Non è un gran momento per il Milan dal punto di vista finanziario. Le cattive notizie arrivano dal primo e unico bilancio della gestione firmata Yonghong Li, bilancio che il nuovo proprietario dovrà approvare. Il fondo Elliot si radunerà il 25 ottobre per l’assemblea dei soci, i primi dati sul bilancio sono alquanti allarmanti ed eloquenti: si registra infatti una perdita di 126 milioni di euro nel periodo che va da luglio a giugno 2018. Una gestione decisamente negativa dal punto di vista economico, che va a smentire i rumors meno allarmanti dei giorni scorsi, secondo i quali il passivo si sarebbe attestato attorno ai settanta milioni: “Il risultato netto consolidato – si legge nel documento – evidenzia una perdita di 126 milioni di euro, in aumento di 53 milioni rispetto all’esercizio precedente’’. I ricavi sono cresciuti da 212 a 255 milioni, i costi ammontano a 354 milioni, “in aumento del 22.7% rispetto ai 273.9 del bilancio precedente”. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
Colpe cinesi?
Il Fondo Elliott dovrà risanare una situazione molto complicata che deriva dal primo e unico bilancio del Milan di Yonghong Li. Questo dovrà essere approvato durante l’Assemblea dei Soci del 25 ottobre prossimo quando si lavorerà per cercare di risanare un rosso di 126 milioni di euro nel periodo che va dal primo luglio 2017 al 30 giugno 2018. Nel documento ufficiale si legge come riportato da Il Messaggero: “Il risultato netto consolidato evidenza una perdita di 126 milioni di euro in aumento di 53 rispetto all’esercizio precedente”. Va specificato che nonostante siano cresciuti i ricavi, passati da 212 a 255 milioni, a pesare sono i costi che aumentati del 22.7% sono passati da 273.9 milioni di euro ad addirittura 354 milioni. Una situazione dunque che deve essere riportata sotto controllo per cercare di evitare quelle che potrebbero essere ripercussioni pesanti.
Ricapitalizzazione firmata Elliott
Il Fondo Elliott ha firmato una ricapitalizzazione da ben 170.5 milioni di euro per cercare di ristabilire l’equilibrio finanziario e patrimoniale del Milan. È stato però solo un primo passo per uscire da una crisi profonda che ha avvolto le finanze della squadra rossonera e che vede come unico colpevole Yonghong Li. L’obiettivo deve essere ora quello di tornare a fare le cose in maniera ragionata, evitando di commettere altri errori. Sono stati inoltre già accantonati 17.5 milioni di euro in precisione di una possibile causa con l’ex amministratore delegato Marco Fassone e anche delle sanzioni Uefa per la violazione del fairplay finanziario.