Si è conclusa ieri sera la prima fase di Euro 2012. Abbiamo il tabellone dei quarti di finale e, quindi, i possibili incroci delle semifinali. Sono 60 le reti realizzate nei quattro gironi: non è record, ma si torna a segnare di più dopo i 57 gol del 2008. A livello di numeri, l’edizione con più gol resta quella del 2000 con 65 (parliamo sempre di prima fase), poi il 2004 con uno in meno. Il primato però c’è, ed è quello relativo agli 0-0: non era mai successo che in torneo a 16 squadre non ci fosse nemmeno un pareggio a reti bianche nel primo turno. L’ultima volta era accaduto nel 1988, ma c’erano solo 2 gironi e quindi la metà delle partite. Sostanzialmente sono passate tutte le squadre che ci si aspettava, a eccezione della Russia (dentro la Grecia) e dell’Olanda: ma una tra Oranje e Portogallo sarebbe comunque rimasta fuori. Il miglior attacco è della Spagna con sei gol fatti, peggior difesa quella di Trapattoni e della sua Irlanda (9 subiti). Nella classifica marcatori spuntano Mario Gomez e Dzagoev a quota 3, seguiti da una serie di giocatori a 2, tra i quali però solo Pilar e Jiracek (Repubblica Ceca), Torres e Fabregas (Spagna) e Ronaldo (Portogallo) avranno la possibilità di incrementare il bottino. Il gol più bello? Scegliamo quello di Ibrahimovic contro la Francia, proprio ieri sera: una perla, anche se inutile. I quarti di finale iniziano domani sera: diamo un occhio a quali saranno le partite.
È la riedizione dei quarti di finale del 1996: un Portogallo giovane, la prima versione della generazione dei Fenomeni, come viene chiamata in patria, incrociò la rivelazione del torneo, che sarebbe arrivata fino alla finale persa al Golden Gol. Risolse un pallonetto bellissimo di Poborsky. Oggi, le cose sono cambiate: i cechi si sono qualificati anche un po’ a sorpresa, sfruttando un girone non certo competitivo ai massimi livelli, e grazie al suicidio della Russia hanno chiuso al primo posto nel girone. Il Portogallo ha terminato al secondo posto dietro la Germania, dimostrando di avere nervi saldi: quasi fuori con lo svantaggio contro l’Olanda, Cristiano Ronaldo per una volta si è dimostrato decisivo in nazionale e ha portato avanti i lusitani. Gara aperta: sulla carta il Portogallo ne ha di più, ma davanti è molto volitivo, come tutte le squadre tecniche e di talento può rischiare di non girare, e spesso soffre di amnesie all’interno di una partita. La Repubblica Ceca potrebbe fare il colpo, ma ha bisogno del miglior Baros e non della sua controfigura vista fin qui, e di un Rosicky sano e ispirato. Pronostico: Portogallo.
Lasciando perdere i temi politici che comunque infiammano e danno vigore alla vigilia greca, questa partita è quasi una novità assoluta. C’è un precedente che risale al girone eliminatorio del 1980: finì 0-0, i greci furono eliminati, la Germania andò in finale e poi vinse l’Europeo. Oggi, la situazione è la stessa: nonostante gli ellenici si siano qualificati alla seconda fase e abbiano in bacheca il titolo del 2004, la lotta è decisamente impari. La Germania è la squadra che ha forse giocato il miglior calcio del torneo: generazione di talenti giovanissimi, messi in campo benissimo da Low che con loro ha vinto l’Europeo Under 21 e li fa sfogare sul campo a suon di verticalizzazioni e triangoli da capogiro. C’è la classe di Ozil, la concretezza di Schweinsteiger e Khedira, i lampi di Podolski, una panchina profondissima, la consacrazione di Hummels e il killer instinct di Mario Gomez e di Klose. Davanti a una formazione del genere, la Grecia ha ben poco da dire. A meno che non ripeta le imprese di otto anni fa, che hanno dimostrato che tutto è possibile. Forse, però, le favole sono destinate a ripetersi una volta sola. Trattandosi di gara secca dobbiamo concedere il beneficio del dubbio e dire che, appunto, la formazione del portoghese Santos può giocarsela (del resto ha battuto la Russia), ma realisticamente non sembra che gli ellenici possano spuntarla. Pronostico: Germania.
Presumibilmente, la Francia l’ha combinata grossa. Perdendo contro una Svezia già eliminata, i Bleus hanno comunque centrato la qualificazione ai quarti di finale, ma adesso se la vedranno contro la Spagna campione in carica, ovvero la squadra che tutti avrebbero evitato con estremo piacere. Forse Blanc ha ragionato sui precedenti: nel 2000, anno della vittoria europea dei Galletti, ci fu la stessa partita ai quarti e la Francia vinse 2-1 (con Raul che sbagliò un rigore al 90′); poi, nel 2006 (stavolta Mondiali) i Bleus si imposero agli ottavi per 3-1. Andando più indietro, sempre vittoria francese nella finale casalinga del 1984. Insomma: la Spagna contro i transalpini ha spesso avuto vita dura. Ora, però, la partita è estremamente diversa, perchè le Furie Rosse sono di gran lunga la squadra più forte d’Europa, non hanno sostanziali punti deboli se non un eccessivo narcisismo e la mancanza di un vero bomber (ma se si sveglia Torres sono dolori per tutti). La Francia, l’abbiamo visto, è un terno al lotto: gran partita contro l’Ucraina, poi un crollo verticale (con rischio di eliminazione) ieri sera, pur se con un po’ di turnover. Resta una squadra capace di arrivare fino in fondo grazie alla qualità delle sue mezzepunte e di un campione come Benzema, ma non ha un gioco corale ben definito e se qualcuno non gira a dovere i Bleus vanno in difficoltà. Viene il dubbio che Blanc abbia scelto a tavolino di non incontrare l’Italia: che sia vero, sapendo che dall’altra parte c’era la Spagna? Ad ogni modo, si prospetta un quarto di finale pirotecnico. Pronostico: Spagna.
Il nostro quarto di finale ci vede accoppiati all’Inghilterra, in una sfida quasi inedita nelle manifestazioni internazionali. L’episodio più recente è datato addirittura 1990: era la finale per il terzo posto del Mondiale che giocammo in casa, ci imponemmo 2-1 con i gol di Baggio e Schillaci (su rigore), per l’Inghilterra segnò Platt. Altri tempi. Tornando indietro nel tempo, nel 1980 ci sfidammo nei gironi eliminatori degli Europei (coincidenza: ancora in Italia): vincemmo noi con gol di Tardelli, ma poi non riuscimmo a battere il Belgio e fummo eliminati, al pari dei britannici. Insomma, non abbiamo il conforto di sfide ufficiali recenti a dirci come potremo affrontare Hodgson, che è passato dalla nostra serie A senza lasciare troppe tracce. Con la Francia avremmo avuto questo supporto, visti i tanti scontri degli ultimi anni, ma forse l’Inghilterra, tra le due formazioni, resta quella più abbordabile: anche a livello psicologico, l’Italia non ha l’assillo di dover battere il rivale storico. Attenzione però: i britannici hanno vinto il loro girone, hanno ritrovato Rooney (subito in gol ieri sera) e danno l’impressione di essere solidi ed efficaci, con un gioco definito e una forza fisica che noi non abbiamo. Dalla nostra c’è però l’abitudine a partite di questo genere, la cabala che ci vuole arrivare in fondo spesso e volentieri quando cominciamo male e l’imprevedibilità di Cassano e Balotelli. Dovremo essere bravi a bloccare Parker, fonte del gioco inglese, e le fasce laterali, sulle quali Hodgson fa affidamento per aprire le difese avversarie e creare superiorità numerica grazie alle capacità di dribbling e progressione di Walcott e Ashley Young. Ce la giochiamo: contro le grandi, abbiamo tradizione favorevole, soffriamo molto di più quando dobbiamo affrontare squadre meno blasonate. Forse è la partita più incerta dei quarti di finale, ma confidiamo che possa andare a finire bene. Pronostico: Italia
Lewandowski (P), Salpingidis (G)
Dzagoev (R), Shirokov (R), Pilar (RC), Dzagoev (R), Pavlyuchenko (R)
Jiracek (RC), Pilar (RC), Gekas (G)
Dzagoev (R), Blaszczykowski (P)
Karagounis
Jiracek
RUSSIA 4
POLONIA 2
Krohn-Dehli
Mario Gomez
Pepe (P), Helder Postiga (P), Bendtner (D), Bendtner (D), Varela (P)
Mario Gomez (G), Mario Gomez (G), Van Persie (O)
Podolski (G), Krohn-Dehli (D), L. Bender (G)
Van Der Vaart (O), Cristiano Ronaldo (P), Cristiano Ronaldo (P)
DANIMARCA 3
OLANDA 0
Di Natale (I), Fabregas (S)
Mandzukic (C), St Ledger (I), Jelavic (C), aut. Given (C)
Pirlo (I), Mandzukic (C)
Fernando Torres, David Silva, Fernando Torres, Fabregas
Jesus Navas
Cassano, Balotelli
CROAZIA 4
IRLANDA 0
Lescott (I), Nasri (F)
Ibrahimovic (S), Shevchenko (U), Shevchenko (U)
Menez, Cabaye
Carroll (I), aut. Johnson (S), Mellberg (S), Walcott (I), Welbeck (I)
Rooney
Ibrahimovic, S. Larsson
UCRAINA 3
SVEZIA 3
21 giugno 20:45 (Varsavia)
22 giugno 20:45 (Danzica)
23 giugno 20:45 (Donetsk)
24 giugno 20:45 (Kiev)
27 giugno 20:45 (Donetsk)
28 giugno 20:45 (Varsavia)
1 luglio 20:45 (Kiev)