Oggi è festa nazionale in Australia, ma a festeggiare a Melbourne sono soprattutto gli spagnoli: merito di Rafa Nadal, che batte Roger Federer nella semifinale degli Australian Open 2012, ventisettesimo atto della sfida infinita tra i due campioni della racchetta. In finale nel 100° Open d’Australia, domenica mattina (alle 9.30 ore italiane) vedremo dunque il maiorchino contro il vincitore della seconda semifinale, che vedrà opposti Djokovic e Murray. Il punteggio della diciottesima vittoria di Rafael Nadal su Roger Federer è stato di 6-7 6-2 7-6 6-4. Federer si era aggiudicato il primo set soprattutto in virtù di uno splendido avvio: tiene a zero il primo turno di battuta, fa il break nel secondo gioco e sale poi sul 3-0. Si gioca solo sul lungolinea destro, rovescio contro rovescio, Federer sale 3-0. Al settimo game però è Nadal ad infliggere un break allo svizzero, fino a giungere al 4 pari. Da lì si assiste a quattro game regolari, che portano il primo parziale al tie-break, diciannovesimo tra i due (poi arriverà anche il ventesimo, e il bilancio è 10-10). Federer vola via fino al 4-1, poi regala un punto a Nadal chiamando un falco, ma sale 6-3 con una demi-volèe di rovescio da fantascienza. Federer sbaglia di rovescio il primo set point, poi Nadal cancella anche il secondo set point con il dritto anomalo. Sul 6-5 Federer serve una seconda e Nadal manda fuori il rovescio. Il primo set va a Federer. I primi due game del secondo set sono due clamorosi break a zero. Poi sul 2 pari Federer manca una palla break sbagliando con il dritto, Nadal si salva e sale 3-2. Qui gioca un game da fenomeno mettendo a segno due vincenti su due palle impossibili e s’invola alla conquista del secondo set ad una velocità di crociera impressionante. Siamo 5-2, i fuochi artificiali per l’Australian Day sospendono l’incontro per 5 minuti, Federer serve a freddo e commette subito un doppio fallo, poi sbaglia una volèe di dritto e Nadal pareggia il conto dei set quando lo svizzero mette il rete un dritto: 6-2 per lo spagnolo. I fuochi d’artificio hanno spento Federer che tra la fine del secondo set e l’inizio del terzo subisce un parziale di 14 punti a 0. Riacciuffa Nadal sull’uno pari, però è troppo passivo, ha perso lo smalto iniziale e la fiducia accumulata fin nei primi game del secondo set.
Nadal è sempre più solido e al servizio non concede nulla, ma sul 3 pari lo spagnolo sbaglia in lunghezza due dritti per lui non irresistibili e Federer sale 4-3 e servizio. Nadal però non molla un centimetro, recupera subito il break e poi arriva al set point quando Federer, sul 5-6, sotterra un rovescio. Lo svizzero attacca, mette a segno un dritto a ventaglio e arpiona il tie break. Nadal vola sul 6-1, si fa riprendere fino al 6-5 con Federer che annulla 4 set point ma poi chiude 7 punti a 5. Nel quarto Federer vede gli spettri, salva una palla break sull’1-1 e poi due sul 2-2. Il servizio non entra, il dritto lo fa soffrire, sul 4-3 ha l’occasione per fare il break che però non sfrutta, e sul 4 pari perde la battuta. Nadal serve per il match, 30 pari, spreca il primo match point mettendo in corridorio un rovescio incrociato, poi salva due palle break per il 5 pari, e infine chiude al secondo match point quando Federer mette lungo l’ultimo punto dell’incontro. Nadal ha vinto perché più solido e regolare dello svizzero, Federer invece ha perso perché non ha ottenuto i punti che voleva dal servizio, ma soprattutto per i tanti errori di dritto: Nadal ha servito il 77% di prime mentre Federer solo il 64%; 63 gli errori di Federer, 34 quelli di Nadal; 46 a 36 i vincenti per lo svizzero che però ha sfruttato solo 3 palle break su 10 contro le 6 su 16 di Nadal. E a rete Federer ha fatto male: 35 punti in 57 discese a rete. La 27ª sfida dei sogni finisce a Nadal che ora ha doppiato Federer (18 a 9 i precedenti). Federer non batte Nadal in uno slam dal luglio 2007 quando ottenne la quinta vittoria consecutiva a Wimbledon.
(Mauro Mantegazza)