Per lui si parla di un ingaggio da oltre dieci milioni di euro a stagione sino al 2014. La notizia sarà ufficiale a breve: la federazione calcistica della Russia ha scelto il tecnico di Pieris per la successione di Dick Advocaat, dimessosi dopo gli europei e tornato in Olanda per allenare il PSV Eindhoven. Capello dunque tornerà a sedersi su una panchina internazionale dopo l’esperienza da ct dell’Inghilterra, prematuramente conclusasi a pochi mesi dagli europei di Polonia e Ucraina. Il “caso” John Terry, privato della fascia di capitano dalla federazione inglese senza passare dal tecnico, portò Capello alle dimissioni. Che risalgono ad inizio febbraio: da allora l’ex allenatore di Milan, Juventus e Roma si è limitato a qualche apparizione in televisione, stillando criptici aggiornamenti sul proprio futuro. Col senno di poi, potremmo interpretarli come depistaggi. Capello infatti era stato molto chiaro solo su una cosa: la mancanza del lavoro quotidiano sul campo. Per questo erano state fatte molte ipotesi, e tra le più suggestive erano comparse le milanesi. Ma il Milan, primo grande amore, ha confermato Massimiliano Allegri, mentre l’Inter, ultima perla mancante alla personale collana di big italiane, ha virato sulla soluzione giovane, lanciando in prima squadra Andrea Stramaccioni. Ad est portava invece la pista Anzhi Makhackhala, il club del Daghestan più volte accostato al futuro di Capello. Che ora si ritroverà per la mani una nazionale tecnicamente valida e soprattutto molto ambiziosa. I grandi appuntamenti internazionali spesso si sviluppano secondo destini misteriosi: è difficile spiegarsi altrimenti il mezzo fiasco della Russia agli ultimi europei. La stessa Italia di Prandelli ha avuto modo di testare sulla propria pelle la consistenza della nazionale russa, nell’amichevole pre torneo che tanto ci fece spaventare. L’attuale rosa della Russia può vantare un buon potenziale offensivo, distribuito tra gli attaccanti Pavlljucenko, Pogrebnjak e Kerzakov. Non elementi di prima fascia ma realizzatori affidabili se ben supportati. In questo senso la Russia è ben messa: il centrocampo, tra i vari Arshavin, Dzagoev, Denisov e Sirokov è ben assortito e garantisce un ottimo mix di qualità e quantità. D’altro canto la Russia ha registrato maggiori difficoltà nella gestione della…
Fase difensiva, che però sappiamo essere una prerogativa importante delle squadre di Capello, che storicamente subiscono molto poco. Fabio Capello sarà l’undicesimo commissario tecnico della nazionale russa, e succede a due santoni oranje come Hiddink e Advocaat. Per il tecnico friulano l’obiettivo principale sono i prossimi mondiali brasiliani del , cui la Russia arriverà un’altra volta come mina vagante, sempre che riesca a qualificarsi. In ogni caso, Capello è già una buona garanzia di partenza.