Cosa si può dire ancora? Come si analizzano razionalmente partite del genere? Come ci si spiega Leo Messi? Meglio limitarsi ai dati di fatto, spogliandoli di considerazioni che ormai suonano come banalità. Dunque: il Barcellona ha battuto il Bayer leverkusen per 7-1, Leo Messi ha fatto 5 gol, e il giovane Tello 2. Diciamo solo che non ci sono errori di battitura, avete letto bene. Altri dati? Il Barça ha cullato il pallone nel primo tempo, salvo decidere di divertirsi nella ripresa, per un possesso palla finale salito al 70%, contro il 30% dei tedeschi. Le conclusioni sono state 15 (contro 2 del Bayer), di cui 10 nello specchio, per una percentuale realizzativa che sfiora il 50%, e 6 solo di Messi, vero e proprio Re Mida. Serve altro?
1-0 al 25′: lancio da centrocampo, Messi elude il fuorigioco e s’invola, entra in area da sisnitra, beffa Leno in uscita con una carezza (cucchiaio rende poco). 2-0 al 42′: Iniesta avanza aetrova Messi, sul limite destro dell’area; il numero 10 converge centralmente alla sua maniera, evita un paio di stinchi tesi ed insacca col mancino basso sul palo lungo. 3-0 al 50′: Fabregas imbecca Messi scavalcando la difesa: aggancio col Vinavil, scatto sulla destra, protezione del pallone, pallonetto mancino ad incrociare. 4-0 al 56′: lanciato Tello sulla sinistra, il ragazzo si aggiusta il pallone di testa, entra in area, batte Leno d’interno destro sul secondo palo. 5-0 al 59′: filtrante di Iniesta in area, Friederich entra in scivolata per anticipare Messi, il tocco indietro diventa un tiro che Leno devia sulla destra, Messi s’avventa e defilato gioca di sponda sul palo opposto servendo il poker. 6-0 al 63′: discesa di Alves che dal limite apre a sinistra per Tello: controllo di sinistro e destro non irresistibile che tuttavia sfugge a Leno, forse davvero colpevole solo in questo caso. 7-0 all’85: sul limite sinistro, Busquets riceve spalle alla porta e gira di prima per Messi, in posizione centrale. Leo controlla e piazza il sinistro a giro, dalla lunetta dell’area. Mamma mia. 7-1 al 90′: Bellarabi raccoglie la mancia. L’attaccante duetta sulla sinistra, entra in area e batte Valdes con un bel destro a giro sul secondo palo.
Guardiola su Messi, nella conferenza postpartita: “Oggi è stato come ricevere un dono. Messi merita subito un premio ed è incredibile che a soli 24 anni sia a sette gol dal record di César Rodríguez. Non è facile segnare cinque gol in una sola partita, ve lo dice uno che in tutta una carriera ne ha fatti 11. Se vuole, un giorno ne segnerà sei”. Sulla situazione in Champions: “Abbiamo raggiunto i quarti negli ultimi cinque anni, è una prova della stabilità di questa squadra. La Champions League è la competizione più bella in assoluto. La squadra che avevamo di fronte ha eliminato il Valencia e pochi giorni fa ha battuto il Bayern Monaco, quindi non era facile”. Cosa resta al povero Dutt, mister dei crucchi? Legittima frustrazione, ma anche una consapevolezza: “Ammettiamolo, erano semplicemente troppo forti. Le critiche arriveranno, ma dobbiamo conviverci. Non era la nostra serata, e per giocare contro il Barcellona bisogna essere perfetti. Nel secondo tempo non abbiamo mollato, ma siamo stati semplicemente sovrastati. Sul 2-0 hanno capito che potevano rilassarsi e lo hanno fatto”.