tempo, a partire da Fabian Cancellara. Sarà anche la prima occasione per un duello fra gli uomini che ambiscono a fare classifica, anche se vista la brevità del percorso non ci aspettiamo grandi distacchi: comunque inizieremo a capire qualcosa sulle condizioni di forma dei vari big, tra i quali oggi spicca l’olandese Tom Dumoulin, padrone di casa e pure specialista delle cronometro, anche se i più attesi sono certamente il nostro Vincenzo Nibali e gli spagnoli Alejandro Valverde e Mikel Landa.
Quello di Nibali è un graditissimo ritorno dopo due anni di assenza, dal momento che l’ultima presenza dello Squalo al Giro risale alla vittoriosa edizione del 2013. Debutto assoluto per Valverde, che all’età di 36 anni punta non solo a vincere il Giro al debutto ma anche a diventarne il vincitore più anziano. Landa invece è l’unico reduce del podio dell’anno scorso, dal momento che quest’anno sia il detentore Alberto Contador sia Fabio Aru si concentreranno sul Tour de France. Landa fu grande protagonista in salita, adesso però per la prima volta affronta un grande giro da capitano unico della sua squadra: riuscirà a scalare un altro gradino?
Ricordiamo poi anche le altre maglie e graduatorie: la maglia rossa della classifica a punti, la maglia bianca per il miglior giovane e la maglia azzurra per il miglior scalatore. Oggi saranno assegnate solamente le prime due: la maglia rossa al vincitore della cronometro (che però naturalmente domani indosserà la rosa e cederà questa al secondo) e la maglia bianca a chi risulterà il migliore fra i nati a partire dal 1° gennaio 1991. Non ci saranno invece Gpm sul breve percorso, dunque per assegnare la prima maglia azzurra bisognerà aspettare domani.
1. Tom Dumoulin (Ola, Giant-Alpecin) 11’03”
2. Primoz Roglic (Slo, Lotto Nl-Jumbo) s.t.
3. Andrey Amador (Crc, Movistar) a 6″
4. Tobias Ludvigsson (Sve, Giant-Alpecin) a 8″
5. Marcel Kittel (Ger, Etixx-Quick Step) a 11″
6. Moreno Moser (Ita, Cannondale) a 12″
7. Bob Jungels (Lus, Etixx-Quick Step) a 13″
8. Fabian Cancellara (Svi, Trek-Segafredo) a 14″
9. Matthias Brandle (Aut, Iam) s.t.
10. Silvan Dillier (Svi, Bmc) a 16″