Il Torino vince 1-0 a Livorno e si avvicina alla serie A. E’ stata una partita bruttina per la verità: il Torino l’ha controllata per buona parte, come testimoniano il 56% di possesso palla e i 643 palloni giocati contro 491. Si è però trattato di un possesso sterile, perchè di occasioni da gol se ne sono viste poche (6 tiri a 5 per i granata, 2 a 1 quelli nello specchio), a fare la differenza è stata anche la precisione nei passaggi (il Livorno ha chiuso con il 66.9% di passaggi riusciti, il Livorno con il 55.6). La supremazia territoriale premia gli uomini di Ventura, che hanno anche attaccato di più la porta avversaria (50% contro 37.9%), e sono stati, almeno in proiezione, pericolosi il doppio rispetto al Livorno (anche se la pericolosità è appena del 33%, segno che il Torino ha fatto girare palla tanto prima di cercare la verticale). Quasi in parità il conto degli angoli (Torino 6 a 4), la gara è stata ben arbitrata da Massa che ha usato il pugno duro: 5 cartellini gialli e ben 38 falli fischiati (21 quelli commessi dal Torino). Tra i singoli si distingue Glik: il centrale polacco del Torino recupera 24 palloni e gioca positivamente 66 passaggi (molti dei quali comunque appoggi laterali per Ogbonna o Darmian). Nel Livorno è Knezevic che strappa più possessi agli avversari (24 anche lui), mentre Salviato ha completato 44 passaggi ed è il migliore dei suoi. Sono Bianchi e Piccolo a cercare di più la porta, con 2 conclusioni a testa: ma il tiro decisivo, l’unico della sua partita, è quello di Meggiorini.
L’ex attaccante di Bari, Bologna e Novara sblocca e decide l’incontro al 38′ minuto, quando si cominciava a pensare a un primo tempo senza reti. Il merito va però ascritto a Vives, che è bravo a controllare un pallone ballerino in area, sulla sinistra e vicino alla linea di fondo: il centrocampista del Torino si gira verso l’esterno e fa partire un cross con il mancino, sorprendendo la difesa livornese che infatti è mal piazzata. Meggiorini viene lasciato da solo in area, e si avventa sul traversone basso tuffandosi di testa: la palla è lenta e rimbalza prima di concludere la sua corsa in rete, ma Bardi non ci arriva comunque.
Armando Madonna è naturalmente sconsolato dopo la sconfitta: “Ma almeno abbiamo lottato”, dice. “Rispetto ad Ascoli ho visto una reazione, non dimentichiamo che giocavamo contro una squadra tosta, la capolista. La squadra ha capito che ci dobbiamo calare nella lotta, abbiamo chiuso l’area pur sapendo che avremmo perso in pericolosità offensiva. Peccato: ero quasi riuscito a non far giocare il Torino”. Poi si sofferma sulla squadra: “Recuperiamo alcuni infortunati, e questa è la serie B: ci sono tante squadre e non è facile. Ma oggi ho visto il carattere: per questo sono convinto che ne usciremo”. “L’obbligo di vincere ha reso ancor più difficile una partita che già si presentava complicata visto il campo su cui giocavamo”, così un soddisfatto Giampiero Ventura. “E’ una vittoria fondamentale, nonostante il bel gioco non si sia visto. Alla fine eravamo un po’ stanchi, ma è normale, ci sono infortuni e tanti impegni. Comunque, abbiamo difeso bene il risultato concedendo poco”. Un pensiero a Meggiorini, autore del gol: “Capita che si voglia vedere un giocatore o l’altro in campo, io però devo innanzitutto responsabilizzare il gruppo”.