Il Chievo Verona si impone per 3-2 e scrive la parola fine sulla striscia positiva del Catania di Montella. Partita divertente e condizionata dai molti svarioni difensivi. Risultato giusto, considerando una partita condotta dalla squadra di Mimmo Di Carlo per quasi tutti i novanta minuti di gioco, come testimoniano anche le statistiche. Partendo dal possesso palla, con un 53% in favore dei clivensi, arrivando al numero di palloni giocati (520 contro 445) passando poi per una supremazia territoriale leggermente in favore degli uomini di mister Di Carlo, decisamente più incisivi nelle loro trame verticali (09′:11” per i gialloblù contro 08′:29” ospite). Analizzando le prove dei singoli, invece, importante la prestazione di Frey che con 16 palloni recuperati e 45 passaggi riusciti risulterà tra i migliori in campo mentre prestazione sottotono per tutta la difesa del Catania, nonostante i 28 palloni recuperati da Legrottaglie (nessuno meglio di lui).
L’impressionante serie di sfortunati eventi si apre al minuto sette, leggerezza della difesa clivense e pallone recapitato a Paloschi. L’attaccante scuola Milan alza la testa sulla sinistra e serve per Bradley al limite dell’area, l’americano arma il piattone ed infila sull’angolo lungo dove Carrizo non può proprio arrivare. Il raddoppio viene servito al 20esimo, quando Spolli falcia Pellissier in area e regala la massima punizione al chievo. Azione anche piuttosto sfortunata di Spolli, mattatore nelle ultime gare di campionato, che scivola, perde la marcatura e trascina a terra Pellissier in modo plateale e tale da essere anche causa della sua espulsione che lascia il Catania in dieci uomini. Lo stesso Pellissier si presenta dal dischetto, Carrizo intuisce ma non ci arriva. La reazione del Catania arriva al 32esimo del primo tempo. Lodi prova un tiro dal limite dell’area, la conclusione del regista napoletano sembra innocua ma viene resa imparabile dalla sfortunata deviazione di Andreolli che inganna Sorrentino e lo mette fuori gioco. Non può nulla il bravo portiere del Chievo che pochi minuti prima si era esaltato nel respingere un tirocross di Motta, e non gli resta che guardare la palla che si posa in fondo al sacco. Potrebbe essere il preludio all’ennesima rimonta etnea, non sarà così perché dopo soli cinque minuti il Chievo ristabilisce le distanze di sicurezza. Pellissier si allarga con il suo classico movimento poi sterza entra in area e punta la porta: vede il movimento di un compagno e verticalizza immediatamente con un morbido pallone rasoterra. Irrompe Paloschi che anticipa l’uscita di Carrizo ed a porta vuota deposita il pallone in rete per poi festeggiare a lungo il gol proprio con Pellissier. L’ultimo squillo arriva al 40esimo, quando Almiron in scivolata, ribadisce un alle spalle dell’incolpevole Sorrentino un buon cross di Lanzafame sporcato però da una doppia deviazione dei difensori del Chievo.
È ovviamente un soddisfatto Di Carlo quello che si presenta in sala stampa al termine del match contro il Catania. “Complimenti alla squadra per la mentalità. Oggi non era semplice ma il Chievo aveva più fame del Catania per trovare i tre punti. Il Catania ha dimostrato di avere delle grandi qualità tecniche ed è riuscito a rimettere in piedi la partita per ben due volte. L’obiettivo? Superare quota 46, i punti totalizzati dal Chievo nella scorsa stagione. La salvezza ancora non è matematica vista la vittoria di oggi del Lecce. Certo ora noi dobbiamo guardare solo a noi stessi e cercare di fare il meglio per arrivare più in alto possibile”. La prende invece con filosofia Vincenzo Montella che ai microfoni di Rai Sport prova ad analizzare le cause della sconfitta. “Quella di oggi è stata una partita nettamente compromessa dal fortuito rigore provocato da Spolli, e poi dall’espulsione dello stesso difensore argentino. Dopo l’uno-due del Chievo abbiamo trovato il gol del 2-1, anche con un pizzico di fortuna, e ci abbiamo decisamente provato, ma gli avversari alla fine ahanno ottenuto una vittoria meritata. La squadra dal punto di vista atletico e agonistico ha certamente cercato di fare la partita, ma non ci siamo riusciti sotto il profilo mentale; non potremo più permetterci un approccio del genere a partire dalla prossima gara contro il Lecce”