Ilicic Astori, il racconto choc. Sono decisamente forti le dichiarazioni rilasciate stamane dall’attaccante dell’Atalanta, Josip Ilicic, ai microfoni del Corriere dello Sport. Il nazionale sloveno ha ammesso di essere stato fortemente condizionato dalla scomparsa del centrale di difesa, Davide Astori, avvenuta a marzo di quest’anno: «Quello che è successo ad Astori – spiega Ilicic, compagno di Davide per due stagioni a Firenze – mi è rimasto in testa per giorni. Non riuscivo più a dormire perché ci pensavo sempre. E quando sono stato male quest’estate ho pensato davvero che potesse capitare anche a me. C’è stato un periodo in cui avevo paura di andare a letto e addormentarmi». Ilicic temeva di addormentarsi e di non svegliarsi più: «E se domani mattina non mi sveglio? Come farò a non vedere più la mia famiglia?».
ILICIC ASTORI, LA PAURA DELL’ATTACCANTE NERAZZURRO
Timori sorti dopo che Ilicic si era ammalato di linfonodi la scorsa estate, un problema che ha costretto lo stesso calciatore al ricovero in una struttura ospedaliera: «Ho avuto paura. Dicevo: Ci sono persone che col mio stesso problema sono finite in coma. A me l’infezione è rimasta circoscritta ai linfonodi del collo, ad altre persone si è estesa. Se ci penso…». Una doppia esperienza che ha profondamente segnato il 30enne trequartista dei nerazzurri, la cui vita è decisamente cambiata negli ultimi mesi: «Diciamo che guardo oltre il calcio – racconta – faccio il mio lavoro sul campo, poi torno a casa dai miei cari e li voglio sempre accanto. La vita è breve. Sono più forte di testa, lì è cambiato qualcosa. Prima mi arrabbiavo per stupidaggini, ora vivo meglio». Ad un certo punto ha anche pensato di lasciare il calcio: «Ho smesso di guardare partite e calcio in tv, ho pensato solo alla mia famiglia per salvarmi e guarire. Ho sperato anche solo di poter tornare a camminare come una persona normale, neanche fare il calciatore…». Fortunatamente la vicenda si è conclusa con il lieto fine.