La Fiorentina è in ansia. I dirigenti viola non conoscono ancora le reali intenzioni di Stevan Jovetic circa il proprio futuro, e questo al momento condiziona il calciomercato dei gigliati. Il fantasista montenegrino è stato definito come il fulcro del nuovo progetto dal nuovo direttore sportivo Daniele Pradè nel corso della sua conferenza di insediamento; e proprio ieri Andrea Della Valle è intervenuto in merito, sostenendo che l’attaccante non è sul mercato. L’idea è quella, chiaramente, anche se sono circolate voci contrastanti sulla volontà di Vincenzo Montella, l’uomo scelto per riportare la Viola fuori dalle sabbie mobili; e soprattutto la storia insegna che trattenere un calciatore contro il suo desiderio è spesso deleterio ai fini del progetto tecnico. Andiamo con ordine, però. C’è chi ha fatto notare che con il previsto dall’Aeroplanino il talentuoso Jovetic c’entri ben poco, poichè non è una prima punta di ruolo e giocando da esterno perderebbe buona parte del suo potenziale. Vera la prima parte (a Catania Montella giocava con Bergessio), non verissima la seconda: intanto c’è tridente e tridente, la Roma ad esempio è abituata a giocare senza un attaccante centrale statico, il Barcellona forse è un caso estremo ma va comunque tenuto in considerazione. Jovetic, per dire, potrebbe comuque far parte della squadra anche al centro dei tre attaccanti, e ricordiamo che lo scorso anno, disimpegnandosi spesso da prima punta, ha realizzato 14 gol. Il montenegrino ha dimostrato nel corso degli anni a Firenze di poter essere un ottimo attaccante ma anche un supporto ideale per bomber di razza: ha giocato al fianco di Gilardino o dietro Amauri, partendo largo e cercando di rientrare sul destro, ha il talento per fare male anche come uomo assist. Dal punto di vista della tattica, insomma, diremmo che i dubbi circa la sua collocazione sembrano delle “scuse” per poter lavarsi la coscienza in caso di un addio che naturalmente sarebbe doloroso per la piazza e non farebbe partire benissimo il nuovo corso viola. La verità è che l’affaire Jovetic si chiarirà solo nei prossimi giorni, quando il giocatore, volente o nolente, dovrà comunicare la propria volontà alla dirigenza. Quest’ultima ha il diritto di conoscere le intenzioni del montenegrino che, in caso di cessione, andrà rimpiazzato a dovere. Intato però, come detto, il montenegrino deve prendere una decisione in merito al suo futuro: per lui sono sempre aperte varie piste, al di là della possibile conferma a Firenze. Quella estera al momento è la più probabile, con il Chelsea in pressing; ma attenzione all’Italia, dove uno come Zeman potrebbe pensare a un tridente che contempli Jovetic e Lamela insieme a Totti (o Osvaldo), senza dimenticare che, se dovesse arrivare Destro, la Roma si ritroverebbe con un trio d’attacco giovane e potenzialmente devastante. Il Napoli non ha abbandonato l’idea di uno scambio con Insigne (più conguaglio, ovviamente) e la Juventus, che ha ripreso Giovinco, potrebbe cominciare a farsi entrare in testa l’idea che il famigerato top player non sia nè Suarez nè Van Persie ma Jo-Jo. Che la Formica Atomica possa essere una contropartita giusta da consegnare alla Fiorentina? Più difficile la strada che conduce all’Inter, perchè nonostante il probabile addio di Sneijder (clicca qui per l’intervista esclusiva a Paolo Alberto Faccini), Moratti e Branca sembrano orientati verso altri nomi, Lucas su tutti. In attesa delle decisioni di Jovetic, i Della Valle tengono in considerazione l’ipotesi addio, e si cautelano o comunque ci provano. Per la sostituzione del montenegrino, non a caso, circolano già da tempo diversi nomi. Uno dei preferiti sarebbe Ola Toivonen, nazionale svedese in forza al Psv Eindhoven, giocatore assai duttile finito nel mirino di diversi club europei: Sunderland, Borussia Monchengladbach e Tottenham. L’esperto di Eredivisie Marco De Marchi, interpellato dal portale violanews.com, ha sponsorizzato la candidatura di Toivonen, che a suo avviso “può tranquillamente giocare in Italia, la Fiorentina farebbe bene a prenderlo”. L’eclettico attaccante svedese è stato definito addirittura il nuovo Ibrahimovic, forse esagerando un po’;
Chiaro comunque che si tratterebbe dell’attaccante centrale, anche se lo svedese può giocare sull’esterno o dietro una prima punta. Il fatto che la Svezia sia stata eliminata al primo turno degli Europei e che il giocatore del PSV non abbia brillato può sicuramente agevolare una trattativa, dal momento che il prezzo non dovrebbe essere salito. Altri nomi validi per il dopo Jovetic potrebbero essere quelli di Gaston Ramirez del Bologna, Mounir El Hamdaoui dell’Ajax e Ibrahim Afellay del Barcellona. L’uruguagio, va detto, non si muoverà dall’Emilia per meno di 20 milioni, e su di lui c’è molta concorrenza, a cominciare dal Wolsfburg (mentre la Juventus dovrebbe ormai aver mollato). Più facile arrivare al marocchino-olandese, già vicinissimo al trasferimento a Firenze nello scorso gennaio. Stavolta, finalmente, potrebbe essere arrivata il momento giusto per celebrare l’unione. Questi tre sono più esterni o trequartisti: diversi da Toivonen ma anche da Jovetic, quindi innanzitutto Pradè e Montella dovranno chiarire che strada intendano percorrere.