La trattativa per il passaggio di Alberto Aquilani alla Fiorentina si è improvvisamente complicata. ‘Colpa’ del giocatore, che ha chiesto al club viola precise garanzie tecniche. Stando alle indiscrezioni riferite da Sky, Aquilani teme lo stesso trattamento ricevuto quest’anno dalla Juventus, culminato nel mancato riscatto. L’ex-Roma, arrivato a questo punto della sua carriera, desidera una squadra che punti su di lui in maniera decisa. Basta prestiti o soluzioni temporanee, sembra essere questo il suo pensiero. Nell’anno che porterà agli Europei, Aquilani ha bisogno di certezze. Più che l’ingaggio, sembra essere questo il nodo da sciogliere. Il Liverpool valuta il romano attorno ai 10-12 milioni di euro; la Fiorentina potrebbe anche prelevarlo in prestito oneroso ma dovrebbe impegnarsi a riscattarlo la prossima estate. Si continua a trattare, comunque. Il tassello Aquilani resta fondamentale ma, intanto, con l’arrivo di Lazzari dal Cagliari, aumentano i piedi buoni e le possibili opzioni tattiche per mister Mihajlovic. Dopo due annate interlocutorie, urge il rilancio. La rifondazione gigliata è appena all’inizio ma Corvino conta di concludere presto gli acquisti che mancano. Servono ancora un difensore centrale, due centrocampisti ed una punta, due se partirà Gilardino. Per il primo ruolo è in corsa lo juventino Bonucci; in mezzo al campo, oltre ad Aquilani, sempre calda la pista Arouca mentre in avanti c’è da registrare il ritorno di fiamma per Maxi Lopez, che il Catania, però, non vuole cedere. Sulla fascia destra, dopo la partenza dello svincolato Comotto, si giocheranno un posto il brasiliano Romulo e l’ex-laziale De Silvestri. Quest’ultimo è stato il protagonista dell’odierna conferenza-stampa dei viola. Nelle sue dichiarazioni si è vista tutta la voglia di rivalsa della squadra: “Abbiamo voglia di far bene e di partire subito col piede giusto. Siamo determinati a farlo”. Nel 4-3-3 previsto da ‘Miha’ servirà spingere ma soprattutto difendere. De Silvestri ammette che quello è il suo punto debole: “Il mister mi ha chiesto di concentrarmi maggiormente sulla fase difensiva, che è quella che so fare meno. Sto lavorando per accontentare le richieste dell’allenatore”. Con il tecnico, riconosce, “abbiamo caratteri diversi: vorrei imparare da lui la cattiveria che, forse, io non ho.
L’anno scorso non è andata bene: ho fatto molti errori e voglio ripartire da quelli per ripropormi al meglio per l’anno che verrà”. Il punto di riferimento, per lui, è la partita dello scorso gennaio contro il Napoli, “una delle migliori mai disputate da me con la maglia viola. E’ un match che prenderò sempre come modello per crescere e convincere tutto l’ambiente”.