Cagliari-Chievo si è conclusa con il risultato di 0 a 0. Una partita deludente a livello di spettacolo perchè poco entusiasmante e poco combattuta: i dati mostrano come il Cagliari abbia provato maggiormente a vincere la partita. I sardi hanno avuto un maggiore possesso palla, anche se di poco (52% a 48%), hanno concluso più volte i loro tiri nello specchio della porta (4 tiri del Cagliari contro 1 del Chievo) e hanno goduto del maggiore tentativo da calcio d’angolo (8 corner contro 4). Nel complesso quindi la squadra sarda avrebbe meritato di vincere, ma in ogni caso non è stata una squadra determinata a strappare e portare via con i denti i tre punti: infatti nelle occasioni più ghiotte i tiri dei giocatori cagliaritani sono finiti sempre fuori. Degli 8 tiri fatti durante l’arco del match, solo la metà (4) ha centrato lo specchio. Detto questo la situazione del Cagliari è relativamente tranquilla, così come ancora più tranquilla è la posizione del Chievo, a meno che il Lecce non vinca tutte le partite che gli rimangono da giocare.
– La partita è molto noiosa e lenta e, mentre i padroni di casa provano a velocizzare e vincere il match, la squadra di Mimmo Di Carlo, non prova ad alzare i ritmi e subisce le iniziative del Cagliari. Nel primo tempo l’occasione più evidente è quella di Thiago Ribeiro: un tiro dell’attaccante brasiliano dai 25 metri dalla che ha scheggiato il palo alla sinistra di Sorrentino, prima di spegnersi sul fondo. Nella ripresa, per vedere qualche emozione in zona gol, bisogna ringraziare Ficcadenti che ha inserito uno dei giovani più talentuosi di tutta la serie A, il colombiano Ibarbo, classe 1990: il giovane sudamericano ci ha provato in due occasioni: nella prima occasione Ekdal dopo una buona progressione ha servito Ibarbo in area che si è liberato del diretto marcatore e ha calciato di poco fuori. Il secondo tentativo è nato da un buonissimo traversone dalla sinistra di Agostini: il colombiano ha anticipato Dramè, ma ha calciato al volo alto di sinistro dal mezzo dell’area. é stata una partita così: deludente per chi l’ha seguita, soddisfacente per chi vi ha partecipato perchè nessuna delle due squadre ormai rischia la zona retrocessione. A meno di eventi clamorosi.
– Mimmo Di Carlo si dice soddisfatto del pareggio ottenuto e commenta così la prestazione dei suoi giocatori “Siamo venuti qui sapendo che il Cagliari aveva bisogno di una vittoria, noi invece dopo la sconfitta con l’Atalanta dovevamo ripartire. Abbiamo cercato di mettere pressione e a non essere rinunciatari, è stata una gara equilibrata. La partita avrebbe potuto deciderla la giocata di qualcuno, ma così non è stato. E’ un passo per avvicinarsi alla salvezza” (microfoni di Sky). Come si dice, in certi casi, il risultato è più importante del gioco espresso: e dato che il pareggio ha allontanato ancora di più la zona retrocessione Di Carlo non può che non essere soddisfatto. Dall’altra parte Ficcadenti, allenatore del Cagliari, si tiene stretto il pareggio col Chievo, anche se ammette che la sua squadra poteva fare qualcosina in più: “E’ stata una gara molto combattuta e il Cagliari anche oggi ha fatto un’ottima prestazione. Probabilmente ci è mancata un po’ di brillantezza sotto porta, dove abbiamo avuto tre o quattro occasioni abbastanza limpide”. Poi conclude difendendo però i suoi ragazzi e ammettendo che il pareggio non gli dispiace: “La squadra non ha mai mollato fino alla fine, è chiaro che la vittoria era il risultato che volevamo ma a volte bisogna accontentarsi di quello che arriva.” Anche Pinilla, dalla sua pagina personale di twitter, ha un po’ di rammarico, m vede l’avvicinarsi dell’obbiettivo salvezza: “Oggi meritavamo la vittoria … siamo vicini al obiettivo forza ragazzi #forzacagliari …!!!”.