Ivan Zaytsev è ormai conosciuto per i suoi successi nella pallavolo, Capitano degli Azzurri e uomo di punta del Modena, nel ruolo di schiacciatore. Lo Zar, come è stato ribattezzato per via delle sue origini russe, ha lo sport nel sangue. Il padre è infatti un campione olimpico del territorio sovietico e la madre è una nuotatrice, elementi che hanno contribuito a rendere l’infanzia dell’atleta piena di regola rigide. Soprattutto per quanto riguarda le interazioni con i coetanei. “Prima dei giochi con gli altri bambini e dello sport, venivano i compiti e i risultati scolastici“, rivela infatti in una lunga intervista al settimanale Chi. “Si viene instradati subito verso il mondo lavorativo“, aggiunge inoltre parlando della cultura sovietica, dove fin dai bambini si viene abituati ai sacrifici ed alle responsabilità. Ed oggi è lui ad essere papà grazie alle nozze con l’ex modella Ashling Sirocchi, da cui sono nati Sasha, che oggi ha quattro anni, e la piccola Sienna, entrata nel mondo lo scorso gennaio. “Presente” è il suo must per il suo nuovo ruolo di padre, molto di più di quanto lo sia stato il suo stesso genitore. “All’epoca era compito delle donne tirare su i figli“, specifica mettendo le mani avanti sul rapporto avuto con il padre, forse più distaccato. Per questo vorrebbe esserci sempre per i due piccoli e non riesce a frenarsi dal dispiacere di doversi allontanare da loro, cosa che avviene per esempio durante il periodo estivo, quando la Nazionale entra in ritiro. Fra mamma e papà però è Ashling ad essere la più severa. Lo Zar si definisce invece paziente e permissivo, “soprattutto con Sasha, che stravede per me, ma devo ammettere che è caricato a molla“. A quanto pare il piccolo ha una vivacità estrema e questo mette a dura prova la resistenza dei genitori.
TRA PISCINA E FORNELLI
In prima linea per il nuoto e cuoco in famiglia: Ivan Zaytsev vive una doppia vita fuori e dentro il focolare domestico. I fan sono abituati infatti a vederlo alla guida della Nazionale Italiana, ma dentro casa la situazione è molto diversa. “Le mie specialità sono i primi piatti e i sughi della tradizione laziale“, rivela in una lunga intervista a Chi parlando del suo ruolo in famiglia. Adora mangiare e per questo si lancia spesso verso i fornelli, dove ama preparare specialità regionali come la carbonara e l’amatriciana. “Non ingrasso e non ho bisogno di mettermi a dieta“, specifica poi riguardo al suo fisico scolpito, in perfetto contrasto con un forte amore per il cibo. La stessa moglie Ashiling Sirocchi lo invidia da questo punto di vista. I due si sono incontrati nel 2009 e sposati poco tempo dopo, anche se fra loro non è nato un vero colpo di fulmine. “Nemmeno l’avevo notata“, confessa. Lo Zar infatti viveva un periodo di forti turbolenze, per via di quella ribellione legata all’adolescenza che non ha potuto vivere negli anni della giovinezza, per via dell’educazione severa con cui è stato cresciuto dai genitori. “Mi ha fatto capire che i veri problemi erano altri“, aggiunge poi parlando di come Ashley sia riuscito in qualche modo a conquistarlo ed a cambiare la sua visione di vita. “Mi ha conquistato parlando. Anzi, ascoltando”, rivela subito dopo. Per la donna che gli ha fatto perdere la testa tanti gesti romantici: sotto la scorsa di campione tenace e dal sangue freddo, batte un cuore passionale. Ivan prepara infatti delle sorprese per la consorte, le scrive dei bigliettini e le regala dei vestiti per farle sentire il proprio amore. Il ricordo più caro della loro relazione rimane però quello legato alla proposta di matrimonio. “Era tanta l’emozione che mi sono messo a piangere“, confessa poi su quella notte parigina, in imbarazzo per i singhiozzi che lo hanno letteralmente scosso.
IL RAPPORTO CON IL PADRE
Il rapporto con il padre è stato cruciale per Ivan Zaytsev e non solo per via di quell’educazione tipicamente sovietica, basata sui sacrifici e l’impegno. Avere un genitore campione olimpico lo ha spinto a dimostrare di essere alla sua altezza, anche se non è stato facile cercare di raggiungere i fasti di colui che ancora oggi è considerato uno dei pallavolisti maggiori in Russia. “Ho sempre avuto davanti un’asticella più alta da saltare rispetto agli altri pallavolisti“, sottolinea infatti parlando della competizione invisibile con il padre. In particolare in un’intervista a Chi ricorda della sua prima Olimpiade, quando era l’unico fra i compagni a non essere soddisfatto del risultato portato a casa. “Era scontato partecipare“, rivela infatti, convinto in quel momento che doveva fare comunque qualcosa di più per dimostrare il proprio valore come atleta. Ed oggi che è papà, spera in realtà che il figlio Sasha non segua le sue orme. Vorrebbe che il figlio seguisse un altro campo, un altro mestiere, forse per evitare che debba vivere lo stesso tipo di competizione che ha caratterizzato il suo rapporto con il padre. “L’importante è che sia felice“, specifica poi sicuro di non voler mettere alcun freno ai desideri del piccolo Sasha.