Finisce a reti bianche il caldo (ma solo calcisticamente) derby veneto tra Padova e Hellas Verona. Nessun gol, e poche emozioni, soprattutto nel primo tempo. Contrariamente alle aspettative, nonostante una vittoria avrebbe giovato moltissimo ad entrambe le squadre, col passare del tempo le formazioni si accontentano di un punto a testa. Il match è stato per 2/3 dominato dal Padova, che spinto dal pubblico ha provato a scalfire gli avversari soprattutto con la qualità di 3 giocatori da serie A, ovvero Cutolo, Bentivoglio e Marcolini; tuttavia, col passare dei minuti, i padroni di casa si sono rassegnati, e hanno lasciato gran parte del secondo tempo in mano al Verona, che però non ha premuto più di tanto sull’acceleratore, facendosi bastare la gestione del pareggio sul campo, e del vantaggio in classifica.
La partita si apre con un Verona intraprendente, ma dopo pochi minuti gli uomini di Mandorlini perdono terreno, e la squadra di Dal Campo prende in mano il gioco. I giocatori del Padova dimostrano una grande carica agonistica, gettandosi forsennatamente su ogni pallone, quantità che viene poi trasformata in qualità quando passa la linea di centrocampo, grazie soprattutto ai pregevoli tocchi di Cutolo, che distribuisce fantasia. E proprio Cutolo al 24’ ha l’occasione più ghiotta per la sua squadra: un lancio innocuo dalle retrovie di Bentivoglio diventa letale dopo il tocco di Mareco che, convinto di servire all’indietro il proprio portiere, serve in mezzo all’area Cutolo, che di destro, per due volte, non riesce a bucare Rafael. Lo stesso Cutolo, 10 minuti dopo, ha un’altra occasione, ma stavolta tutta merito suo: il pallone gli viene toccato dopo una punizione, e dal limite dell’area spara un bolide di sinistro che Rafael respinge con difficoltà. Cinque minuti dopo, al 39’, arriva la risposta del Verona, con l’azione più bella di tutta la partita: in pochi e pregevoli tocchi, la palla arriva dal limite dell’area, dove c’è Tachtsidis, a Ferrari, nell’area piccola, passando per altri tre giocatori. il tiro dell’attaccante degli scaligeri però è sporcato in angolo. Finisce quindi a reti inviolate il primo tempo del derby veneto: nessun gol, ma frazione tutto sommato gradevole dominata dal Padova, contro un Verona timido che ha preferito difendersi.
Tutto ciò lascia pensare ad una spettacolare ripresa, ma purtroppo le aspettative vengono deluse. Non succede infatti praticamente nulla per 45 minuti, visto che dopo qualche minuto di attacco senza convinzione, il Padova si ritira nella sua metà campo, lasciando al Verona il comando delle operazioni. Ma il Verona le operazioni non le sa fare, o meglio non ha voglia di farle, visto che le sue offensive non hanno mai la cattiveria di chi vuole strappare la vittoria al rivale. Probabilmente infatti, è maggiore la paura di mostrare il fianco e di perdere che la voglia di vincere, dato che i tre punti di vantaggio proprio sul Padova sono preziosi. L’unico momento in cui sembra che l’Hellas possa passare in vantaggio da un momento all’altro, è intorno al 76’, quando il culmine della pericolosità scaligera viene raggiunto da un corner di Tachtsidis che va direttamente a baciare la parte superiore della traversa. La girandola di cambi che si scatena nel finale non cambia la situazione, o almeno sul livello del punteggio. Quello che cambia, è l’agonismo, che per colpa di un paio di interventi del neo entrato Bjelanovic e di Abbate, si trasforma in tensione, che per fortuna però non sfocia oltre gli spintoni. Si chiude così, con le squadre ad applaudire i tifosi, contente di non essersi fatte male a vicenda.
TABELLINO
Padova (4-3-1-2): Pelizzoli; Franco, Portin, Schiavi, Renzetti; Bovo, Marcolini, Bentivoglio; Cuffa; Hallenius (dal 12′ st Cacia), Cutolo (dal 42′ st Lazarevic) (Perin, Donati, Italiano, Jidayi, Ruopolo). All. Dal Canto
Verona (4-3-3): Rafael; Abbate, Mareco, Maietta, Scaglia; Russo, Tachtsidis, Jorginho; Lepiller (dal 21′ st Berrettoni), Ferrari (dal 28′ st Bjelanovic), Gomez (dal 42′ st D’Alessandro) (Frattali, Cangi, Esposito, Galli) All. Mandorlini
Arbitro : Ostinelli di Como.
Note : Ammoniti: Mareco, Franco, Schiavi , Bjelanovic, Abbate.
PAGELLE
PADOVA
Pelizzoli, 6: normale amministrazione, non viene molto sollecitato
Franco, 6: controllo ordinato, sfiora anche il gol
Portin, 6.5: precisione e tempismo perfetto in ogni intervento
Schiavi, 6: buona regia difensiva
Renzetti, 5.5: dalla sua parte non c’è molta assistenza offensiva
Marcolini, 6.5: grande qualità, regista sapiente
Bovo, 6: tante azioni condotte con grinta, ma anche tanti errori
Cuffa, 6: i piedi spesso non riescono a fare quello che ordina il cervello; comunque buoni spunti
Bentivoglio, 7: il primo a interrompere la manovra avversaria, e spesso l’ultimo a concludere la propria. Sfiora il gol in più occasioni
Hallenius, 5: uomo in meno in attacco, non supporta i suoi
Cutolo, 7: grandissima qualità, fa ammattire i difensori avversari, ma si divora un gol
VERONA
Rafael, 6.5: innesca un duello personale con Cutolo, e lo vince
Abbate, 6.5: grande spinta sulla fascia. Peccato che nel finale si faccia prendere dal nervosismo
Mareco, 5.5: l’errore incredibile del primo tempo viene riscattato da una ripresa senza sbavature
Maietta, 6: pilastro della difesa, non sbaglia mai
Scaglia, 5.5: parte bene, molto convinto, col tempo si spegne, fino a eclissarsi del tutto
Tachtsidis, 7: a parte la traversa dal corner, è protagonista in molte azioni dei suoi
Russo, 5.5: a intermittenza
Jorginho, 5.5: a volte convince, a volte è troppo evanescente
Ignacio Gomez, 5.5: non un granchè come peso offensive, si mangia una buona occasione nella ripresa
Lepiller, 5.5: partita incolore
Ferrari, 5.5: non si fa molto sentire
(Giovanni Gazzoli)