Vittoria per la Fiorentina, che allo stadio Artemio Franchi supera l’Udinese con il punteggio finale di 2-1. Nel primo tempo i viola si sono portati in vantaggio con un gol di Juan Cuadrado, complice deviazione di Danilo, al 25′ minuto. Nella ripresa un rigore realizzato da Gonzalo Rodriguez ha portato i padroni di casa sul 2-0 ma un autogol di Pasqual, che ha deviato involontariamente un cross dalla destra di Bruno Fernandes, ha regalato minuti di speranza all’Udinese e di sofferenza per la Fiorentina. Che alla fine può gioire: in classifica i ragazzi allenati da Montella consolidano il quarto posto salendo a 55 punti, +5 sull’Inter quinta e -9 sul Napoli terzo (impegnato nel posticipo a Parma). L’Udinese invece rimane a quota 38. Nella prossima giornata, la numero 33 di campionato, la Fiorentina giocherà al Bentegodi contro l’Hellas Verona domenica 13 aprile (ore 15:00); l’Udinese invece posticiperà allo Juventus Stadium lunedì 14, alle ore 20:45.
Il match è sempre stato avvincente anche se non sempre entusiasmante, le due squadre hanno alternato fasi di maggiore intraprendenza ad altre più tattiche. In ogni caso le emozioni non sono mancate e il gol/autogol che ha rimesso in gioco l’Udinese ha generato un finale acceso.
Vincenzo Montella ha schierato la squadra nel modulo 4-3-3 rinunciando a Borja Valero, evidentemente bisognoso di un pò di riposo in vista dei prossimi impegni (la finale di Coppa Italia del 3 maggio comincia a delinearsi all’orizzonte). Senza lo squalificato Savic la difesa ha retto concedendo giusto qualche occasione in velocità, non capitalizzata dall’Udinese che muro schierato a fatto fatica a penetrare. Tirata d’orecchie all’attacco: senza un riferimento “pesante” (Matos si è mosso bene ma in area s’è visto poco) la squadra si è spesso arenata prima dell’area di rigore, sparacchiando dalla distanza e concludendo con percentuali basse, per dirla come nel basket. 5 tiri in porta su 21 sono pochi, del resto il Matri degli ultimi tempi giustifica la scelta di Montella che ha puntato su giocatori più dinamici e partecipi all’azione (Cuadrado, che ha colto una traversa nel finale, e Ilicic oltre al brasiliano). Superiore nel primo tempo e più in riserva nel secondo, la Fiorentina ha comunque meritato la vittoria per ammissione dello stesso Guidolin.
La squadra friulana non è riuscita a creare molte occasioni d’attacco, pur esercitando una pressione crescente nella ripresa e più insistita nel finale, quando una circostanza un pò fortuita ha riaperto i giochi. Si è sentita la mancanza dei tre giocatori d’esperienza, guide “spirituali” dei rispettivi reparti: Domizzi in difesa, Pinzi a centrocampo e ovviamente Di Natale davanti. Senza di loro la squadra ha corso ma concretizzato poco, soprattutto nel primo tempo in cui si è perlopiù limitata ad aspettare e controllare la Viola per provare a ripartire. Può per recriminare perché il rigore del 2-0 è parso generoso.
La sua direzione non ha convinto e in particolare il penalty assegnato alla Fiorentina sembra un pò esagerato: il contatto Danilo-Cuadrado non pare così forte da procurare un danno evidente all’attaccante.
Il tabellino
Marcatori: 25’Cuadrado (F), 72’G.Rodriguez (F), 82’aut.Pasqual (F)
Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic, Diakite, G.Rodriguez, Pasqual; Aquilani, Pizarro (94’Anderson), Ambrosini; Cuadrado, Matos (78’Matri), Ilicic (75’Wolski) (Rosati, Lupatelli, Compper, Roncaglia, Bakic, M.Fernandez, B.Valero, Joaquin). All.Montella.
Udinese (3-5-1-1): Scuffet; Heurtaux, Danilo, Bubnjic (57’A.Lazzari); Widmer, Badu (85’N.Lopez), Allan, Pereyra, G.Silva; B.Fernandes (94’Yebda); Muriel (Brkic, Kelava, Naldo, Basta, Jadson, Zielinski). All.Guidolin.
Arbitro: Domenico Celi
Ammoniti: 35’Badu (U), 47’Ambrosini (F), 62’Muriel (U), 71’Danilo (U), Pereyra (U), Heurtaux (U)