Riciclaggio, Gattuso chiede di essere interrogato da pm/ Ivrea, Allenatore Milan chiarisce i legami con Motta

Lo scorso 14 luglio l’allenatore del Milan Gennaro Ivan Gattuso venne indagato ufficialmente (anche se marginalmente) all’interno di una complessa operazione di riciclaggio che la procura di Ivrea scoperchiò con addirittura 53 persone indagate. Nello specifico, “Ringhio” fu indagato per trasferimento fraudolento di valori: tradotto, è accusato di esser stato socio di una società che al suo interno ripuliva denaro “sporco”. Ebbene, la novità del giorno riguarda la richiesta dello stesso Gattuso di essere smentito dai pm per chiarire al meglio la sua situazione: vuole dar seguito a quanto sempre sostenuto, ovvero l’innocenza completa e l’estraneità alle attività di riciclaggio di quella azienda di cui è stato socio dal novembre 2011 al dicembre 2013. L’ex centrocampista rossonero fu socio costituente al 35 per cento della Società agricola Cascina Tre Olmi srl, con sede a Gallarate, fallita il 13 maggio 2014 e specializzata nell’allevamento di suini e nella produzione di insaccati. Proprio quell’azienda però – secondo gli inquirenti – è stata in passato uno strumento per ripulire denaro sporco e il suo amministratore delegato, nonché imprenditore, Pasquale Motta è il “perno” attorno al quale ruota l’intera vicenda giudiziaria.

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LA RICHIESTA DI GATTUSO

Secondo quanto riportato da Repubblica questo pomeriggio, «la casa di riposo avrebbe percepito illecitamente erogazioni pubbliche per 112 mila euro, individuando alcune società che sarebbero state costituite e gestite da Motta mediante il trasferimento fraudolento della titolarità di valori e società a terze persone, finalizzato al riciclaggio e ad altre attività illecite». Nei giorni scorsi però il pm Paolo Crupi ha ricevuto una richiesta ufficiale dell’avvocato di Gattuso in cui si legge il chiaro intento di voler spiegare nel dettaglio l’intera versione di Gattuso sui suoi personali legami con Motta. Rissoso, feroce ma allo stesso tempo correttissimo e dall’incredibile sincerità; le qualità di Gattuso nel mondo del calcio hanno da sempre riflettuto quanto fosse identico anche fuori dal campo, e per questa spiacevole vicenda il mister del Milan non vuole passare per quello che non è. Per capire chi sia, basta vedere come reagì anni fa alla notizia di essere indagato nell’ambito del calcio scommesse: Ringhio si dichiarò subito estraneo ai fatti, e intervistato a caldo dai giornalisti disse: «Se venisse dimostrato che ho truccato una partita sono disposto ad andare in piazza, so di dire una cosa forte, e ammazzarmi. Chi mi conosce sa che non ci sto a perdere neanche una partitella, neanche a scopa con gli amici». Risultato? Fu prosciolto pochi mesi dopo.





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